Fortis Trani, rinviato l'incontro Altieri-Tarantini
In bilico il futuro della società. Tifosi: «No al sabato»
lunedì 31 gennaio 2011
E' stato rinviato ad altra data l'incontro fra il presidente della Fortis, Alberto Altieri, ed il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini. L'incontro era stato inizialmente convocato per oggi.
Tornando alla gara di ieri, Trani-Angri racconta la bella storia di Sabino Terrone. Entrato al decimo della ripresa al posto di uno spento Loseto, il tranese doc, con una doppietta su punizione è stato l'artefice della remontada biancazzurra, culminata con una vittoria ai danni dei campani tanto insperata quanto meravigliosa. La parola al protagonista: «Sarà difficile dimenticare questa partita. Sono tranese verace, per me la gioia è doppia. Credevo nella rimonta, è stata fantastica». Realizzare due reti su punizione, dallo stesso punto di battuta, non è impresa da tutti. «Sono stato bravo e fortunato. Sul secondo calcio piazzato, era Fumai il prescelto per calciare. Guardando la barriera e la posizione del portiere abbiamo optato per un cambio in corsa. Ho calciato di nuovo io ed ho fatto di nuovo gol. Bellissimo». La dedica per questa doppietta va al suo cagnolino che da poco non c'è più. Ma l'elenco delle persone da ringraziare sarebbe infinita. «Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi mesi. Sapevo di poter dare il mio contributo al Trani e poco importa se le mie presenze sono centellinate. Questo successo ci fa fare un bel passo in avanti verso la salvezza, è l'unica cosa che conta».
Il presidente della Fortis, Alberto Altieri, esulta per il risultato del campo, meno per quanto sta avvenendo all'esterno: «Speravo - commenta Altieri - che il mio avvento alla presidenza potesse risvegliare entusiasmo in città, soprattutto da parte della classe imprenditoriale. La situazione invece è di profondo stallo. Mi sto occupando da solo di tutto, dalla parte economica a quella organizzativa, gestendo risorse e tentando tutte le soluzioni possibili per avvicinare alla squadra nuove forze economiche. Le risposte sono state fredde e la cosa è deprimente».
Altieri, in due mesi di gestione, ha provveduto anche a ripianare una buona parte dei debiti ereditati dalla precedente gestione. «Attraverso una politica oculata, sono riuscito a ripianare molte situazioni in sospeso, in particolare con i fornitori. Adesso la Fortis ha un'esposizione debitoria minima, ma le difficoltà sono sempre dietro l'angolo. Nei giorni scorsi sono piovuti dal cielo altri 21mila da saldare alla Lega per multe e per la mancata iscrizione della Juniores. Ho chiesto una dilazione, spero che la accolgano altrimenti saranno dolori». Altieri cercherà con Tarantini nuove strade da percorrere. «Ho contattato una decina di imprenditori, senza esito. Se non ci saranno novità sarò costretto a lasciare la squadra a costo zero al primo interlocutore che si farà avanti».
Chiusura dedicata ai tifosi. Una parte della tifoseria non ha gradito l'anticipo al sabato di Nardò-Trani. Durante tutta la partita in gradinata è rimasto appeso uno striscione abbastanza eloquente: «La nostra fedeltà messa in secondo piano, noi il sabato lavoriamo».
Tornando alla gara di ieri, Trani-Angri racconta la bella storia di Sabino Terrone. Entrato al decimo della ripresa al posto di uno spento Loseto, il tranese doc, con una doppietta su punizione è stato l'artefice della remontada biancazzurra, culminata con una vittoria ai danni dei campani tanto insperata quanto meravigliosa. La parola al protagonista: «Sarà difficile dimenticare questa partita. Sono tranese verace, per me la gioia è doppia. Credevo nella rimonta, è stata fantastica». Realizzare due reti su punizione, dallo stesso punto di battuta, non è impresa da tutti. «Sono stato bravo e fortunato. Sul secondo calcio piazzato, era Fumai il prescelto per calciare. Guardando la barriera e la posizione del portiere abbiamo optato per un cambio in corsa. Ho calciato di nuovo io ed ho fatto di nuovo gol. Bellissimo». La dedica per questa doppietta va al suo cagnolino che da poco non c'è più. Ma l'elenco delle persone da ringraziare sarebbe infinita. «Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicini in questi mesi. Sapevo di poter dare il mio contributo al Trani e poco importa se le mie presenze sono centellinate. Questo successo ci fa fare un bel passo in avanti verso la salvezza, è l'unica cosa che conta».
Il presidente della Fortis, Alberto Altieri, esulta per il risultato del campo, meno per quanto sta avvenendo all'esterno: «Speravo - commenta Altieri - che il mio avvento alla presidenza potesse risvegliare entusiasmo in città, soprattutto da parte della classe imprenditoriale. La situazione invece è di profondo stallo. Mi sto occupando da solo di tutto, dalla parte economica a quella organizzativa, gestendo risorse e tentando tutte le soluzioni possibili per avvicinare alla squadra nuove forze economiche. Le risposte sono state fredde e la cosa è deprimente».
Altieri, in due mesi di gestione, ha provveduto anche a ripianare una buona parte dei debiti ereditati dalla precedente gestione. «Attraverso una politica oculata, sono riuscito a ripianare molte situazioni in sospeso, in particolare con i fornitori. Adesso la Fortis ha un'esposizione debitoria minima, ma le difficoltà sono sempre dietro l'angolo. Nei giorni scorsi sono piovuti dal cielo altri 21mila da saldare alla Lega per multe e per la mancata iscrizione della Juniores. Ho chiesto una dilazione, spero che la accolgano altrimenti saranno dolori». Altieri cercherà con Tarantini nuove strade da percorrere. «Ho contattato una decina di imprenditori, senza esito. Se non ci saranno novità sarò costretto a lasciare la squadra a costo zero al primo interlocutore che si farà avanti».
Chiusura dedicata ai tifosi. Una parte della tifoseria non ha gradito l'anticipo al sabato di Nardò-Trani. Durante tutta la partita in gradinata è rimasto appeso uno striscione abbastanza eloquente: «La nostra fedeltà messa in secondo piano, noi il sabato lavoriamo».