Fortis Trani, parla Morisco: «Contestazione ingiustificabile»
Danneggiata anche l’auto del direttore sportivo: «Finisce molto male»
lunedì 29 novembre 2010
Deluso, amareggiato, incazzato. Vito Morisco non accetta la contestazione partita nel dopo gara di Trani-Sant'Antonio Abate. I tifosi hanno atteso fuori dalla tribuna per ore, prendendosela in particolare con Albano, Tenzone e con il direttore sportivo. «Mercenari di merda, andate allo zoo» le frasi più dolci riservate ad i calciatori in partenza per Fasano. La contestazione ha vissuto il suo punto massimo al momento dell'uscita delle auto di Albano, Tenzone e Morisco, fatte oggetto di calci e sputi.
«E' stata un'aggressione premeditata ed ingiustificabile» attacca Morisco. «Questo è il ringraziamento riservato al sottoscritto per aver retto la barracca per due mesi. Me ne hanno dette di tutti i colori, eppure io a Trani sono rimasto nonostante l'addio di Flora. Avrei potuto seguirlo subito a Fasano, non l'ho fatto perché speravo in cuor mio di poter finire la stagione a Trani e con questa squadra. Ho atteso per due mesi che qualcuno venisse a parlare del futuro di questa squadra, nessuno si è avvicinato concretamente. Solo parole. Nonostante tutto ho convinto i giocatori a restare fino alle fine».
Alla ripresa degli allenamenti, Morisco non ci sarà così come molti altri giocatori. «Per me Trani è un capitolo chiuso. Nessuno di noi meritava quel trattamento per i risultati fin qui ottenuti. Lasciamo con il terzo posto in classifica e con tanta amarezza». Morisco racconta di un Albano terrorizzato: «Diego era sconvolto. Mai gli era successa una cosa del genere. E pensare che non aveva preso nessun accordo con alcuna squadra. Gli si può rimproverare un rendimento al di sotto delle potenzialità, ma il trattamento riservato dai tifosi è stato esagerato».
Anche la bandiera Tenzone è stata ammainata rapidamente. Qualche settimana fa aveva ricevuto la targa per le cento presenze con la maglia del Trani, ieri è stato fra i più contestati. Il giocatore, dopo essere uscito dallo stadio, ha anche risposto ai tifosi. Un brutto gesto a sancire la fine del rapporto con Trani. Tenzone è pronto a vestire la maglia del Fasano, insieme ad altri compagni. Su Facebook, Flora junior ha formalmente annunciato sulla sua bacheca i nomi dei giocatori che cambieranno casacca: oltre a Tenzone, Sabini, Paris, Tateo e La Fortezza. La rivoluzione è soltanto all'inizio.
«E' stata un'aggressione premeditata ed ingiustificabile» attacca Morisco. «Questo è il ringraziamento riservato al sottoscritto per aver retto la barracca per due mesi. Me ne hanno dette di tutti i colori, eppure io a Trani sono rimasto nonostante l'addio di Flora. Avrei potuto seguirlo subito a Fasano, non l'ho fatto perché speravo in cuor mio di poter finire la stagione a Trani e con questa squadra. Ho atteso per due mesi che qualcuno venisse a parlare del futuro di questa squadra, nessuno si è avvicinato concretamente. Solo parole. Nonostante tutto ho convinto i giocatori a restare fino alle fine».
Alla ripresa degli allenamenti, Morisco non ci sarà così come molti altri giocatori. «Per me Trani è un capitolo chiuso. Nessuno di noi meritava quel trattamento per i risultati fin qui ottenuti. Lasciamo con il terzo posto in classifica e con tanta amarezza». Morisco racconta di un Albano terrorizzato: «Diego era sconvolto. Mai gli era successa una cosa del genere. E pensare che non aveva preso nessun accordo con alcuna squadra. Gli si può rimproverare un rendimento al di sotto delle potenzialità, ma il trattamento riservato dai tifosi è stato esagerato».
Anche la bandiera Tenzone è stata ammainata rapidamente. Qualche settimana fa aveva ricevuto la targa per le cento presenze con la maglia del Trani, ieri è stato fra i più contestati. Il giocatore, dopo essere uscito dallo stadio, ha anche risposto ai tifosi. Un brutto gesto a sancire la fine del rapporto con Trani. Tenzone è pronto a vestire la maglia del Fasano, insieme ad altri compagni. Su Facebook, Flora junior ha formalmente annunciato sulla sua bacheca i nomi dei giocatori che cambieranno casacca: oltre a Tenzone, Sabini, Paris, Tateo e La Fortezza. La rivoluzione è soltanto all'inizio.