Fortis Trani, Savoni nella storia
Il magic moment dei tranesi: primi gol di Bozzi e il rientro di Chirico
giovedì 11 gennaio 2007
Come Michele Sinesi, Ambrogio Alfonso e Mimmo Lamia Caputo. Amedeo Savoni ce l'ha fatta eguagliando sulla panchina della Fortis il record di sei vittorie consecutive in campionato. L'allenatore bitontino ha emulato un'impresa riuscita soltanto a questi tre mostri sacri della storia del calcio tranese, una striscia di vittorie così lunga che tardava da quasi 30 anni.
Savoni ha fatto meglio anche dei suoi due più illustri predecessori sulla panchina della Fortis, Nicola Di Leo e Sergio Notariale che si erano fermati al massimo a cinque successi di fila nelle stagioni di maggior fortuna della giovane società tranese.
La vittoria per 2-0 col Ruvo consegna alle statistiche un primato da aggiornare e regala al Trani il secondo posto del campionato di Promozione. È stata la domenica di Giuseppe Bozzi, l'attaccante bitontino voluto fortemente dall'allenatore e che si è sbloccato nella partita più attesa, siglando entrambe le reti con cui il Trani ha affondato il Ruvo. Due gol da vero opportunista che permettono alla Fortis di continuare questa pazza corsa all'inseguimento del Corato.
Ma è stata anche la domenica di Cosimo Chirico, entrato in campo nei minuti finali dell'incontro. Il difensore tarantino è finalmente tornato all'attività agonistica dopo una serie infinita di problemi e adesso può diventare il valore aggiunto di questa squadra, un ulteriore grimaldello per la miglior difesa del girone.
Savoni è stato anche più forte della scaramanzia. Dopo la squalifica di cinque giornate rimediata col Minervino, l'allenatore era stato costretto a seguire tutte le gare dagli spalti. Ironia della sorte, da quel momento in poi, la sua squadra ha cominciato a vincere: cinque vittorie su cinque. Domenica, con il Ruvo, Savoni ha avuto qualche esitazione prima di accomodarsi in panchina. Andando contro ogni forma di superstizione, il tecnico si è seduto regolarmente al suo posto. Il risultato gli ha detto giusto. Per fermare questo Trani evidentemente ci vuole ben altro.
Biagio Fanelli junior
Biagio Fanelli junior