Fortis Trani, si sale ma piano
Per il bel gioco bisogna ancora aspettare. In arrivo una punta
giovedì 2 novembre 2006
Per il bel gioco bisogna aspettare. Quello che contanto sono i tre punti e, seppur in maniera striminzita, il Trani se li è messi in tasca anche domenica. Col minimo, un golletto di Fiorella dopo sei minuti, senza concedere altro a pubblico e avversari.
Savoni non è contentissimo di come la sua squadra si stia esprimendo, ma davanti alla seconda vittoria consecutiva, la prima al Comunale, qualsiasi perplessità lascia spazio ad un raggio di sole. «Lo scorso anno - ricorda l'allenatore - giocavamo benissimo e non facevamo punti. Adesso sono due settimane che ci capita la storia inversa. Con l'Acquaviva sapevamo di giocarci una partita chiave del nostro campionato: se avessimo perso ulteriore terreno dalle prime posizioni avremmo dovuto ridimensionare le nostre ambizioni. Vincendo siamo rimasti aggrappati al treno delle prime sette con in prospettiva una serie di partite alla nostra portata».
Il caldo di domenica scorsa può avere influito sulla prestazione delle due squadre. Savoni è convinto di questo «anche se - spiega - noi avremmo dovuto fare comunque qualcosa in più. La nostra è una squadra giovane, poteva vivacizzare l'incontro. Purtroppo siamo stati poco veloci e brillanti. Aggiungo anche che, non avendo mai vinto una partita in casa, abbiamo risentito di paure e ansie, cancellate solo al triplice fischio dell'arbitro». Con l'Acquaviva è tornato al gol Fiorella e per l'allenatore anche questa è buona notizia. «Il mio Trani ha bisogno di esterni in condizione per sviluppare quel tipo di gioco che ci contraddistingue. Ho perso Pinto dal debutto in Coppa Italia e stavo aspettando che Fiorella si sbloccasse. Era dalla partita col Canosa che avevo registrato dei sintomi di risveglio, adesso che è andato a segno mi auguro che ritrovi serenità e convinzione». Con la riapertura del mercato, la società comincerà a guardarsi intorno alla ricerca di un attaccante.
Biagio Fanelli junior
Il caldo di domenica scorsa può avere influito sulla prestazione delle due squadre. Savoni è convinto di questo «anche se - spiega - noi avremmo dovuto fare comunque qualcosa in più. La nostra è una squadra giovane, poteva vivacizzare l'incontro. Purtroppo siamo stati poco veloci e brillanti. Aggiungo anche che, non avendo mai vinto una partita in casa, abbiamo risentito di paure e ansie, cancellate solo al triplice fischio dell'arbitro». Con l'Acquaviva è tornato al gol Fiorella e per l'allenatore anche questa è buona notizia. «Il mio Trani ha bisogno di esterni in condizione per sviluppare quel tipo di gioco che ci contraddistingue. Ho perso Pinto dal debutto in Coppa Italia e stavo aspettando che Fiorella si sbloccasse. Era dalla partita col Canosa che avevo registrato dei sintomi di risveglio, adesso che è andato a segno mi auguro che ritrovi serenità e convinzione». Con la riapertura del mercato, la società comincerà a guardarsi intorno alla ricerca di un attaccante.
Biagio Fanelli junior