Fortis Trani, va via il preparatore atletico
Fra poche ore l'assemblea dei soci
mercoledì 13 marzo 2013
10.21
Non si sa ancora se la Fortis Trani oggi si allenerà. Di certo al Comunale non si vedrà più il preparatore atletico Giuseppe Vino che, ieri pomeriggio, ha preso la sua roba ed è andato via. All'origine del divorzio, alcuni dissidi con la nuova società, sia di natura economica che professionale. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato il mancato allenamento di martedì. «Non si fa calcio così» ha commentato Vino prima di andar via. La società starebbe comunque per individuare il sostituto, un preparatore suggerito dal prossimo tecnico, Francesco Latartara.
Tutto questo accade a poche ore dall'incontro tra Pecorelli e Paolo Abruzzese che, la scorsa settimana, ha convocato l'assemblea dei soci. All'ordine del giorno la variazione del nome dell'amministratore unico e l'analisi dei libri contabili della Fortis su cui si è aperta una polemica a distanza tra i due. Abruzzese ha ribadito che i debiti del Trani ammonterebbero a 18mila e 400 euro, per Pecorelli sono molti di più. «Non mancherò all'incontro – dice – perché è la prima vera possibilità per verificare le mille situazioni che son spuntate fuori in queste settimane. Da quando sono arrivato a Trani non ho visto nulla, compresi gli accordi economici con i calciatori attualmente tesserati. La cosa non mi è piaciuta affatto».
Tutto questo accade a poche ore dall'incontro tra Pecorelli e Paolo Abruzzese che, la scorsa settimana, ha convocato l'assemblea dei soci. All'ordine del giorno la variazione del nome dell'amministratore unico e l'analisi dei libri contabili della Fortis su cui si è aperta una polemica a distanza tra i due. Abruzzese ha ribadito che i debiti del Trani ammonterebbero a 18mila e 400 euro, per Pecorelli sono molti di più. «Non mancherò all'incontro – dice – perché è la prima vera possibilità per verificare le mille situazioni che son spuntate fuori in queste settimane. Da quando sono arrivato a Trani non ho visto nulla, compresi gli accordi economici con i calciatori attualmente tesserati. La cosa non mi è piaciuta affatto».