Fortis, ultimatum di Abruzzese per lo stadio
Il presidente fissa una data per la risoluzione dei problemi
venerdì 20 giugno 2008
Dopo la rivolta del tennis e dell'atletica (con la cancellazione dal programma estivo della Trani Cup e del memorial Assi), stavolta tocca al calcio lanciare segnali preoccupanti all'indirizzo dell'amministrazione comunale. Fa molto rumore l'uscita del presidente della Fortis, Paolo Abruzzese, che ha minacciato di ridimensionare i programmi per la prossima stagione se entro il 25 giugno non giungeranno da Palazzo di Città notizie certe sul futuro dello stadio comunale e della tribuna. Lo sfogo di Abruzzese era nell'aria da diverso tempo.
Da quando l'imprenditore tranese è tornato alla guida della squadra di calcio (dicembre scorso) sono spuntate situazioni debitorie pregresse piuttosto serie. La Fortis Trani, nel periodo che va dal 2004 al 2006, nonostante incassasse i soldi della gestione dello stadio, non avrebbe pagato bollette di luce e acqua per un importo che supererrebbe i 100 mila euro. Questo debito, della società sportiva nei confronti del Comune, di fatto, impedirebbe all'attuale proprietà di partecipare al prossimo bando per la gestione dell'impianto, da mesi in stand by. Società e Comune stanno cercando da mesi di trovare una soluzione ma ad oggi, al di là delle solite rassicurazioni, nulla si è mosso, così come non c'è chiarezza su quanto il Comune voglia e possa destinare, dal punto di vista economico, al prossimo gestore del «Comunale», altro punto molto delicato della vicenda.
La precedente gara d'aggiudicazione è andata deserta per ben due volte perché la cifra (50mila euro annui) era stata giudicata unanimemente troppo bassa. Abruzzese vuole garanzie e non è disposto ad attendere oltre. Il presidente si è detto pronto a rivedere i programmi ed a cestinare gli impegni con tutti i calciatori già presi per il prossimo campionato. A far esplodere l'ira del presidente c'è anche la questione della tribuna. L'assessore allo sport, diverso tempo fa, aveva promesso che la struttura sarebbe stata consegnata il 30 giugno. A dieci giorni dalla data indicata, sul cantiere non si muove una mosca, tutto è fermo. L'ennesimo slittamento è, insomma, dietro l'angolo e la Fortis, a quanto pare, non ha più voglia di aspettare di veder volare gli asini.