Fumata nera tra la Fortis Trani e il Comune
Parla anche l’ex presidente Simone: «La Fortis è creditrice, non debitrice»
giovedì 26 giugno 2008
Ennesima fumata nera tra la Fortis Trani ed il Comune sulle pendenze pregresse che impedirebbero, di fatto, ogni base di trattativa tra le parti per un eventuale affidamento dello stadio alla società adesso guidata da Paolo Abruzzese, uscito dall'ultima riunione (quella che doveva essere decisiva) piuttosto scuro in volto e non certo per l'abbronzatura.
La guerra di carte prosegue ad oltranza e la prima ripercussione è stata quella della rinuncia della Fortis all'acquisizione del titolo sportivo di Eccellenza del Molfetta. i dirgenti del club biancorosso (Spezzacatena e De Nicolò) hanno ceduto alle richieste del Putignano. La società di Piero Damaso arriva così in Eccellenza ai danni del Trani e anche del Cerignola, dopo aver disputato nella scorsa stagione la Prima Categoria (scelto anche l'allenatore: sarà l'ex tecnico del Mola, Sergio Prigigallo). In ballo ci sarebbe ancora un titolo della «Premiere league» pugliese, quello del Noci, ma Abruzzese non intende fare passi più lunghi della gamba se da Palazzo di Città non dovessero arrivare segnali confortanti.
Sulla vicenda Fortis, registriamo alcune importanti dichiarazioni dell'ex presidente, Francesco Simone, piuttosto infastidito dall'attuale querelle, che lo chiama (implicitamente) in causa. L'imprenditore barese ha fatto sapere «che la Fortis Trani non ha nessun tipo di contenzioso aperto né per le strutture e né con i tesserati, ma ha onorato tutte le situazioni». «Credo - prosegue Simone - che queste siano delle scuse adotte dal Comune o da altri per non far avviare la trattativa. Se il Comune ritiene di aver ragione e di essere creditore, non capisco perché non abbia mai messo in moto le procedure di recupero. A sostenere le mie parole esiste una ricca documentazione che attesta come la Fortis Trani non sia debitrice, anzi deve ricevere dal Comune 70 mila euro per i costi di gestione sostenuti negli ultimi anni». Insomma Simone gira la frittata fornendo la sua versione. La guerra dei numeri prosegue. Alla prossima puntata.
Sulla vicenda Fortis, registriamo alcune importanti dichiarazioni dell'ex presidente, Francesco Simone, piuttosto infastidito dall'attuale querelle, che lo chiama (implicitamente) in causa. L'imprenditore barese ha fatto sapere «che la Fortis Trani non ha nessun tipo di contenzioso aperto né per le strutture e né con i tesserati, ma ha onorato tutte le situazioni». «Credo - prosegue Simone - che queste siano delle scuse adotte dal Comune o da altri per non far avviare la trattativa. Se il Comune ritiene di aver ragione e di essere creditore, non capisco perché non abbia mai messo in moto le procedure di recupero. A sostenere le mie parole esiste una ricca documentazione che attesta come la Fortis Trani non sia debitrice, anzi deve ricevere dal Comune 70 mila euro per i costi di gestione sostenuti negli ultimi anni». Insomma Simone gira la frittata fornendo la sua versione. La guerra dei numeri prosegue. Alla prossima puntata.