Internazionali di tennis di Trani, coro unanime: «Torneo perfetto»
Gli organizzatori commentano l’edizione 2010
lunedì 16 agosto 2010
Epilogo in grande stile per l'edizione 2010 degli Internazionali di tennis Città di Trani ospitati dal 7 al 15 agosto nella suggestiva cornice dello Sporting Club. La spettacolare finale vinta dall'olandese Huta Galung sull'azzurro Filippo Volandri ha rappresentato la degna conclusione di una settimana di grande tennis, arricchita dalla presenza di un pubblico sempre numeroso e competente. Insomma per il nuovo corso dell'organizzazione, affidato alla Wave Production di Enzo Ormas in totale sinergia e affiatamento con lo Sporting Club, si è trattato di un successo a tutto tondo. Ecco le impressioni raccolte al termine del torneo e durante la cerimonia di premiazione.
Vincenzo Operamolla (presidente Sporting Club Trani): «Il bilancio è ampiamente positivo sotto tutti i punti di vista. Unitamente alla Wave Production, mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Marina Bianchi, autentico "motore" del torneo ed insostituibile punto di riferimento per il nostro circolo nell'opera di coordinamento delle tante attività finalizzate all'ottima riuscita della manifestazione. In tal senso è stata fondamentale la cura di ogni dettaglio, dai giudici di linea alla transportation, passando per la qualità dei campi da gioco. Mi piace inoltre elevare a simbolo di questo torneo i tantissimi bambini che, sacrificando le loro vacanze, si sono impegnati sotto il solleone in qualità di raccattapalle. La stragrande maggioranza di loro frequenta la nostra scuola tennis ed è stata encomiabile la loro passione e la loro curiosità nel voler ammirare da vicino i grandi campioni. Ecco, questi bimbi rappresentano davvero il nostro futuro e s'identificano nel progetto di inculcare il tennis fin dalla più tenera età facendoli desistere da cattive abitudini».
Andrea Roselli (direttore tecnico del torneo): «E' stato un piacere ed un onore ritornare a dirigere, dopo alcuni anni di pausa, un torneo internazionale di siffatta levatura. A tal riguardo devo ringraziare il presidente Operamolla ed il direttore organizzativo Ormas. Entrando nell'aspetto tecnico, sono orgoglioso di aver allestito un parco giocatori di tutto rispetto e degno di Challenger ben più onerosi sotto il profilo economico. Sono contento di tutto quello che la settimana ha espresso come organizzazione e spettacolo agonistico, con tante partite lunghe e combattute. Non mi sarei mai aspettato una cornice di gente così numerosa fin dalle prime giornate e tale aspetto è stato positivamente rimarcato nel report finale dall'ottimo Supervisor, Carmelo Di Dio. In finale sono arrivati i due giocatori più in forma e meritevoli, capaci di esprimere un tennis superiore alla media. Spiace per la seconda finale di fila persa da Volandri, ma Huta Galung ha meritato la vittoria. Per l'edizione del 2011 confidiamo di poter ripetere un tabellone così prestigioso, visto il successo di quest'anno».
Enzo Ormas (direttore organizzativo del torneo): «Il mio ringraziamento principale va dritto ai circa quaranta sponsor che, a dispetto della difficile situazione economica, hanno creduto nel nostro progetto collaborando fattivamente. Per l'intera durata del torneo ho percepito attorno a me una voglia straordinaria di lavorare per l'ottima riuscita dell'evento e credo che i risultati positivi siano sotto gli occhi di tutti. Per il futuro mi auguro che il Challenger di Trani possa conservare questa settimana all'interno del calendario Atp e magari, con un ulteriore sforzo da parte di autorità e partner commerciali, si potrebbe puntare ad un incremento del montepremi».
Vincenzo Operamolla (presidente Sporting Club Trani): «Il bilancio è ampiamente positivo sotto tutti i punti di vista. Unitamente alla Wave Production, mi corre l'obbligo di ringraziare anzitutto la professoressa Marina Bianchi, autentico "motore" del torneo ed insostituibile punto di riferimento per il nostro circolo nell'opera di coordinamento delle tante attività finalizzate all'ottima riuscita della manifestazione. In tal senso è stata fondamentale la cura di ogni dettaglio, dai giudici di linea alla transportation, passando per la qualità dei campi da gioco. Mi piace inoltre elevare a simbolo di questo torneo i tantissimi bambini che, sacrificando le loro vacanze, si sono impegnati sotto il solleone in qualità di raccattapalle. La stragrande maggioranza di loro frequenta la nostra scuola tennis ed è stata encomiabile la loro passione e la loro curiosità nel voler ammirare da vicino i grandi campioni. Ecco, questi bimbi rappresentano davvero il nostro futuro e s'identificano nel progetto di inculcare il tennis fin dalla più tenera età facendoli desistere da cattive abitudini».
Andrea Roselli (direttore tecnico del torneo): «E' stato un piacere ed un onore ritornare a dirigere, dopo alcuni anni di pausa, un torneo internazionale di siffatta levatura. A tal riguardo devo ringraziare il presidente Operamolla ed il direttore organizzativo Ormas. Entrando nell'aspetto tecnico, sono orgoglioso di aver allestito un parco giocatori di tutto rispetto e degno di Challenger ben più onerosi sotto il profilo economico. Sono contento di tutto quello che la settimana ha espresso come organizzazione e spettacolo agonistico, con tante partite lunghe e combattute. Non mi sarei mai aspettato una cornice di gente così numerosa fin dalle prime giornate e tale aspetto è stato positivamente rimarcato nel report finale dall'ottimo Supervisor, Carmelo Di Dio. In finale sono arrivati i due giocatori più in forma e meritevoli, capaci di esprimere un tennis superiore alla media. Spiace per la seconda finale di fila persa da Volandri, ma Huta Galung ha meritato la vittoria. Per l'edizione del 2011 confidiamo di poter ripetere un tabellone così prestigioso, visto il successo di quest'anno».
Enzo Ormas (direttore organizzativo del torneo): «Il mio ringraziamento principale va dritto ai circa quaranta sponsor che, a dispetto della difficile situazione economica, hanno creduto nel nostro progetto collaborando fattivamente. Per l'intera durata del torneo ho percepito attorno a me una voglia straordinaria di lavorare per l'ottima riuscita dell'evento e credo che i risultati positivi siano sotto gli occhi di tutti. Per il futuro mi auguro che il Challenger di Trani possa conservare questa settimana all'interno del calendario Atp e magari, con un ulteriore sforzo da parte di autorità e partner commerciali, si potrebbe puntare ad un incremento del montepremi».