L'Aquila Azzurra sconfitta 3-0 ad Altamura
Chieppa: «Non ci sono parole per commentare un partita così»
lunedì 26 marzo 2007
«Non ci sono parole per commentare un partita così, se non che la squadra non è proprio scesa in campo». È molto amareggiato il presidente della Giodicart Aquila Azzurra Trani Sebastiano Chieppa all'indomani della pesante sconfitta per 3-0 (8, 17, 24) maturata sul campo della pericolante Altamura del coach tranese Pino Filannino e delle ex José Lai e Roberta Valente.
E per fortuna che c'è un pezzo di Trani che esulta, perché il Trani, quello vero, ad Altamura forse non ci era neanche arrivato per quanto inconsistente sia stato nel primo set, letteralmente regalato ad un avversario che aveva sì tantissime motivazioni, ma certo non si sarebbe aspettato un interlocutore così dimesso. «Purtroppo abbiamo totalmente sbagliato l'approccio alla partita – confessa il presidente -, forse pensando che senza Rosa Ricci fosse matematico perdere. Abbiamo inizialmente rinunciato a giocare e lottare, poi è bastato fare appena qualcosa e la partita abbiamo cominciato a giocarcela e, quando abbiamo giocato veramente, stavamo portando casa il terzo set e forse la gara l'avremmo anche riaperta. Ma questo non attenua le responsabilità della squadra, che forse ha anche sbagliato certe valutazioni sulla situazione di classifica: non siamo per nulla salvi ed abbiamo anche un pessimo calendario. Domenica contro lo Scafati abbiamo un autentico spareggio ma, ormai, da qui alla fine sarà sempre così e mi auguro di fare al più presto i punti che ci mancano per salvarci, perché adesso non abbiamo in mano proprio nulla».
Sulla gara c'è davvero poco da dire, perché il primo set è stato in assoluto il peggiore di questo campionato. La squadra tranese è scesa in campo come avvolta in una nuvola che le impediva di fare qualsiasi cosa che potesse impensierire un Altamura che, al contrario, ha subito aggredito l'avversario e s'è caricato a mille. Senza l'infortunata Ricci ed anche priva di Azzollini, la palleggiatrice in seconda Marianna Matichecchia ha fatto una più che dignitosa figura, ma intorno a lei c'era quasi il deserto. Alla fine coach Toni Chieppa ha spedito sul parquet Raffaella Papagno per una negativa Serena Milillo, ma anche sua sorella Liviana, rientrata da un infortunio, è parsa moto lontana dalla forma migliore e neanche capitan De Pinto (anche lei in condizioni fisiche approssimative) è riuscita ad incidere come avrebbe voluto. Le centrali Krambeck e Balducci hanno fatto quello che hanno potuto, ma nel primo set hanno patito la scarsa intesa con la seconda palleggiatrice, che invece si è affinata nei successivi parziali, quando il Trani ha almeno annullato il gap e giocato alla pari. E tuttavia la partita era ormai andata, permettendo così all'Altamura di ritornare per il momento in zona salvezza e ponendo il Trani in una scomoda situazione di classifica che non le permetterà, quasi fino alla fine, di sentirsi tranquillo e tirare i remi in barca.
E per fortuna che c'è un pezzo di Trani che esulta, perché il Trani, quello vero, ad Altamura forse non ci era neanche arrivato per quanto inconsistente sia stato nel primo set, letteralmente regalato ad un avversario che aveva sì tantissime motivazioni, ma certo non si sarebbe aspettato un interlocutore così dimesso. «Purtroppo abbiamo totalmente sbagliato l'approccio alla partita – confessa il presidente -, forse pensando che senza Rosa Ricci fosse matematico perdere. Abbiamo inizialmente rinunciato a giocare e lottare, poi è bastato fare appena qualcosa e la partita abbiamo cominciato a giocarcela e, quando abbiamo giocato veramente, stavamo portando casa il terzo set e forse la gara l'avremmo anche riaperta. Ma questo non attenua le responsabilità della squadra, che forse ha anche sbagliato certe valutazioni sulla situazione di classifica: non siamo per nulla salvi ed abbiamo anche un pessimo calendario. Domenica contro lo Scafati abbiamo un autentico spareggio ma, ormai, da qui alla fine sarà sempre così e mi auguro di fare al più presto i punti che ci mancano per salvarci, perché adesso non abbiamo in mano proprio nulla».
Sulla gara c'è davvero poco da dire, perché il primo set è stato in assoluto il peggiore di questo campionato. La squadra tranese è scesa in campo come avvolta in una nuvola che le impediva di fare qualsiasi cosa che potesse impensierire un Altamura che, al contrario, ha subito aggredito l'avversario e s'è caricato a mille. Senza l'infortunata Ricci ed anche priva di Azzollini, la palleggiatrice in seconda Marianna Matichecchia ha fatto una più che dignitosa figura, ma intorno a lei c'era quasi il deserto. Alla fine coach Toni Chieppa ha spedito sul parquet Raffaella Papagno per una negativa Serena Milillo, ma anche sua sorella Liviana, rientrata da un infortunio, è parsa moto lontana dalla forma migliore e neanche capitan De Pinto (anche lei in condizioni fisiche approssimative) è riuscita ad incidere come avrebbe voluto. Le centrali Krambeck e Balducci hanno fatto quello che hanno potuto, ma nel primo set hanno patito la scarsa intesa con la seconda palleggiatrice, che invece si è affinata nei successivi parziali, quando il Trani ha almeno annullato il gap e giocato alla pari. E tuttavia la partita era ormai andata, permettendo così all'Altamura di ritornare per il momento in zona salvezza e ponendo il Trani in una scomoda situazione di classifica che non le permetterà, quasi fino alla fine, di sentirsi tranquillo e tirare i remi in barca.