L'Aquila Azzurra torna alla vittoria piena
Chieppa «Abbiamo ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo»
lunedì 19 novembre 2007
È tornata alla vittoria piena la Primadonna collection, imponendosi per 3-0 (20, 25, 19) sul campo della matricola Arabona Manoppello. Non è stata una partita semplice, ma la squadra tranese ha fatto sì che non si complicasse al punto da metterne a repentaglio la vittoria. I veri problemi ci sono stati nel secondo set, ma qui è venuto fuori il carattere e da quel punto in poi di nuovo non vi è stata storia.
L'Aquila azzurra si presenta all'inedita sfida in Abruzzo con la sorpresa della presenza di Ricci (che non avrebbe dovuto esserci) e dell'assenza di Azzollini (data invece per presente certa). Sicuramente la disponibilità della palleggiatrice aiuta moltissimo il gioco corale della squadra, mentre il forfait della schiacciatrice non si fa sentire perché, a differenza della gara di sette giorni prima con il Salerno, il sestetto biancazzurro riceve meglio e le laterali tornano a mettere palla a terra, in particolare Doriana Bisceglia, che nelle ultime partite non aveva brillato come ad inizio campionato.
Il primo set è la fotografia della classica partita fra una squadra tecnicamente inferiore (quella di casa), che per colmare il gap da quella più forte (la Primadonna) pone la gara sul piano del ritmo e dell'aggressività. Doti, però, che non fanno per nulla difetto al Trani di quest'anno, che replica colpo su colpo e subito approfitta dei minimi errori delle locali. Ai time out tecnici le aquile vanno sempre in testa (8-7 e 16-14), per poi allungare decisamente nella parte finale e vincere la prima frazione 25-20.
Nel secondo parziale la storia ed i risultati sono esattamente gli stessi fino alla seconda sospensione tecnica, poi però sono le padrone di casa a trovare il break e le tranesi vanno in affanno: 19-22 e 22-24 sono i parziali sfavorevoli all'Aquila azzurra, che però annulla due palle set alle avversarie e si riporta sul 24-24. Nuovo vantaggio locale per il 24-25, immediato pareggio Trani per il 25-25, poi De Pinto e compagne mettono la testa avanti e chiudono subito il conto alla prima palla set per loro: 27-25. Un esempio sconcertante (per le avversarie) di concretezza e cinismo.
Per il Manoppello è una mazzata psicologica che si avverte tutta nel terzo set, ma sempre nella parte finale perché, incredibile ma vero, i precedenti parziali sono ancora gli stessi: 8-7 e 16-14. Ma dopo l'ultimo time out tecnico Caterina e socie spingono sull'acceleratore lasciando le briciole alle abruzzesi: 25-19 e 3-0 finale.
«Abbiamo ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo – è il commento del presidente Sebastiano Chieppa -. Loro erano ben messe in campo e grintose, ma noi avevamo una marcia in più sia sul piano tecnico, sia su quello dell'orgoglio. La squadra di quest'anno ha davvero gli attributi e quanto più viene stuzzicata, tanto più reagisce. La storia del secondo set è significativa, perché lì stavamo credendo che fosse già fatta, loro ci stavano prendendo d'infilata e noi abbiamo reagito con grandissimo temperamento. Sono contento per la prova di tutte, perché questa volta davvero tutte hanno giocato bene e dato a turno il loro contributo decisivo. Sono tre punti importanti per la classifica, il morale, e perché li abbiamo colti senza neanche dover questa volta prolungare la partita. È un risparmio di energie psicofisiche ci servirà molto per la gare future, tutte molto difficili».
Domenica prossima, al PalaAssi, arriva il Manfredonia per il primo dei numerosi derby pugliesi. Nella stessa giornata ci sono un paio di scontri diretti (Lanciano-Valenzano e Salerno-Potenza) che potrebbero in qualche modo dare una mano alla Primadonna. Intanto la capolista Napoli non molla, ma l'avere perso un set in casa contro il non irresistibile Aversa potrebbe essere un segnale importante per dimostrare che anche la capoclassifica si può battere.
L'Aquila azzurra si presenta all'inedita sfida in Abruzzo con la sorpresa della presenza di Ricci (che non avrebbe dovuto esserci) e dell'assenza di Azzollini (data invece per presente certa). Sicuramente la disponibilità della palleggiatrice aiuta moltissimo il gioco corale della squadra, mentre il forfait della schiacciatrice non si fa sentire perché, a differenza della gara di sette giorni prima con il Salerno, il sestetto biancazzurro riceve meglio e le laterali tornano a mettere palla a terra, in particolare Doriana Bisceglia, che nelle ultime partite non aveva brillato come ad inizio campionato.
Il primo set è la fotografia della classica partita fra una squadra tecnicamente inferiore (quella di casa), che per colmare il gap da quella più forte (la Primadonna) pone la gara sul piano del ritmo e dell'aggressività. Doti, però, che non fanno per nulla difetto al Trani di quest'anno, che replica colpo su colpo e subito approfitta dei minimi errori delle locali. Ai time out tecnici le aquile vanno sempre in testa (8-7 e 16-14), per poi allungare decisamente nella parte finale e vincere la prima frazione 25-20.
Nel secondo parziale la storia ed i risultati sono esattamente gli stessi fino alla seconda sospensione tecnica, poi però sono le padrone di casa a trovare il break e le tranesi vanno in affanno: 19-22 e 22-24 sono i parziali sfavorevoli all'Aquila azzurra, che però annulla due palle set alle avversarie e si riporta sul 24-24. Nuovo vantaggio locale per il 24-25, immediato pareggio Trani per il 25-25, poi De Pinto e compagne mettono la testa avanti e chiudono subito il conto alla prima palla set per loro: 27-25. Un esempio sconcertante (per le avversarie) di concretezza e cinismo.
Per il Manoppello è una mazzata psicologica che si avverte tutta nel terzo set, ma sempre nella parte finale perché, incredibile ma vero, i precedenti parziali sono ancora gli stessi: 8-7 e 16-14. Ma dopo l'ultimo time out tecnico Caterina e socie spingono sull'acceleratore lasciando le briciole alle abruzzesi: 25-19 e 3-0 finale.
«Abbiamo ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo – è il commento del presidente Sebastiano Chieppa -. Loro erano ben messe in campo e grintose, ma noi avevamo una marcia in più sia sul piano tecnico, sia su quello dell'orgoglio. La squadra di quest'anno ha davvero gli attributi e quanto più viene stuzzicata, tanto più reagisce. La storia del secondo set è significativa, perché lì stavamo credendo che fosse già fatta, loro ci stavano prendendo d'infilata e noi abbiamo reagito con grandissimo temperamento. Sono contento per la prova di tutte, perché questa volta davvero tutte hanno giocato bene e dato a turno il loro contributo decisivo. Sono tre punti importanti per la classifica, il morale, e perché li abbiamo colti senza neanche dover questa volta prolungare la partita. È un risparmio di energie psicofisiche ci servirà molto per la gare future, tutte molto difficili».
Domenica prossima, al PalaAssi, arriva il Manfredonia per il primo dei numerosi derby pugliesi. Nella stessa giornata ci sono un paio di scontri diretti (Lanciano-Valenzano e Salerno-Potenza) che potrebbero in qualche modo dare una mano alla Primadonna. Intanto la capolista Napoli non molla, ma l'avere perso un set in casa contro il non irresistibile Aversa potrebbe essere un segnale importante per dimostrare che anche la capoclassifica si può battere.