L'Aquila Azzurra Trani batte con merito il Valenzano
Una prestazione di gran carattere ed ottime scelte tattiche
lunedì 31 marzo 2008
Batte con merito il Valenzano e ci crede ancora la Primadonna collection Aquila azzurra Trani. Il 3-1 inflitto in rimonta alla capolista (-12, 21, 21, 21) è il frutto di una prestazione di gran carattere ed ottime scelte tattiche sia dalla panchina, sia in campo. Ne è venuta fuori una prestazione convincente per quantità e qualità, tale da rinvigorire notevolmente il morale delle ragazze del presidente Sebastiano Chieppa, che era finito sotto i tacchi dopo l'imprevista sconfitta di Manfredonia del turno precedente.
Eppure l'inizio della partita era stato tutt'altro che positivo, anzi un autentico prolungamento dell'incubo di Manfredonia e del brutto ricordo della partita d'andata a Valenzano, dove il Trani in campo non era mai esistito. Ed anche nella prima frazione del PalaAssi (tornato per l'occasione tutto esaurito e palcoscenico di un'autentica festa di tifo caldo e corretto da entrambe le parti, anche grazie al gemellaggio fra le tifoserie) le cose si mettono veramente male per la Primadonna, che batte male e riceve peggio, patendo un'incontenibile Micheletto dal centro (15 punti ed 8 muri, di gran lunga la migliore delle sue) e, a turno, i colpi dell'altra centrale, Tavolari (6), di Annese, (9), Milillo (9) e dell'opposta Cesario (5). Molto bene anche la regista Cosentino, capace di abbinare ottima tecnica ad un'altezza decisamente sopra la media per il suo ruolo, tale da rendere il muro delle sud baresi decisamente uno dei più alti, se non il più alto del campionato. Trani stenta un po' in tutto e trova solo qualche punto sporadico senza mai incidere: il set va così via 12-25 in una manciata di minuti e la partita pare prendere una piega in linea con le ultime vicende del campionato tranese.
E tuttavia, proprio nelle parti finali del set, i coach Chieppa e Filannino hanno portato i primi correttivi tattici tali da capire da dove ricominciare nel secondo periodo. Negli ultimi scambi la loro squadra sembrava tornare in partita e lo fa decisamente nel secondo set, già dalle prime battute, soprattutto con l'ingresso di Azzollini (3) per Valente (1) e la scelta di insistere con Bisceglia (6) dalla banda. Il sestetto di casa trova maggiore equilibrio e confidenza, comincia a battere decisamente meglio e rende evidenti le falle ricettive del Valenzano, che torna così una squadra "normale". Ne approfittano le giocatrici più esperte della compagine locale per tornare ad incidere come nelle loro reali possibilità: prima la rientrante Krambeck (10), poi Balducci (13) e Caterina (15), che nel primo set erano state quasi spettatrici. Proprio quest'ultima, con tre punti consecutivi, fa la differenza nel finale del set, quando il Trani, da 20-16, s'era fatto raggiungere sul 20-20. A chiudere la frazione, un'infrazione di doppio palleggio di Cosentino che regala alla Primadonna il 25-21 ed il pareggio che cambia l'inerzia della partita.
La gara, nei set successivi, si mantiene equilibrata ed avvincente, ma con il passare dei minuti si avverte sempre più la maggiore sicurezza dell'Aquila azzurra contrapposta agli affanni dell'Aspav. I punti arrivano con regolarità un po' da tutte, inframmezzati da sempre più precise difese e coperture (ottima gara del libero Del Rosso) e da una serie di perle di seconda di Rosa Ricci (7), tornata per l'occasione la grande regista che, nel pieno della sua maturità pallavolistica, quando ancora giocava nelle serie superiori, avrebbe decisamente meritato una chance in Nazionale. Dopo i parziali tecnici di 8-5 e 16-10, le tranesi raggiungono il loro apice sul 19-12 salvo poi disunirsi momentaneamente e subire il prepotente ritorno delle ospiti: 19-18. Stoppato giusto in tempo, però, dal ritorno della pericolosità in battuta e da una Balducci sontuosa nel finale di set, anche questo chiuso 25-21.
La quarta frazione, quantunque punto a punto, è quella della consacrazione per la Primadonna, che dimostra nervi saldi e grande convinzione nei propri mezzi. L'unico vantaggio del Valenzano è sul 3-4, per il resto sono le padrone di casa sempre avanti, brave a gestire il margine anche se questo è sempre minimo. Il massimo vantaggio arriva proprio nel finale, quando forse il Valenzano non ne ha più: 22-18. Da qual momento la gestione si fa più semplice e, quando Krambeck segna il punto finale del terzo 25-21 e del 3-1 finale, si scatena la festa di squadra, dirigenti e pubblico per una vittoria che, forse, può rappresentare la svolta del campionato.
«Devo fare i complimenti a tutta la squadra per la capacità di interpretare questa partita – dice coach Toni Chieppa – perché le ragazze si sono aiutate sempre e sono uscite molto bene da quel primo set. Io e Pino (Filannino, il collega coach di Chieppa, ndr) abbiamo fatto degli accorgimenti tattici, certo, ma senza l'applicazione ed il cuore delle ragazze questa partita non l'avremmo vinta. A questo punto, però, dico che nulla cambia da qui alla fine: dovevamo inseguire prima, dobbiamo inseguire ancora adesso. L'unica differenza è che certamente abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi e, quindi, ulteriormente, il dovere di crederci fino alla fine. Ovviamente ogni gara va giocata come questa, come fosse una finale: Massafra, sabato prossimo, per me è più difficile del Valenzano».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, non sa se anteporre la gioia per la bella vittoria ai rimpianti per i troppi punti lasciati per strada: «Purtroppo è così – conferma -, sono felicissimo e arrabbiatissimo. Dico solo che il vero Trani è questo, e che il vero Trani questo campionato può ancora concluderlo con qualcosa d'importante. Certo, dopo tante assenze a turno, oggi che eravamo al completo s'è vista un'altra Aquila azzurra: andiamo avanti così».
Eppure l'inizio della partita era stato tutt'altro che positivo, anzi un autentico prolungamento dell'incubo di Manfredonia e del brutto ricordo della partita d'andata a Valenzano, dove il Trani in campo non era mai esistito. Ed anche nella prima frazione del PalaAssi (tornato per l'occasione tutto esaurito e palcoscenico di un'autentica festa di tifo caldo e corretto da entrambe le parti, anche grazie al gemellaggio fra le tifoserie) le cose si mettono veramente male per la Primadonna, che batte male e riceve peggio, patendo un'incontenibile Micheletto dal centro (15 punti ed 8 muri, di gran lunga la migliore delle sue) e, a turno, i colpi dell'altra centrale, Tavolari (6), di Annese, (9), Milillo (9) e dell'opposta Cesario (5). Molto bene anche la regista Cosentino, capace di abbinare ottima tecnica ad un'altezza decisamente sopra la media per il suo ruolo, tale da rendere il muro delle sud baresi decisamente uno dei più alti, se non il più alto del campionato. Trani stenta un po' in tutto e trova solo qualche punto sporadico senza mai incidere: il set va così via 12-25 in una manciata di minuti e la partita pare prendere una piega in linea con le ultime vicende del campionato tranese.
E tuttavia, proprio nelle parti finali del set, i coach Chieppa e Filannino hanno portato i primi correttivi tattici tali da capire da dove ricominciare nel secondo periodo. Negli ultimi scambi la loro squadra sembrava tornare in partita e lo fa decisamente nel secondo set, già dalle prime battute, soprattutto con l'ingresso di Azzollini (3) per Valente (1) e la scelta di insistere con Bisceglia (6) dalla banda. Il sestetto di casa trova maggiore equilibrio e confidenza, comincia a battere decisamente meglio e rende evidenti le falle ricettive del Valenzano, che torna così una squadra "normale". Ne approfittano le giocatrici più esperte della compagine locale per tornare ad incidere come nelle loro reali possibilità: prima la rientrante Krambeck (10), poi Balducci (13) e Caterina (15), che nel primo set erano state quasi spettatrici. Proprio quest'ultima, con tre punti consecutivi, fa la differenza nel finale del set, quando il Trani, da 20-16, s'era fatto raggiungere sul 20-20. A chiudere la frazione, un'infrazione di doppio palleggio di Cosentino che regala alla Primadonna il 25-21 ed il pareggio che cambia l'inerzia della partita.
La gara, nei set successivi, si mantiene equilibrata ed avvincente, ma con il passare dei minuti si avverte sempre più la maggiore sicurezza dell'Aquila azzurra contrapposta agli affanni dell'Aspav. I punti arrivano con regolarità un po' da tutte, inframmezzati da sempre più precise difese e coperture (ottima gara del libero Del Rosso) e da una serie di perle di seconda di Rosa Ricci (7), tornata per l'occasione la grande regista che, nel pieno della sua maturità pallavolistica, quando ancora giocava nelle serie superiori, avrebbe decisamente meritato una chance in Nazionale. Dopo i parziali tecnici di 8-5 e 16-10, le tranesi raggiungono il loro apice sul 19-12 salvo poi disunirsi momentaneamente e subire il prepotente ritorno delle ospiti: 19-18. Stoppato giusto in tempo, però, dal ritorno della pericolosità in battuta e da una Balducci sontuosa nel finale di set, anche questo chiuso 25-21.
La quarta frazione, quantunque punto a punto, è quella della consacrazione per la Primadonna, che dimostra nervi saldi e grande convinzione nei propri mezzi. L'unico vantaggio del Valenzano è sul 3-4, per il resto sono le padrone di casa sempre avanti, brave a gestire il margine anche se questo è sempre minimo. Il massimo vantaggio arriva proprio nel finale, quando forse il Valenzano non ne ha più: 22-18. Da qual momento la gestione si fa più semplice e, quando Krambeck segna il punto finale del terzo 25-21 e del 3-1 finale, si scatena la festa di squadra, dirigenti e pubblico per una vittoria che, forse, può rappresentare la svolta del campionato.
«Devo fare i complimenti a tutta la squadra per la capacità di interpretare questa partita – dice coach Toni Chieppa – perché le ragazze si sono aiutate sempre e sono uscite molto bene da quel primo set. Io e Pino (Filannino, il collega coach di Chieppa, ndr) abbiamo fatto degli accorgimenti tattici, certo, ma senza l'applicazione ed il cuore delle ragazze questa partita non l'avremmo vinta. A questo punto, però, dico che nulla cambia da qui alla fine: dovevamo inseguire prima, dobbiamo inseguire ancora adesso. L'unica differenza è che certamente abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi e, quindi, ulteriormente, il dovere di crederci fino alla fine. Ovviamente ogni gara va giocata come questa, come fosse una finale: Massafra, sabato prossimo, per me è più difficile del Valenzano».
Il presidente, Sebastiano Chieppa, non sa se anteporre la gioia per la bella vittoria ai rimpianti per i troppi punti lasciati per strada: «Purtroppo è così – conferma -, sono felicissimo e arrabbiatissimo. Dico solo che il vero Trani è questo, e che il vero Trani questo campionato può ancora concluderlo con qualcosa d'importante. Certo, dopo tante assenze a turno, oggi che eravamo al completo s'è vista un'altra Aquila azzurra: andiamo avanti così».