La Fortis incalza Sotero, Dellisanti incalza Abruzzese

La società preme per lo stadio, l'allenatore vuol conoscere il suo futuro

martedì 12 giugno 2012 9.52
Giorni decisivi per la Fortis Trani. Attraverso un comunicato stampa, la società di Paolo Abruzzese, oltre a formulare gli auguri al nuovo assessore allo sport, Fabrizio Sotero, lo invita ad adoperarsi per la soluzione della questione dello stadio comunale, tirata fuori da Abruzzese durante un recente pubblico incontro alla presenza del sindaco Riserbato. La Fortis ricorda all'assessore che si avvicina sempre più il termine del 30 giugno, entro il quale la società dovrà comunicare in Federazione la sede di gioco.

Intanto Franco Dellisanti si allontana dalla panchina del Trani. Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma bastano pochi minuti di conversazione con il tecnico per capire che la sua permanenza alla guida della Fortis sia tutt'altro che scontata. Iniziamo col dire che Dellisanti ed Abruzzese si sono incontrati. Dellisanti, come da noi ampiamente scritto, ha ribadito ad Abruzzese le sue condizioni: «L'esperienza dell'ultima stagione mi è servita, tantissimo. Proprio per questo motivo non ci sto a rivivere le stesse situazioni». Il concetto rimarcato da Dellisanti è abbastanza chiaro: di mezzo non ci sono ambizioni di un campionato a vincere ma la garanzia di un anno da vivere serenamente, senza tensioni, con pazienza. «Abruzzese sa cosa voglio – dice Dellisanti – e spero ci possa essere sintonia. Non mi faccio illusioni sui programmi, d'altronde con la crisi di oggi non si possono investire soldi tali da poter costruire corazzate. Vorrei ripartire dalle stesse premesse della scorsa stagione, ma stavolta con una programmazione seria che coinvolga non solo la società ma tutto l'ambiente e la piazza di Trani. Diversamente farò altre scelte».

Le richieste al tecnico tarantino non mancano: «Ho avuto un contatto abbastanza importante con una società di Prima divisione, in Lega Pro. Sarebbe un'esperienza molto stimolante. Se dovesse arrivarmi una chiamata per chiudere difficilmente potrei dire di no. Il professionismo e il Trani restano le mie prime scelte, ma come ben comprenderete non dipende solo da me».