La Fortis Trani è di Paolo Abruzzese
Indetta una conferenza stampa
lunedì 13 giugno 2011
Paolo Abruzzese è il nuovo presidente del Trani. Questa mattina c'è stato il passaggio di consegne fra Altieri ed il gioielliere tranese presso lo studio di un notaio della città. Abruzzese ha convocato una conferenza stampa per domani (martedì) alle 19 al vin Caffé (in piazza Trieste).
Abruzzese riannoda così il suo legame con la prima squadra di calcio della città. Un rapporto intenso, fra alti e bassi, gioie e amarezze, che si protrae da ormai 26 anni. Per la terza volta Abruzzese torna alla guida del Trani da presidente. La prima risale all'estate del 1986, quando rilevò l'eredità di una gestione commissariale mantenuta con grandi sacrifici da Vittorio Assi. Due anni di rodaggio prima di ottenere i primi risultati: la promozione in C2 nel 1987-88 con l'aggiunta dello scudetto Dilettanti. Trani torna nel professionismo e ci resterà a lungo. Abruzzese si dimostra un grande talent scout: non solo giocatori (un esempio per tutti: il libero Deruggiero, ceduto al Bari in serie A) ma soprattutto allenatori: Bitetto, Raffaele, Dellisanti, Giannattasio i nomi più blasonati. Manca però l'acuto finale, la promozione in C1 sfiorata per ben due stagioni consecutive e mai raggiunta. Dopo l'ultimo dispendioso tentativo nel 1993 Abruzzese getta la spugna. Dopo alcune stagioni disastrose, si arriva alla fine della Polisportiva, rispedita in Interregionale e condotta al baratro da Savino Sapienza che da Abruzzese ereditò un giocattolo ormai rotto.
Il filo della storia si è poi riannodato nel gennaio del 2008 quando l'imprenditore tranese ha deciso di rimettersi in gioco rilevando la Fortis dalle mani di Francesco Simone. Lasciato solo dalle Istituzioni e fra mille difficoltà, Abruzzese raggiunge comunque il suo obiettivo, riportando il Trani in Eccellenza. L'interregno Flora-Altieri gli riconsegna una squadra da rifondare ma in serie D. Abruzzese è pronto a ricominciare da dove aveva iniziato.
Abruzzese riannoda così il suo legame con la prima squadra di calcio della città. Un rapporto intenso, fra alti e bassi, gioie e amarezze, che si protrae da ormai 26 anni. Per la terza volta Abruzzese torna alla guida del Trani da presidente. La prima risale all'estate del 1986, quando rilevò l'eredità di una gestione commissariale mantenuta con grandi sacrifici da Vittorio Assi. Due anni di rodaggio prima di ottenere i primi risultati: la promozione in C2 nel 1987-88 con l'aggiunta dello scudetto Dilettanti. Trani torna nel professionismo e ci resterà a lungo. Abruzzese si dimostra un grande talent scout: non solo giocatori (un esempio per tutti: il libero Deruggiero, ceduto al Bari in serie A) ma soprattutto allenatori: Bitetto, Raffaele, Dellisanti, Giannattasio i nomi più blasonati. Manca però l'acuto finale, la promozione in C1 sfiorata per ben due stagioni consecutive e mai raggiunta. Dopo l'ultimo dispendioso tentativo nel 1993 Abruzzese getta la spugna. Dopo alcune stagioni disastrose, si arriva alla fine della Polisportiva, rispedita in Interregionale e condotta al baratro da Savino Sapienza che da Abruzzese ereditò un giocattolo ormai rotto.
Il filo della storia si è poi riannodato nel gennaio del 2008 quando l'imprenditore tranese ha deciso di rimettersi in gioco rilevando la Fortis dalle mani di Francesco Simone. Lasciato solo dalle Istituzioni e fra mille difficoltà, Abruzzese raggiunge comunque il suo obiettivo, riportando il Trani in Eccellenza. L'interregno Flora-Altieri gli riconsegna una squadra da rifondare ma in serie D. Abruzzese è pronto a ricominciare da dove aveva iniziato.