La Geda Volley Trani perde in casa contro il Rutigliano
Amaro esordio casalingo del nuovo anno
domenica 17 gennaio 2010
Amaro esordio casalingo nel nuovo anno per la Cama Geda Trani, sconfitta piuttosto nettamente dal Rutigliano di Di Iorio (ex A2 e B1) anche se, in effetti, lo scontro con una squadra ostica di alta classifica, già alla vigilia non lasciava molte speranze. Consci della differenza di classifica, e quindi di valori, comunque i ragazzi tranesi hanno affrontato la partita con piglio deciso ed adeguata concentrazione, confermando uno stato che, dopo le varie traversie dell'inizio campionato, trascorsa la pausa natalizia, è tornato piuttosto positivo.
Con il morale rinfrancato dalla vittoria esterna della scorsa settimana contro una concorrente nella lotta per la salvezza, Lombardi e compagni hanno affrontato questo match concentrati sul miglioramento dell'assetto difensivo e dell'organizzazione dell'attacco, puntando principalmente alla riduzione della percentuale di errori nei fondamentali, però, forse, la squadra, pur impegnandosi, era intimamente rassegnata alla sconfitta per cui è mancato quello spirito necessario per combattere ed affermarsi nelle fasi finali dei set; probabilmente la testa dei ragazzi biancoazzurri era già rivolta all'incontro importantissimo di sabato prossimo a Canosa, fanalino di coda, che potrebbe permettere ai tranesi un bel salto in avanti, premesso che si affronti la partita con la massima concentrazione aspettandosi dai cugini della BAT una prova di orgoglio al giro di boa del campionato.
Il punto della situazione. Le premesse di questo campionato erano certamente diverse; la dirigenza, con non pochi sacrifici, per una serie di fortunate combinazioni e di scelte azzeccate, era riuscita ad ottenere la collaborazione nell'organigramma tecnico sia di Beppe Fabiano, tranese doc, che di Antonio Pepe, molfettese, giocatori di grossa esperienza che negli ultimi anni avevano calcato i campi di B1 nel Molfetta; a questi si erano aggiunti anche Vito Mangano palleggiatore- universale di Corato e Bartolomeo Salvemini centrale di Molfetta, anche loro con esperienze precedenti di serie superiori, che dovevano andare a rinforzare la rosa già esistente della squadra della Geda che era uscita vincitrice negli ultimi due anni consecutivamente dal campionato di serie D.
Purtroppo una serie di incomprensioni e di diverse valutazioni ha creato una situazione di rottura nel nuovo gruppo che è stata sicuramente peggiorata dalla partenza estremamente negativa del campionato, complice lo sfortunato calendario che metteva la Cama-Geda al cospetto, nelle prime giornate del girone di andata, con la maggior parte delle squadre costruite per puntare alla promozione; del resto il nuovo regolamento federale per cui nelle squadre non ci possono essere più di un numero limitato di giocatori "over" cioè di età superiore a determinati limiti che verranno annualmente abbassati progressivamente, ha portato molti giocatori di notevole esperienza a scendere di categoria innalzando sicuramente il livello tecnico del campionato di serie "C" nel quale, ricordiamolo, la squadra tranese è una matricola avendo il gruppo centrale storico affrontato sempre la serie "D".
Questo stato di cose ha portato alle dimissioni di mister Fabiano dalla guida tecnica della prima squadra ed alla riduzione della rosa della serie "C" perché alcuni componenti si sono allontanati per disinnamoramento della maglia o sono stati allontanati per motivi disciplinari. Fortunatamente a questo punto della stagione, dopo la pausa delle festività natalizie, si è riusciti a trovare il bandolo della matassa per cui, a campionato per nulla compromesso anzi, così come la società aveva ampiamente previsto, con la squadra in buona posizione nella lotta salvezza e con tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine, si è finalmente stabilizzata la situazione.
Il punto del campionato. Questo è sicuramente uno dei più bei campionati di serie "C" degli ultimi anni sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Sicuramente il fatto che parecchi elementi di categorie superiori siano entrati a far parte dei vari organici ha elevato il tasso tecnico delle squadre e di conseguenza di tutto il campionato, non tanto o perlomeno non solo per quello che possono dare direttamente individualmente ma quanto per tutto quello che possono insegnare ai ragazzi di ciascuna squadra e per la notevole esperienza di gioco che possono trasmettere ai vari gruppi. Dal punto di vista agonistico è evidente che si tratta di un campionato avvincente sia per la promozione che per la retrocessione, infatti il girone ad una sola giornata dalla fine dell'andata è praticamente spezzato in due; nella parte superiore le 7 squadre che ambiscono al passaggio di categoria che sono al di sopra dei 20 punti con tre o quattro compagini ovviamente con una marcia in più (Foggia, Rutigliano e le due di Castellana fra cui è da sottolineare la sorpresa dei ragazzini di 16-17 anni del Materdomini) e nella parte inferiore le 7 società sotto i 15 punti che lottano per la salvezza (fra cui le 4 del nord-barese) con Canosa e Giovinazzo in situazione al momento più compromessa e le altre in piena bagarre raccolte nel giro di quattro punti. Vedremo nel prosieguo se almeno le due cugine della BAT, Cama Trani e Manzoni Andria, riusciranno al più presto ad approdare in zone più tranquille.
Con il morale rinfrancato dalla vittoria esterna della scorsa settimana contro una concorrente nella lotta per la salvezza, Lombardi e compagni hanno affrontato questo match concentrati sul miglioramento dell'assetto difensivo e dell'organizzazione dell'attacco, puntando principalmente alla riduzione della percentuale di errori nei fondamentali, però, forse, la squadra, pur impegnandosi, era intimamente rassegnata alla sconfitta per cui è mancato quello spirito necessario per combattere ed affermarsi nelle fasi finali dei set; probabilmente la testa dei ragazzi biancoazzurri era già rivolta all'incontro importantissimo di sabato prossimo a Canosa, fanalino di coda, che potrebbe permettere ai tranesi un bel salto in avanti, premesso che si affronti la partita con la massima concentrazione aspettandosi dai cugini della BAT una prova di orgoglio al giro di boa del campionato.
Il punto della situazione. Le premesse di questo campionato erano certamente diverse; la dirigenza, con non pochi sacrifici, per una serie di fortunate combinazioni e di scelte azzeccate, era riuscita ad ottenere la collaborazione nell'organigramma tecnico sia di Beppe Fabiano, tranese doc, che di Antonio Pepe, molfettese, giocatori di grossa esperienza che negli ultimi anni avevano calcato i campi di B1 nel Molfetta; a questi si erano aggiunti anche Vito Mangano palleggiatore- universale di Corato e Bartolomeo Salvemini centrale di Molfetta, anche loro con esperienze precedenti di serie superiori, che dovevano andare a rinforzare la rosa già esistente della squadra della Geda che era uscita vincitrice negli ultimi due anni consecutivamente dal campionato di serie D.
Purtroppo una serie di incomprensioni e di diverse valutazioni ha creato una situazione di rottura nel nuovo gruppo che è stata sicuramente peggiorata dalla partenza estremamente negativa del campionato, complice lo sfortunato calendario che metteva la Cama-Geda al cospetto, nelle prime giornate del girone di andata, con la maggior parte delle squadre costruite per puntare alla promozione; del resto il nuovo regolamento federale per cui nelle squadre non ci possono essere più di un numero limitato di giocatori "over" cioè di età superiore a determinati limiti che verranno annualmente abbassati progressivamente, ha portato molti giocatori di notevole esperienza a scendere di categoria innalzando sicuramente il livello tecnico del campionato di serie "C" nel quale, ricordiamolo, la squadra tranese è una matricola avendo il gruppo centrale storico affrontato sempre la serie "D".
Questo stato di cose ha portato alle dimissioni di mister Fabiano dalla guida tecnica della prima squadra ed alla riduzione della rosa della serie "C" perché alcuni componenti si sono allontanati per disinnamoramento della maglia o sono stati allontanati per motivi disciplinari. Fortunatamente a questo punto della stagione, dopo la pausa delle festività natalizie, si è riusciti a trovare il bandolo della matassa per cui, a campionato per nulla compromesso anzi, così come la società aveva ampiamente previsto, con la squadra in buona posizione nella lotta salvezza e con tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine, si è finalmente stabilizzata la situazione.
Il punto del campionato. Questo è sicuramente uno dei più bei campionati di serie "C" degli ultimi anni sia dal punto di vista tecnico che agonistico. Sicuramente il fatto che parecchi elementi di categorie superiori siano entrati a far parte dei vari organici ha elevato il tasso tecnico delle squadre e di conseguenza di tutto il campionato, non tanto o perlomeno non solo per quello che possono dare direttamente individualmente ma quanto per tutto quello che possono insegnare ai ragazzi di ciascuna squadra e per la notevole esperienza di gioco che possono trasmettere ai vari gruppi. Dal punto di vista agonistico è evidente che si tratta di un campionato avvincente sia per la promozione che per la retrocessione, infatti il girone ad una sola giornata dalla fine dell'andata è praticamente spezzato in due; nella parte superiore le 7 squadre che ambiscono al passaggio di categoria che sono al di sopra dei 20 punti con tre o quattro compagini ovviamente con una marcia in più (Foggia, Rutigliano e le due di Castellana fra cui è da sottolineare la sorpresa dei ragazzini di 16-17 anni del Materdomini) e nella parte inferiore le 7 società sotto i 15 punti che lottano per la salvezza (fra cui le 4 del nord-barese) con Canosa e Giovinazzo in situazione al momento più compromessa e le altre in piena bagarre raccolte nel giro di quattro punti. Vedremo nel prosieguo se almeno le due cugine della BAT, Cama Trani e Manzoni Andria, riusciranno al più presto ad approdare in zone più tranquille.