La Primadonna collection Trani batte il Taranto
L'aquila azzurra chiude il 2008 in testa alla classifica
lunedì 22 dicembre 2008
Si regala la nona vittoria consecutiva ed un insperato quanto meritato primo posto in classifica la Primadonna collection Aquila Azzurra. Migliore conclusione del 2008 non poteva esserci per le tranesi, che hanno concluso l'anno solare davanti a tutte dopo non esserlo mai state né nel campionato precedente, né in questo. Tuttavia, a rendere assolutamente meritato questo momentaneo traguardo, la capacità di avere fatto punti in tutte le partite, anche in quelle perse, mentre invece Matera, nelle ultime due, ha subito altrettanti pesanti ed imprevedibili 0-3.
Così l'Aquila azzurra ha completamente ribaltato le cose, passando da –4 a +1, nell'attesa di ospitare a Trani, alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia, proprio lo stesso Matera. Il presidente Sebastiano Chieppa, nel piccolo brindisi che a fine partita ha suggellato lo scambio degli auguri fra squadra, staff tecnico e dirigenti, ha detto qualcosa che forse ai più è sfuggito, ma non a chi ha un po' di memoria storica: «È il più bel finale d'anno che la squadra mi regala da quindici anni a questa parte», sono state le sue parole. Quindici anni fa era il 1993 e Trani, alla fine di quel campionato, avrebbe conquistato la storica promozione in serie A1.
Ma per avere ragione della Nati a Taranto volley vi è stato bisogno, ancora una volta, di un'Aquila azzurra quasi impeccabile, a parte il secondo set in cui le ospiti hanno assolutamente meritato il momentaneo pareggio delle sorti della gara. Per la cronaca, è finita 3-1 (16, -15, 10, 18) a conferma del fatto che la Primadonna di queste ultime settimane, quando gira, non lascia alle avversarie quasi nulla. Taranto, peraltro, è incappata nella giornata poco felice della diagonale palleggiatore-opposto, con Scaglioso e Tinelli (1 punto) in ombra e sostituite ben presto rispettivamente Certa e Mastrandrea (3). A sprazzi si sono espresse Corallo (3) e Zonca (6), mentre le cose più egregie le hanno fatte vedere Benefico (9) dalla banda e, soprattutto, la veterana ed esperta Clara Clemente dal centro (10).
Dall'altra parte, il collaudato impianto Ricci-Monitillo-Balducci-Di Corato-Annese-Caterina-Del Rosso ha subito aggredito avversario e partita con un primo set da incorniciare, già deciso in avvio con un parziale di 8-0 (da 3-5 a 11-5) che lascia intendere quanto Trani sia determinata a fare sua la gara per gli inevitabili stimoli legati ad una classifica che potrebbe vederla, a fine partita, capolista. E nel corso della prima frazione già emerge quella che sarà la gran protagonista della gara, una sontuosa Rosalba Di Corato, autrice di ben 14 punti di cui sei a muro. La centrale andriese, la cui intesa con capitan Ricci migliora partita dopo partita, ha denotato una condizione fisica straripante, arrivando sempre puntuale su ogni pallone, saltando sulle mani del muro avversario e mettendo le sue mai come questa volta a chiudere la strada alle avversarie da tutte le parti.
La prestazione sopra le righe di Di Corato è anche il risultato di una buona ricezione, unita anche ad una tattica di battuta egregia da parte delle sue compagne. Il primo set fila così via grazie a questa potente miscela, ma non altrettanto si può dire del secondo, nel quale i cambi operati da coach Marcello Presta mandano in parziale confusione le sicurezze tattiche della Primadonna, che trova più le misure e si disunisce di fronte alla rediviva compagine ionica, che va al primo timeout tecnico sull'8-5 ed al secondo persino sul 16-10. Inutile il momentaneo doppio cambio dei coach tranesi Chieppa e Filannino, con Di Bari e Bisceglie dentro per Ricci e Monitillo. Il vantaggio sale fino al 21-13, per poi arrivare al 25-15 Nat, buono per il momentaneo 1-1. Ma per smontare psicologicamente l'Aquila azzurra di questi tempi ci vuole ben altro. Nel terzo set si torna a vedere in campo una sola squadra, quella di casa, con Di Corato ancora sugli scudi e tutte le altre giocatrici in gran crescendo. Marcelo Presta, dall'altra parte, prova a ridare fiducia a Scaglioso ma ne viene ripagato con altri errori. Il Taranto esce di nuovo dalla partita e Trani passeggia fino al 25-10 del 2-1.
Quarto ed ultimo set con una buona partenza delle ospiti, ma le locali pronte a rispondere colpo su colpo. C'è equilibrio fino al 9-8 per Trani, poi le padrone di casa ricominciano a dare spettacolo ancora con Di Corato insieme con Annese (11) e, dopo una serie di attacchi fuori misura delle rossoblu, vanno a segno in rapida sequenza Ricci (4), Monitillo (8), Balducci (8), Caterina (10). La palla del 25-18 segna l'inizio dei festeggiamenti al coro dei tifosi: «La capolista se ne va». Da segnalare l'interessante pre-partita a sfondo sociale: le due formazioni hanno indossato una maglia per dire "no" al fumo ed aderire alla campagna nazionale promossa del programma di Radiouno Rai "Zapping". L'Aquila azzurra sta portando avanti da molte giornate questa campagna, e per l'occasione ha invitato il pubblico a firmare per dare sempre più corpo a questa civile voce del dissenso, coinvolgendo anche la compagine ospite, peraltro proveniente da una città nella quale il fumo, sotto altra forma, è ormai, e purtroppo, parte integrante dell'ambiente.
Ed il 30 dicembre ci si rivede ancora al PalaAssi. Trani-Taranto, questa volta, varrà per i sedicesimi di finale della Coppa Italia: gara secca per andare avanti ovvero dedicarsi al solo campionato. Ed il 4 gennaio, ancora a Trani una… partitella qualunque per la ripresa del campionato: Trani-Matera, ovvero prima contro seconda. Domanda: ma chi è lo sconosciuto regista di questo pazzo, pazzo campionato?
Così l'Aquila azzurra ha completamente ribaltato le cose, passando da –4 a +1, nell'attesa di ospitare a Trani, alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia, proprio lo stesso Matera. Il presidente Sebastiano Chieppa, nel piccolo brindisi che a fine partita ha suggellato lo scambio degli auguri fra squadra, staff tecnico e dirigenti, ha detto qualcosa che forse ai più è sfuggito, ma non a chi ha un po' di memoria storica: «È il più bel finale d'anno che la squadra mi regala da quindici anni a questa parte», sono state le sue parole. Quindici anni fa era il 1993 e Trani, alla fine di quel campionato, avrebbe conquistato la storica promozione in serie A1.
Ma per avere ragione della Nati a Taranto volley vi è stato bisogno, ancora una volta, di un'Aquila azzurra quasi impeccabile, a parte il secondo set in cui le ospiti hanno assolutamente meritato il momentaneo pareggio delle sorti della gara. Per la cronaca, è finita 3-1 (16, -15, 10, 18) a conferma del fatto che la Primadonna di queste ultime settimane, quando gira, non lascia alle avversarie quasi nulla. Taranto, peraltro, è incappata nella giornata poco felice della diagonale palleggiatore-opposto, con Scaglioso e Tinelli (1 punto) in ombra e sostituite ben presto rispettivamente Certa e Mastrandrea (3). A sprazzi si sono espresse Corallo (3) e Zonca (6), mentre le cose più egregie le hanno fatte vedere Benefico (9) dalla banda e, soprattutto, la veterana ed esperta Clara Clemente dal centro (10).
Dall'altra parte, il collaudato impianto Ricci-Monitillo-Balducci-Di Corato-Annese-Caterina-Del Rosso ha subito aggredito avversario e partita con un primo set da incorniciare, già deciso in avvio con un parziale di 8-0 (da 3-5 a 11-5) che lascia intendere quanto Trani sia determinata a fare sua la gara per gli inevitabili stimoli legati ad una classifica che potrebbe vederla, a fine partita, capolista. E nel corso della prima frazione già emerge quella che sarà la gran protagonista della gara, una sontuosa Rosalba Di Corato, autrice di ben 14 punti di cui sei a muro. La centrale andriese, la cui intesa con capitan Ricci migliora partita dopo partita, ha denotato una condizione fisica straripante, arrivando sempre puntuale su ogni pallone, saltando sulle mani del muro avversario e mettendo le sue mai come questa volta a chiudere la strada alle avversarie da tutte le parti.
La prestazione sopra le righe di Di Corato è anche il risultato di una buona ricezione, unita anche ad una tattica di battuta egregia da parte delle sue compagne. Il primo set fila così via grazie a questa potente miscela, ma non altrettanto si può dire del secondo, nel quale i cambi operati da coach Marcello Presta mandano in parziale confusione le sicurezze tattiche della Primadonna, che trova più le misure e si disunisce di fronte alla rediviva compagine ionica, che va al primo timeout tecnico sull'8-5 ed al secondo persino sul 16-10. Inutile il momentaneo doppio cambio dei coach tranesi Chieppa e Filannino, con Di Bari e Bisceglie dentro per Ricci e Monitillo. Il vantaggio sale fino al 21-13, per poi arrivare al 25-15 Nat, buono per il momentaneo 1-1. Ma per smontare psicologicamente l'Aquila azzurra di questi tempi ci vuole ben altro. Nel terzo set si torna a vedere in campo una sola squadra, quella di casa, con Di Corato ancora sugli scudi e tutte le altre giocatrici in gran crescendo. Marcelo Presta, dall'altra parte, prova a ridare fiducia a Scaglioso ma ne viene ripagato con altri errori. Il Taranto esce di nuovo dalla partita e Trani passeggia fino al 25-10 del 2-1.
Quarto ed ultimo set con una buona partenza delle ospiti, ma le locali pronte a rispondere colpo su colpo. C'è equilibrio fino al 9-8 per Trani, poi le padrone di casa ricominciano a dare spettacolo ancora con Di Corato insieme con Annese (11) e, dopo una serie di attacchi fuori misura delle rossoblu, vanno a segno in rapida sequenza Ricci (4), Monitillo (8), Balducci (8), Caterina (10). La palla del 25-18 segna l'inizio dei festeggiamenti al coro dei tifosi: «La capolista se ne va». Da segnalare l'interessante pre-partita a sfondo sociale: le due formazioni hanno indossato una maglia per dire "no" al fumo ed aderire alla campagna nazionale promossa del programma di Radiouno Rai "Zapping". L'Aquila azzurra sta portando avanti da molte giornate questa campagna, e per l'occasione ha invitato il pubblico a firmare per dare sempre più corpo a questa civile voce del dissenso, coinvolgendo anche la compagine ospite, peraltro proveniente da una città nella quale il fumo, sotto altra forma, è ormai, e purtroppo, parte integrante dell'ambiente.
Ed il 30 dicembre ci si rivede ancora al PalaAssi. Trani-Taranto, questa volta, varrà per i sedicesimi di finale della Coppa Italia: gara secca per andare avanti ovvero dedicarsi al solo campionato. Ed il 4 gennaio, ancora a Trani una… partitella qualunque per la ripresa del campionato: Trani-Matera, ovvero prima contro seconda. Domanda: ma chi è lo sconosciuto regista di questo pazzo, pazzo campionato?