La Primadonna collection Trani travolge il Potenza

L'aquila azzurra mantiene il secondo posto in classifica.

domenica 17 febbraio 2008
Nella giornata in cui, sulla carta, avrebbe dovuto soffrire di più, la Primadonna collection Trani sfodera una prestazione superlativa e batte con pieno merito per 3-0 (22, 20, 17) il forte Potenza, ancora più temuto non tanto per il quarto posto in classifica, quanto per le pesanti assenze in casa Trani: Tricarico, Bisceglia e, soprattutto, Krambeck. Ed una quarta defezione si stava profilando ad inizio partita, perché Ricci accusava una distorsione alla caviglia durante il riscaldamento, ma veniva rimessa in sesto a tempo di record dal medico sociale, Pasquale Zecchillo, e dal chiropratico, James Caldarola.
E tuttavia in un'Aquila azzurra così avrebbe potuto fare a meno anche della sua regista titolare, sia per la capacità di chi è sceso in campo di non far rimpiangere le assenti, sia per la gran compattezza mostrata dalla squadra, mai come in questa occasione capace di esaltarsi nell'emergenza e reagire agli infortuni con tanta qualità e quantità.

I coach Chieppa e Filannino partono con il sestetto previsto alla vigilia, formato da Ricci e Valente, Civita e Balducci, Caterina e De Pinto. Al posto di quest'ultima, da metà del primo set in poi, subentra Isa Azzollini. La partenza è favorevole alle ospiti, che trovano in Felicetti (9 punti) e Vantaggiato (6) dalle bande e Taddei (7) al centro le principali finalizzatici. Dall'atra parte c'è subito una sontuosa Caterina (per lei alla fine saranno addirittura 22), mentre le altre vengono fuori progressivamente, ma inesorabilmente. Proprio Azzollini, con due punti consecutivi (alla fine ne totalizzerà ben 9), dà la scossa alle compagne, raccogliendo subito risposte importanti da Balducci e Valente (8 a testa) con quest'ultima che mette a segno il punto del 25-22 e dell'1-0 dopo che la Primadonna collection era stata quasi sempre ad inseguire, passando avanti per la prima volta solo sul 22-21.

Da quel momento in poi la strada della partita si fa sempre più in discesa. Nel secondo set Trani fa subito il break (10-6), subisce il momentaneo ritorno delle avversarie (12-12), ma poi riprende la marcia con sicurezza e chiude 25-20. La squadra gioca che è un piacere, battendo molto bene, ricevendo con meno affanni che nel recente passato, difendendo con ordine e spesso con gesti atletici importanti, attaccando con varietà di soluzioni e sprecando pochissimi palloni.

Premesse, queste, che consentono alle tranesi di dare una grande spallata alle avversarie anche nel terzo e conclusivo set, pur essendo andate al primo time out tecnico in svantaggio 7-8. Ma dal primo break (12-9 ) fino al termine quasi non c'era più storia: 25-17 e meritatissimo 3-0 finale.

L'Aquila azzurra mantiene così il secondo posto in graduatoria, ma ora dovrà difenderlo con una prestazione analoga sabato prossimo in quel di Salerno, campo difficilissimo per tutte. Coach Pino Filannino, tuttavia, adesso pare molto fiducioso per il futuro: «Sì, abbiamo qualche infortunio di troppo, ma è anche un bel momento per la squadraa, che effettivamente si sta esaltando nelle difficoltà. E questo conferma quello che abbiamo sempre detto: non abbiamo titolari e riserve, ma un gruppo forte in cui tutte hanno spazio e ci danno risultati concreti. A me sono piaciute tantissimo sia Civita, sia Azzollini. Quest'ultima si allena poco per problemi di lavoro ma è sempre decisiva, e mi spiace molto per quelle partite in cui non è con noi, perché di lei ci sarebbe sempre bisogno. Caterina? È in costante crescita e sono convinto che nelle prossime partite farà ancora meglio. Ricci? Il fatto che si sia fatta male nel riscaldamento, ma in partita non se ne sia accorto nessuno, testimonia quanto sia grande questa giocatrice. Krambeck credo che l'avremo fra una ventina di giorni, ma con una Civita così può ritornare con calma. La classifica? Non la guardiamo, vogliamo solo provare a vincere tutte le partite, poi vediamo dove saremo. E non abbiamo rimpianti per i punti persi con Napoli e Lanciano: inutile piangere sul latte versato».