La Primadonna collection Trani travolge sala Consilina
L'Aquila Azzurra si lancia all'inseguimento del terzetto di testa
lunedì 6 ottobre 2008
Nel terzo turno di campionato, nonché seconda gara consecutiva in casa, la Primadonna collection Trani ha posto subito rimedio alla sconfitta dell'altra domenica al tie-break con Tuglie. È stato riscatto immediato, ma anche uno "scatto" verso l'alto della classifica, giacché proprio il Tuglie ha frenato a Matera e, quindi, il facile 3-0 inflitto alla Puntotel Sala Consilina (12, 15, 16) ha messo le tranesi da sole all'inseguimento del terzetto di testa.
Se nella pallavolo esistesse la "partita perfetta", quella dell'Aquila azzurra contro le salernitane vi sarebbe molto vicina. Ricci e compagne non hanno sbagliato praticamente nulla, sia con il sestetto di partenza (Ricci, Monitillo, Balducci, Di Corato, Annese, Caterina, Del Rosso libero), sia con tutte le altre progressivamente entrate in campo: Di Bari, Bisceglia, Valente, Iasparro, il secondo libero Casalino. I coach Chieppa e Filannino hanno dato spazio a tutte, anzi hanno giocato il terzo finale di secondo e terzo set, dopo il secondo timeout tecnico, praticamente con tutta la panchina di partenza in campo e lo "starting six" a bordo campo. E non è stata una gentile concessione, ma una scelta importante per responsabilizzare chi gioca meno affinché tutte siano pronte a dare il massimo se chiamate in causa in qualsiasi momento della gara. E le risposte non sono mancate considerando le buone gestioni di Di Bari in regia, l'incisività di Bisceglia fuori mano ed il muro di Valente del 25-16 che ha chiuso la partita.
È evidente, peraltro, che il lavoro più importante l'avevano fatto le compagne che avevano iniziato la partita, questa volta tutte in grado di rispondere alle sollecitazioni di Rosa Ricci con la massima continuità. Prova ne sia che si è tornato a segnare dalle bande con alte medie, considerando che Mina Annese, Giusi Caterina e Palma Monitillo (foto allegata, migliore in campo) hanno tutte messo a segno 10 punti, seguite a ruota dalle centrali Raffaella Balducci e Rosalba Di Corato con 7 punti a testa. Ricci, questa volta, ha potuto risparmiarsi le sue invenzioni, che di solito sfodera quando non trova le uscite, e si è limitata, si fa per dire, a siglare appena due punti. Ma, come al solito, ha dato al gioco tanto equilibrio e qualità.
La storia della partita finisce già al primo timeout tecnico del primo set, sull'8-6 per Trani. Fino lì partita vera, da quel momento un monologo biancazzurro con parziali imbarazzanti in ogni set: nel primo 16-8; nel secondo 8-2 e 16-8; nel terzo 8-2 e 16-5. Sala Consilina, squadra neopromossa, ha mostrato limiti tecnici, d'esperienza e caratteriali, vivendo così la partita solo nell'ottica di limitare i danni. Le uniche giocatrici che si sono in qualche modo distinte sono state le centrali, Buonocore e Radice, capaci di mettere insieme a segno cinque muri. Oltre questo, davvero poco altro.
A questo punto, incamerati i tre punti, il pensiero va subito alla gara di domenica prossima a Potenza, sul difficile campo di una ben più consistente avversaria. Sarà questo il primo esame realmente importante sulla qualità e tenuta della Primadonna collection. Le premesse per superarlo ci sono tutte se solo la squadra la interpreterà con la stessa determinazione con cui ieri sera ha "asfaltato" il sestetto campano.
Infine va segnalato, a margine della partita delle ragazze, il gemellaggio dell'Aquila Azzurra con la Manzoni Sport Andria, targata Agrinatura, che sabato scorso ha giocato e vinto proprio al PalaAsssi, contro il Manfredonia, una gara di Coppa Italia di serie B maschile. Si è giocato a Trani per la momentanea indisponibilità del campo di gioco andriese di via Germania, e questo grazie alla disponibilità dell'Aquila azzurra e dell'amministrazione comunale di Trani. La Manzoni ha vinto 3-2 in rimonta, al termine di un'autentica maratona di 2 ore e 40 muniti di gioco, trascinata da Fabio Spescha, marito della tranese Giusi Caterina, autore di ben 34 punti. Prima della gara, gemellaggio sancito fra i presidenti, Sebastiano Chieppa e Michele Paparusso (foto allegata). L'Aquila azzurra si augura di avere "portato bene" in prospettiva campionato al sodalizio andriese, neopromosso in B2.
Se nella pallavolo esistesse la "partita perfetta", quella dell'Aquila azzurra contro le salernitane vi sarebbe molto vicina. Ricci e compagne non hanno sbagliato praticamente nulla, sia con il sestetto di partenza (Ricci, Monitillo, Balducci, Di Corato, Annese, Caterina, Del Rosso libero), sia con tutte le altre progressivamente entrate in campo: Di Bari, Bisceglia, Valente, Iasparro, il secondo libero Casalino. I coach Chieppa e Filannino hanno dato spazio a tutte, anzi hanno giocato il terzo finale di secondo e terzo set, dopo il secondo timeout tecnico, praticamente con tutta la panchina di partenza in campo e lo "starting six" a bordo campo. E non è stata una gentile concessione, ma una scelta importante per responsabilizzare chi gioca meno affinché tutte siano pronte a dare il massimo se chiamate in causa in qualsiasi momento della gara. E le risposte non sono mancate considerando le buone gestioni di Di Bari in regia, l'incisività di Bisceglia fuori mano ed il muro di Valente del 25-16 che ha chiuso la partita.
È evidente, peraltro, che il lavoro più importante l'avevano fatto le compagne che avevano iniziato la partita, questa volta tutte in grado di rispondere alle sollecitazioni di Rosa Ricci con la massima continuità. Prova ne sia che si è tornato a segnare dalle bande con alte medie, considerando che Mina Annese, Giusi Caterina e Palma Monitillo (foto allegata, migliore in campo) hanno tutte messo a segno 10 punti, seguite a ruota dalle centrali Raffaella Balducci e Rosalba Di Corato con 7 punti a testa. Ricci, questa volta, ha potuto risparmiarsi le sue invenzioni, che di solito sfodera quando non trova le uscite, e si è limitata, si fa per dire, a siglare appena due punti. Ma, come al solito, ha dato al gioco tanto equilibrio e qualità.
La storia della partita finisce già al primo timeout tecnico del primo set, sull'8-6 per Trani. Fino lì partita vera, da quel momento un monologo biancazzurro con parziali imbarazzanti in ogni set: nel primo 16-8; nel secondo 8-2 e 16-8; nel terzo 8-2 e 16-5. Sala Consilina, squadra neopromossa, ha mostrato limiti tecnici, d'esperienza e caratteriali, vivendo così la partita solo nell'ottica di limitare i danni. Le uniche giocatrici che si sono in qualche modo distinte sono state le centrali, Buonocore e Radice, capaci di mettere insieme a segno cinque muri. Oltre questo, davvero poco altro.
A questo punto, incamerati i tre punti, il pensiero va subito alla gara di domenica prossima a Potenza, sul difficile campo di una ben più consistente avversaria. Sarà questo il primo esame realmente importante sulla qualità e tenuta della Primadonna collection. Le premesse per superarlo ci sono tutte se solo la squadra la interpreterà con la stessa determinazione con cui ieri sera ha "asfaltato" il sestetto campano.
Infine va segnalato, a margine della partita delle ragazze, il gemellaggio dell'Aquila Azzurra con la Manzoni Sport Andria, targata Agrinatura, che sabato scorso ha giocato e vinto proprio al PalaAsssi, contro il Manfredonia, una gara di Coppa Italia di serie B maschile. Si è giocato a Trani per la momentanea indisponibilità del campo di gioco andriese di via Germania, e questo grazie alla disponibilità dell'Aquila azzurra e dell'amministrazione comunale di Trani. La Manzoni ha vinto 3-2 in rimonta, al termine di un'autentica maratona di 2 ore e 40 muniti di gioco, trascinata da Fabio Spescha, marito della tranese Giusi Caterina, autore di ben 34 punti. Prima della gara, gemellaggio sancito fra i presidenti, Sebastiano Chieppa e Michele Paparusso (foto allegata). L'Aquila azzurra si augura di avere "portato bene" in prospettiva campionato al sodalizio andriese, neopromosso in B2.