La Primadonna collection vince il derby di Molfetta
Altro importante passo avanti verso il vertice dela classifica
lunedì 27 ottobre 2008
Seconda vittoria consecutiva per la Primadonna collection Trani, che si aggiudica il derby di Molfetta per 3-1 (16, -28, 11, 21) facendo un altro importante passo verso l'alto in classifica grazie al confronto diretto che ha visto il Matera trionfare a Taranto.
Vittoria meritata, ma oltre modo sudata quella dell'Aquila azzurra, che avrebbe potuto fare sua la partita in anticipo, ma ha sciupato ben cinque palle set nella seconda frazione, persa dopo una battaglia di 35 minuti. Ma nel resto del match la squadra tranese ha limitato al minimo le distrazioni, concedendo molto poco ad un Molfetta comunque determinato e grintoso fino in fondo, a parte la defaillance del terzo set.
Sorpresa logistica all'arrivo nel palazzetto molfettese: contrariamente alle precedenti partite, le transenne del lato corto del capo sono sistemate lungo la linea di fondo del rettngolo di basket. Piccola trovata della squadra di casa per concedere meno campo a Giusi Caterina, che batte da molto lontano, e rendere in ogni caso più problematico il servizio di tutto il Trani.
Sarà forse anche per questo che la Primadonna non rischia nulla in battuta e, nonostante tutto, fa suo il primo set con un bel crescendo a partire dal secondo timeout tecnico (16-14), dopo che la prima parte era stata all'insegna del massimo equilibrio. A trascinare le tranesi sono Annese (16 punti) e Monitillo, che nel primo set mette a segno sei dei suoi sette punti complessivi.
La sensazione di superiorità del Trani pare confermata anche nell'inizio del secondo set, in cui sono Caterina (16) e Balducci (22) a fare la differenza, riuscendo a costruire un promettente vantaggio di cinque lunghezze a metà strada: 8-13. Ma proprio qui l'Aquila azzurra, invece di assestare i colpi del ko, comincia a cale in attenzione permettendo a Francioso (16) e compagne di ribaltare le cose con un break di 6-0 (14-13) e di giocarsi il set punto a punto. Non bastano neanche cinque set ball e la condizione favorevole di Francioso in seconda linea nei momenti decisivi del set per consentire alla Primadonna di chiudere, anzi la spinta finale alla squadra di casa arriva da una battuta sbagliata di Monitillo ed il successivo attacco fuori finale di Caterina, che reclama invano un tocco del muro: 30-28 per Molfetta, 1-1 ed i fantasmi di Potenza che riaffiorano.
Ma è solo un momento, perché il terzo set fila via senza alcun ostacolo da parte della squadra di casa, alquanto abulica dopo avere dato la sensazione persino di potere fare sua la gara. Coach Matera va su tutte le furie e cambia quasi tutto il sestetto, mandando segnali precisi alle titolari e rinviando tutto al quarto set.
L'ultimo segmento della partita, infatti, vede il Molfetta ripartire forte, ma il Trani rispondere colpo su colpo con determinazione grazie ad una Balducci stratosferica, una Di Corato (7) in crescendo ed una Ricci (6) sempre in grado di inventare qualcosa nei momenti in cui dare palla è proprio impossibile. Marasco (14) non si arrende, ma la Primadonna ha tante frecce all'arco e con un break di 4-0 chiude il set 25-21 e la partita 3-1.
«Siamo felicissimi per i tre punti – commenta a fine gara coach Filannino -, molto meno per il set perso e questi cali di tensione che ancora accusiamo. Queste sono partite da vincere 3-0 ed andare a casa il più presto possibile, invece loro hanno reagito e noi abbiamo fatto di tutto per aiutarle. In ogni caso siamo in lenta, ma costante crescita e questo ci incoraggia in prospettiva di un torneo così lungo e difficile».
Vittoria meritata, ma oltre modo sudata quella dell'Aquila azzurra, che avrebbe potuto fare sua la partita in anticipo, ma ha sciupato ben cinque palle set nella seconda frazione, persa dopo una battaglia di 35 minuti. Ma nel resto del match la squadra tranese ha limitato al minimo le distrazioni, concedendo molto poco ad un Molfetta comunque determinato e grintoso fino in fondo, a parte la defaillance del terzo set.
Sorpresa logistica all'arrivo nel palazzetto molfettese: contrariamente alle precedenti partite, le transenne del lato corto del capo sono sistemate lungo la linea di fondo del rettngolo di basket. Piccola trovata della squadra di casa per concedere meno campo a Giusi Caterina, che batte da molto lontano, e rendere in ogni caso più problematico il servizio di tutto il Trani.
Sarà forse anche per questo che la Primadonna non rischia nulla in battuta e, nonostante tutto, fa suo il primo set con un bel crescendo a partire dal secondo timeout tecnico (16-14), dopo che la prima parte era stata all'insegna del massimo equilibrio. A trascinare le tranesi sono Annese (16 punti) e Monitillo, che nel primo set mette a segno sei dei suoi sette punti complessivi.
La sensazione di superiorità del Trani pare confermata anche nell'inizio del secondo set, in cui sono Caterina (16) e Balducci (22) a fare la differenza, riuscendo a costruire un promettente vantaggio di cinque lunghezze a metà strada: 8-13. Ma proprio qui l'Aquila azzurra, invece di assestare i colpi del ko, comincia a cale in attenzione permettendo a Francioso (16) e compagne di ribaltare le cose con un break di 6-0 (14-13) e di giocarsi il set punto a punto. Non bastano neanche cinque set ball e la condizione favorevole di Francioso in seconda linea nei momenti decisivi del set per consentire alla Primadonna di chiudere, anzi la spinta finale alla squadra di casa arriva da una battuta sbagliata di Monitillo ed il successivo attacco fuori finale di Caterina, che reclama invano un tocco del muro: 30-28 per Molfetta, 1-1 ed i fantasmi di Potenza che riaffiorano.
Ma è solo un momento, perché il terzo set fila via senza alcun ostacolo da parte della squadra di casa, alquanto abulica dopo avere dato la sensazione persino di potere fare sua la gara. Coach Matera va su tutte le furie e cambia quasi tutto il sestetto, mandando segnali precisi alle titolari e rinviando tutto al quarto set.
L'ultimo segmento della partita, infatti, vede il Molfetta ripartire forte, ma il Trani rispondere colpo su colpo con determinazione grazie ad una Balducci stratosferica, una Di Corato (7) in crescendo ed una Ricci (6) sempre in grado di inventare qualcosa nei momenti in cui dare palla è proprio impossibile. Marasco (14) non si arrende, ma la Primadonna ha tante frecce all'arco e con un break di 4-0 chiude il set 25-21 e la partita 3-1.
«Siamo felicissimi per i tre punti – commenta a fine gara coach Filannino -, molto meno per il set perso e questi cali di tensione che ancora accusiamo. Queste sono partite da vincere 3-0 ed andare a casa il più presto possibile, invece loro hanno reagito e noi abbiamo fatto di tutto per aiutarle. In ogni caso siamo in lenta, ma costante crescita e questo ci incoraggia in prospettiva di un torneo così lungo e difficile».