Molfetta-Trani, sassaiola e tafferugli alla fine

Un tifoso del Trani rischia di perdere l'occhio sinistro. Feriti anche due Carabinieri

domenica 2 maggio 2010
La tregua fra i sostenitori del Trani e quelli del Molfetta si ferma a questa finale di andata dei play off. A fine gara, dopo il successo del Molfetta per 2-1, fuori dallo stadio si sono verificati dei tafferugli e dei fitti lanci di pietre. Gli scontri sono stati arginati dalle forze dell'ordine, impegnate anche durante la gara a far da diga in gradinata fre le due tifoserie. Si segnalano alcune autovetture danneggiate e qualche contuso. Il più grave è un tifoso del Trani di 29 anni colpito da un oggetto nella zona occipitale. Trasferito prima in ospedale a Molfetta e poi al Policlinico di Bari, rischia di perdere l'occhio sinistro. Feriti anche due Carabinieri.



Clima infuocato anche negli spogliatoi dove l'amarezza e la rabbia dei tranesi non ha trovato argini. Furibondo l'allenatore Pettinicchio, ma un po' tutti se la sono presa con la direzione dell'arbitro Cassarà, soprattutto nella ripresa quando ha dispensato una lunga serie di cartellini all'indirizzo dei giocatori tranesi ed ha concesso un recupero fiume al termine del quale è giunto il gol di Suarez.



Il presidente della Fortis Trani, Ninni Flora, ha commentato negli studi di Telesveva quanto accaduto: «La sconfitta a Molfetta può anche starci, ma non così. Siamo stati penalizzati da un arbitro incapace di dirigere una gara così importante. C'era bisogno di una designazione piemontese per una partita di questo livello? Ha arbitrato con un'arroganza spaventosa, nella ripresa ha fischiato a senso unico esacerbando gli animi. Il direttore di gara deve sentirsi responsabile anche di quanto accaduto fuori dallo stadio. All'inizio le due tifoserie si erano rispettate, alla fine è successo il finimondo grazie alle decisioni dell'arbitro che ha inasprito la partita e tutto il contorno».