«O pagate il pullman o lasciamo in Calabria i giocatori»
Pecorelli denuncia la minaccia subita per la trasferta della Juniores
sabato 2 marzo 2013
15.41
Nella prima mattinata di oggi è partita alla volta di Vibo Valentia la Juniores della Fortis Trani, ma poche ore più tardi la questione relativa al pagamento della trasferta a favore della ditta di trasporti incaricata di effettuare il servizio si è complicata incredibilmente.
Cos'è accaduto? Lo spiega il presidente Andrea Pecorelli: «Nella tarda mattinata un dipendente della ditta di trasporti, si è recato presso lo stadio comunale per pretendere l'immediato pagamento della trasferta, per la modica cifra di 700 euro, e soprattutto lo pretendeva in contanti. Mi sono subito preoccupato di tranquillizzare il fornitore dandogli certezza del soddisfacimento del credito da lui vantato, ma anche ribadendo che il pagamento sarebbe avvenuto lunedì mattina con bonifico bancario, come per ogni caso in cui si trovano di fronte due aziende serie e che vogliono dare tracciabilità delle entrate come delle uscite. Ma ciò al signore in questione non è bastato e, di fronte alla nostra irremovibilità, ha testualmente minacciato di lasciare i ragazzi a Vibo Valentia se non avesse avuto immediatamente la copia del bonifico bancario. Di sabato? La ditta Ciccimarra non ha ultimato il servizio e comincia addirittura a ricattare. Perchè di questo si tratta: un ricatto. E il ricatto è un reato penale. In questi minuti sto valutando la possibilità di rivolgermi all'autorità giudiziaria per difendere i nostri diretti e soprattutto per tutelare i nostri ragazzi. La cosa incredibile di questa storia è che la ditta non ha assolutamente nessuna pendenza con la società Fortis Trani».
Cos'è accaduto? Lo spiega il presidente Andrea Pecorelli: «Nella tarda mattinata un dipendente della ditta di trasporti, si è recato presso lo stadio comunale per pretendere l'immediato pagamento della trasferta, per la modica cifra di 700 euro, e soprattutto lo pretendeva in contanti. Mi sono subito preoccupato di tranquillizzare il fornitore dandogli certezza del soddisfacimento del credito da lui vantato, ma anche ribadendo che il pagamento sarebbe avvenuto lunedì mattina con bonifico bancario, come per ogni caso in cui si trovano di fronte due aziende serie e che vogliono dare tracciabilità delle entrate come delle uscite. Ma ciò al signore in questione non è bastato e, di fronte alla nostra irremovibilità, ha testualmente minacciato di lasciare i ragazzi a Vibo Valentia se non avesse avuto immediatamente la copia del bonifico bancario. Di sabato? La ditta Ciccimarra non ha ultimato il servizio e comincia addirittura a ricattare. Perchè di questo si tratta: un ricatto. E il ricatto è un reato penale. In questi minuti sto valutando la possibilità di rivolgermi all'autorità giudiziaria per difendere i nostri diretti e soprattutto per tutelare i nostri ragazzi. La cosa incredibile di questa storia è che la ditta non ha assolutamente nessuna pendenza con la società Fortis Trani».