Pecorelli: «Sbarzaglia non è stato sollevato dal suo incarico»
Crisi Fortis, le precisazioni del socio unico
venerdì 29 marzo 2013
10.13
«Akis Sbarzaglia non ha ricevuto nessuna raccomandata da parte del sottoscritto, ma un semplice telegramma nel quale è stato invitato a non compiere più nessuna azione senza preventiva autorizzazione. Richiesta comunque rimasta disattesa ed inevasa. E' stato altresì invitato a convocare con cortese urgenza l'assemblea dei soci e non è stato sollevato dal suo incarico». A dirlo, in uno scarno comunicato, è Andrea Pecorelli, socio unico della Fortis Trani.
«Quanto affermato da Sbarzaglia – spiega Pecorelli - non corrisponde a verità. I motivi delle sue dichiarazioni e dei suoi comportamenti saranno motivo di verifica e confronto nella prossima assemblea». Fra le questioni oggetto di verifica, anche quanto accaduto domenica al termine della gara col Grottaglie: «Vorrei sapere chi ha autorizzato i calciatori ad agire in quel modo, a prendersi l'incasso. Ho letto che vogliono chiedere i nulla osta per andar via, sono curioso di sapere chi li firmerà». Intanto da martedì a Trani potrebbe non esserci più una squadra a fronte dei preannunciati addii di molti tesserati: «Non sono nelle condizioni di dire cosa accadrà dalla prossima settimana - spiega Pecorelli - anche perché io avevo dato delle linee guida 2 settimane fa che sono state puntualmente disattese da chi di competenza».
«Quanto affermato da Sbarzaglia – spiega Pecorelli - non corrisponde a verità. I motivi delle sue dichiarazioni e dei suoi comportamenti saranno motivo di verifica e confronto nella prossima assemblea». Fra le questioni oggetto di verifica, anche quanto accaduto domenica al termine della gara col Grottaglie: «Vorrei sapere chi ha autorizzato i calciatori ad agire in quel modo, a prendersi l'incasso. Ho letto che vogliono chiedere i nulla osta per andar via, sono curioso di sapere chi li firmerà». Intanto da martedì a Trani potrebbe non esserci più una squadra a fronte dei preannunciati addii di molti tesserati: «Non sono nelle condizioni di dire cosa accadrà dalla prossima settimana - spiega Pecorelli - anche perché io avevo dato delle linee guida 2 settimane fa che sono state puntualmente disattese da chi di competenza».