Piovono uova durante la prova del pattinaggio
Spiacevole episodio ai danni della Skating Trani
sabato 28 aprile 2012
0.08
Nonostante gli ottimi risultati conseguiti (11 atleti sul podio a Lecce il 25 aprile nei campionati regionali di pattinaggio artistico della categoria Formule) Marisa Mancini non riesce a sorridere. La sua società di pattinaggio (Skating Trani) deve fare i conti con i costanti disagi di una struttura all'aperto (adiacente al palazzetto) che crea enormi disagi a chi pratica lo sport a livello agonistico, costringendo la società spesso e volentieri a portare gli atleti ad allenarsi presso altri palazzetti di città limitrofe quando questi sono disponibili e con spesso improponibili.
Aspettando una pista di pattinaggio regolamentata nelle misure e coperta, la Skating Trani (oltre 200 atleti iscritti) deve fare i conti con dei vergognosi atti di vandalismo all'indirizzo degli atleti. Episodi ascrivibili ad ignoti che, approfittando dell'oscurità, si divertono nel lanciare oggetti o addirittura uova durante le prove di gara dei ragazzi. La denuncia è anche fotografica. Un'atleta, una settimana fa, ha rischiato di farsi male sul serio durante un allenamento di coppia. Mentre era in corso un difficile passo di sollevamento, sono state lanciate sulla pista delle uova che hanno indotto la caduta della ragazza, per fortuna senza grandi conseguenze.
«Siamo stanchi – dice Marisa Mancini - di chiedere quello che, forse, doveva essere un diritto per tutti gli atleti del pattinaggio artistico della città di Trani. Siamo giunti ad un punto in cui gli stessi atleti dell'agonismo cominciano ad avere paura di allenarsi». Marisa Mancini in qualità di allenatrice federale, docente federale e delegato della Bat, chiede da vent'anni che l'amministrazione comunale si preoccupi di questa situazione ed intervenga per dare a tutti gli atleti del pattinaggio artistico della città la possibilità di allenarsi in uno spazio regolamentare coperto. «Continuando così – spiega - anche questo sport morirà ed altre associazioni di pattinaggio artistico di città vicine, avranno l'onore ed il piacere di appropriarsi dei nostri atleti».
Aspettando una pista di pattinaggio regolamentata nelle misure e coperta, la Skating Trani (oltre 200 atleti iscritti) deve fare i conti con dei vergognosi atti di vandalismo all'indirizzo degli atleti. Episodi ascrivibili ad ignoti che, approfittando dell'oscurità, si divertono nel lanciare oggetti o addirittura uova durante le prove di gara dei ragazzi. La denuncia è anche fotografica. Un'atleta, una settimana fa, ha rischiato di farsi male sul serio durante un allenamento di coppia. Mentre era in corso un difficile passo di sollevamento, sono state lanciate sulla pista delle uova che hanno indotto la caduta della ragazza, per fortuna senza grandi conseguenze.
«Siamo stanchi – dice Marisa Mancini - di chiedere quello che, forse, doveva essere un diritto per tutti gli atleti del pattinaggio artistico della città di Trani. Siamo giunti ad un punto in cui gli stessi atleti dell'agonismo cominciano ad avere paura di allenarsi». Marisa Mancini in qualità di allenatrice federale, docente federale e delegato della Bat, chiede da vent'anni che l'amministrazione comunale si preoccupi di questa situazione ed intervenga per dare a tutti gli atleti del pattinaggio artistico della città la possibilità di allenarsi in uno spazio regolamentare coperto. «Continuando così – spiega - anche questo sport morirà ed altre associazioni di pattinaggio artistico di città vicine, avranno l'onore ed il piacere di appropriarsi dei nostri atleti».