Primadonna collection Trani sconfitta meritatamente a Salerno per 3-1
Adesso arriva una sosta per ricaricarele le pile e recuperare dagli acciacchi
lunedì 25 febbraio 2008
È tornata ad arrestarsi la marcia della Primadonna collection, battuta a Salerno 3-1 (23, -22, 18, 18) al termine di una partita in cui tre fattori hanno finito tutti per convergere a sfavore della squadra tranese: la miglior partita della stagione giocata dalle campane (per loro stessa amissione); la seconda peggior partita della stagione dell'Aquila azzurra (aveva fatto peggio solo a Valenzano); una direzione di gara insufficiente (da una parte e dall'altra per la verità), che penalizzato Trani quasi sempre nei momenti topici del match.
Con questo scenario, quindi, la sconfitta è stata inevitabile ed obiettivamente meritata. Alla lunga, del resto, la Primadonna collection ha finito per pagare a caro prezzo l'assenza di Barbara Krambeck, perché il muro tranese ha molto sofferto gli attacchi delle padrone di casa, ma questa volta la squadra non è riuscita a supplire con le altre qualità ed il tradizionale carattere a questa deficienza.
Ma nell'economia della partita, più che qualche centimetro in meno sotto rete, pesano i tanti, troppi errori di De Pinto e compagne , il cui scout, letto a bocce ferme, è impietoso: la Primadonna, infatti, ha regalato alle avversarie 50 punti fra battute sbagliate, ricezioni errate, difese approssimative, attacchi in rete o fuori. In altre parole, un Trani che non è mai riuscito a giocare con continuità, anche se nei prmi due set si è battuto fino in fondo, perdendo il primo ma vincendo il secondo. Da lì in avanti, però, il crollo, agevolato da chiamate arbitrali coerenti con una serata infelice, fra palle dentro viste fuori, e viceversa, invasioni, palle accompagnate e doppi palleggi quanto meno da verificare.
Va detto, poi, che anche le scelte tecniche operate dai coach Chieppa e Filannino non sono riuscite questa volta a dare la scossa desiderata. La Primadonna è partita con la rientrante Bisceglia in banda, poi in quel ruolo di sono alternate De Pinto ed Azzollini senza che né loro, né le loro compagne nelle altre zone del campo si esprimessero come al solito. Dall'altra parte, invece, ottima partita di Cataldo, De Almeyda, Scialacomo e Bisgnerdi, nuova e convincente palleggiatrice del sestetto campano.
«Abbiamo giocato male e la sconfitta ne è l'ovvia conseguenza – ammette coach Toni Chieppa -. Purtroppo abbiamo concesso tanto, a cominciare dal muro, ma questo lo sapevamo, per finire ai troppi errori. Avevamo giocato e vinto le due precedenti partite giocando decisamente meglio, ma anche sopportando una pressione che in questa gara abbiamo pagato. Adesso, per fortuna, giunge una sosta del campionato per ricaricare le pile e sperare di rivedere Krambeck in campo ad allenarsi. Non credo che con il Manoppello, alla ripresa, ci sarà, ma contiamo cominciare ad apprezzarne il recupero. La classifica? Sostanzialmente non cambia nulla, se non che per l primo posto adesso si fa veramente dura. Ma per il secondo siamo lì e ormai credo proprio che ce l'andremo a giocare all'ultima giornata a Napoli».
Con questo scenario, quindi, la sconfitta è stata inevitabile ed obiettivamente meritata. Alla lunga, del resto, la Primadonna collection ha finito per pagare a caro prezzo l'assenza di Barbara Krambeck, perché il muro tranese ha molto sofferto gli attacchi delle padrone di casa, ma questa volta la squadra non è riuscita a supplire con le altre qualità ed il tradizionale carattere a questa deficienza.
Ma nell'economia della partita, più che qualche centimetro in meno sotto rete, pesano i tanti, troppi errori di De Pinto e compagne , il cui scout, letto a bocce ferme, è impietoso: la Primadonna, infatti, ha regalato alle avversarie 50 punti fra battute sbagliate, ricezioni errate, difese approssimative, attacchi in rete o fuori. In altre parole, un Trani che non è mai riuscito a giocare con continuità, anche se nei prmi due set si è battuto fino in fondo, perdendo il primo ma vincendo il secondo. Da lì in avanti, però, il crollo, agevolato da chiamate arbitrali coerenti con una serata infelice, fra palle dentro viste fuori, e viceversa, invasioni, palle accompagnate e doppi palleggi quanto meno da verificare.
Va detto, poi, che anche le scelte tecniche operate dai coach Chieppa e Filannino non sono riuscite questa volta a dare la scossa desiderata. La Primadonna è partita con la rientrante Bisceglia in banda, poi in quel ruolo di sono alternate De Pinto ed Azzollini senza che né loro, né le loro compagne nelle altre zone del campo si esprimessero come al solito. Dall'altra parte, invece, ottima partita di Cataldo, De Almeyda, Scialacomo e Bisgnerdi, nuova e convincente palleggiatrice del sestetto campano.
«Abbiamo giocato male e la sconfitta ne è l'ovvia conseguenza – ammette coach Toni Chieppa -. Purtroppo abbiamo concesso tanto, a cominciare dal muro, ma questo lo sapevamo, per finire ai troppi errori. Avevamo giocato e vinto le due precedenti partite giocando decisamente meglio, ma anche sopportando una pressione che in questa gara abbiamo pagato. Adesso, per fortuna, giunge una sosta del campionato per ricaricare le pile e sperare di rivedere Krambeck in campo ad allenarsi. Non credo che con il Manoppello, alla ripresa, ci sarà, ma contiamo cominciare ad apprezzarne il recupero. La classifica? Sostanzialmente non cambia nulla, se non che per l primo posto adesso si fa veramente dura. Ma per il secondo siamo lì e ormai credo proprio che ce l'andremo a giocare all'ultima giornata a Napoli».