Rabbia Fortis Trani
Il presidente Simone annuncia battaglia dopo gli episodi col Corato
martedì 17 ottobre 2006
Deluso e arrabbiato, molto arrabbiato. Francesco Simone, presidente della Fortis, annuncia battaglia. Entro pochi giorni farà pervenire in Federazione una copia della cassetta di Trani-Corato per dare sostenza alla sua protesta nei confronti della terna arbitrale che ha diretto il derby, vinto dal Corato con un gol dell'ex Leonetti.
Simone parla di una direzione di gara a senso unico e si lamenta per la rete del possibile pareggio di Fiorella annullata dall'arbitro (De Lorenzo di Brindisi), su segnalazione del secondo assistente (Cristofaro di Taranto).
«Anche le immagini televisive - spiega Simone - confortano la nostra tesi. L'arbitro e il suo assistente hanno preso un abbaglio colossale e noi non ci stiamo: episodi come questi fanno riflettere perché vien da pensare alla premeditazione. Appena l'arbitro ha fischiato la fine della partita, l'assistente che ha sbandierato il fuorigioco è scappato via negli spogliatoi come se avesse la coscienza sporca. Non credo ci siano dubbi sui suoi errori ma noi stavolta andremo avanti. Ad inizio stagione avevo inviato in Federazione un telegramma per chiedere un incontro incentrato proprio sull'argomento arbitri, memore delle penalizzazioni subite lo scorso anno. A quel telegramma nessuno ha mai risposto, ma adesso tornerò alla carica. Noi società di Eccellenza e Promozione abbiamo un grande potere tra le mani, è bene cominciare ad usarlo per evitare di essere inghiottiti dal sistema».
Simone parla anche del tumultuoso dopo partita, con alcuni giocatori delle due squadre che sono venuti pericolosamente a contatto. «Mi dispiace per l'incidente fortuito capitato in gradinata ad uno spettatore così mi sento in dovere di censurare le schermaglie fra atleti avversari ma nati nella stessa città. Il controllo di sé stessi non deve mai venir meno».
Biagio Fanelli junior
Simone parla anche del tumultuoso dopo partita, con alcuni giocatori delle due squadre che sono venuti pericolosamente a contatto. «Mi dispiace per l'incidente fortuito capitato in gradinata ad uno spettatore così mi sento in dovere di censurare le schermaglie fra atleti avversari ma nati nella stessa città. Il controllo di sé stessi non deve mai venir meno».
Biagio Fanelli junior