Savoni ai tifosi: Seguiteci, ci divertiremo

L’allenatore è convinto che la Fortis disputerà una grande stagione

sabato 2 settembre 2006
A cura di Biagio Fanelli
La sua terza stagione alla guida della Fortis Trani si apre sotto i migliori auspici. Amedeo Savoni, l'allenatore più longevo della storia della società, quest'anno ha un'espressione molto più rilassata e soddisfatta. Per la prima volta da quando è alla guida del Trani, il tecnico bitontino non deve affrontare handicap di partenza. «Due anni e mezzo fa - ricorda - subentrai a campionato in corso e già segnato, l'anno scorso partimmo tardi per via del fatto che non sapevamo se giocare in Eccellenza e in Promozione. Stavolta però abbiamo le idee ben chiare, ci siamo messi in azione subito e abbiamo investito sul mercato in maniera giudiziosa, andando a colmare le lacune emerse nell'arco degli ultimi dodici mesi. Abbiamo una squadra competitiva. L'intelaiatura è rimasta la stessa e sono arrivati giocatori importanti nei ruoli scoperti. Ci sono tutte le credenziali per fare un ottimo campionato». Da sinistra: Pinto, Chirico, Savoni (allenatore), Stramaglia. Simone e De Santis hanno lavorato seguendo le sue indicazioni. Gli acquisti rispondo alle caratteristiche richieste dall'allenatore: «Volevo gente motivata e che ha voglia di mettersi in discussione. Sono convinto che potremo fare tanta strada e insidiare il Corato. La squadra neroverde è quella da battere, questo Trani può reggere il passo e finire nelle prime posizioni». Savoni appare molto sicuro: «Abbiamo alternative in ogni reparto, i giocatori sanno che dovranno impegnarsi a fondo per conquistare una maglia da titolare. Punto sugli stimoli di ognuno di loro, sono certo che non deluderemo le attese». Dal ritiro, Savoni lancia un messaggio ai tifosi: «Sono sempre stati vicini alla squadra e al sottoscritto. Vorremmo sdebitarci regalando loro un campionato di vertice. Sono convinto che, con il sostegno di questa meravigliosa gente, il Trani potrà vivere una stagione importante e cancellare le recenti delusioni».

Biagio Fanelli junior