Serie D, stabiliti i criteri per le domande d'ammissione

Per le società non aventi diritto c'è tempo fino al 4 luglio

martedì 21 maggio 2013 15.55
Il dipartimento interregionale della Lega nazionale dilettanti ha reso note le procedure per le ammissioni al campionato di serie D 2013/2014. Le società non aventi diritto devono depositare la documentazione presso la sede di piazzale Flaminio entro il termine perentorio di giovedì 4 luglio entro le ore 14, mentre le società aventi diritto devono formalizzare il tutto, a pena di decadenza, nel periodo compreso dal 5 all'11 luglio (entro le ore 18).

La Co.Vi.So.D., entro il 12 luglio, esaminata la documentazione prodotta dalle società non aventi diritto, insieme a quanto trasmesso dai comitati regionali competenti, comunicherà alle società l'esito della loro istruttoria. In caso di esito positivo, la domanda di ammissione potrà essere accolta e la società verrà inserita nell'apposita graduatoria delle società non aventi diritto per il completamento dell'organico del campionato di serie D 2013/14. Nel caso le società non risultassero in possesso dei requisiti richiesti possono presentare ricorso avverso la decisione negativa della Co.Vi.So.D. entro il termine perentorio del 16 luglio (alle ore 14).

La Co.Vi.So.D., entro il 19 luglio, esaminata la documentazione prodotta dalle società aventi diritto, insieme a quanto trasmesso dalle Leghe professionistiche e dai comitati regionali competenti, comunicherà alle interessate l'esito dell'istruttoria. Le società che non dovessero risultare in possesso dei requisiti richiesti per l'ammissione al campionato di serie D, ai fini della partecipazione al campionato, possono presentare ricorso entro il termine perentorio del 23 luglio (alle ore 14). La Co.Vi.So.D. esprimerà, entro il 26 luglio, parere motivato al Consiglio direttivo della Lnd sui ricorsi proposti sia dalle società aventi diritto che da quelle non aventi diritto. La decisione sull'ammissione al campionato verrà assunta dal Consiglio direttivo della Lnd nella riunione del 30 luglio, con espressa delega al presidente della Lega dilettanti di escludere, successivamente, quelle società che, a seguito di accertamento si siano rese responsabili della presentazione di documentazione amministrativa falsa o mendace.

A Trani intanto tutto tace sul futuro societario. Le parole del socio unico Andrea Pecorelli, per il momento restano lettera morta. Paolo Abruzzese non ha voluto replicare in alcun modo alle dichiarazioni del socio unico della Fortis. Sono altri i pensieri di Abruzzese in questo momento. Inutile stuzzicarlo, inutile cercare di estorcergli qualche dichiarazioni sul Trani: «Per me è un capitolo chiuso» si è limitato a dire.