Stadio di Trani, è ancora polemica

Domenica danneggiate alcune docce. Le foto. E la Dettori non parla più con noi.

martedì 18 novembre 2008
Inizio di settimana ancora all'insegna delle polemiche sullo stadio. Dopo la plateale protesta del presidente, Paolo Abruzzese, qualcosa si è mosso. Il Comune ha invitato il presidente a rendicontare per iscritto tutte le spese sostenute da gennaio ad oggi (con annesse fatture) per poter fare una verifica contabile (l'ennesima) e trovare un'intesa sull'eventuale liquidazione. La società tranese ha già attivato i suoi legali e già nelle prossime ore potrebbe essere compiuto questo passaggio. Rimane in piedi la questione legata all'aspetto gestionale. Domenica, dopo la partita dell'Ursus Trani allo stadio, la Fortis ha compiuto un sopralluogo all'interno del Comunale, ravvisando alcuni danni, documentati con delle fotografie che Traniweb vi offre in esclusiva.



La Fortis segnala dei danni alle docce nello spogliatoio riservato agli ospiti, delle mattonelle venute vie, dell'intonaco caduto, dei danni al manto erboso recentemente rifatto, oltre che una mancata pulizia degli spogliatoi.



Da sponda Ursus dicono di non saper nulla dei danni e di aver fatto una pulizia sommaria dei locali. «Non siamo un'impresa di pulizia – dicono – e abbiamo eliminato il grosso dello sporco. Prendiamo atto dei danni alle docce, siamo pronti ad assumerci delle responsabilità anche se non siamo stati noi».

Avremmo voluto sapere, per completare l'informazione dell'articolo, se da oggi – come annunciato - lo stadio verrà gestito direttamente dal Comune con proprio personale, sia per quanto concerne la guardiania che la pulizia degli spogliatoi. Le domande le abbiamo rivolte alla dirigente, Maria Dettori, che, però, si è rifiutata di rispondere e ci ha chiuso il telefono in faccia, accusando il cronista di "averle messo in bocca delle dichiarazioni inventate" su altro organo di stampa.



Il suo rifiuto non arreca certo danni a chi scrive, ma non consente all'opinione pubblica ed ai lettori di avere un quadro chiaro della situazione. Speriamo ci ripensi, così come speriamo che qualcuno ci spieghi perché il Comune, negli ultimi anni, abbia trascurato il problema delle strutture sportive cittadine al punto da scatenare un moto di malcontento generale, manifestato adesso da violente contestazioni.

Biagio Fanelli