Strutture sportive, parla Ceci: «Andiamo avanti così»
A vuoto gli appelli della Geda. Atavico il problema spazi
mercoledì 9 novembre 2011
10.49
Le pressioni della Geda e del suo presidente, Geppino Laraia, per ottenere più ore per gli allenamenti della sua squadra cade, di fatto nel vuoto. «Andiamo avanti così, il calendario è quello. Abbiamo la coscienza appostissimo per aver rispettato i criteri canonici, frutto di accordi, in alcuni casi sofferti, fra tutti i rappresentanti delle associazioni sportive ad eccezione della Geda che ha rigettato qualsiasi proposta alternativa impuntandosi su determinate questioni, a nostro avviso senza motivo». Niki Ceci, rappresentante del basket, si fa portavoce del malumore di tutte lquelle società sportive locali che non ci stanno affatto a passare per carnefici.
Barra dritta da parte di tutti. L'unico rimedio sarebbe quello di andare a cercare ore e spazi altrove, magari nelle scuole. «In passato noi l'abbiamo fatto – spiega Ceci – e non vedo perché la Geda, se si sente così penalizzata, non possa ricorrere alla stessa soluzione».
A dire il vero, le palestre scolastiche possono solo in parte tamponare l'emergenza. Nessuna è omolgata per partite ufficiali, mentre per gli allenamenti le trattative con i dirigenti scolastici non sono sempre facili. Il De Amicis, quest'anno, per esempio, non ha inteso, almeno per il momento, mettere a disposizione la palestra, utilizzabile per le attività di promozione, mettendo in crisi ben quattro società fra basket e pallavolo. Per l'attività giovanile è aperta una trattativa con gli Istituti della Provincia (Istituto tecnico e liceo scientifico) ma – come detto – ogni decisione è legata anche all'umore dei dirigenti scolastici ed al budget a disposizione delle società.
Barra dritta da parte di tutti. L'unico rimedio sarebbe quello di andare a cercare ore e spazi altrove, magari nelle scuole. «In passato noi l'abbiamo fatto – spiega Ceci – e non vedo perché la Geda, se si sente così penalizzata, non possa ricorrere alla stessa soluzione».
A dire il vero, le palestre scolastiche possono solo in parte tamponare l'emergenza. Nessuna è omolgata per partite ufficiali, mentre per gli allenamenti le trattative con i dirigenti scolastici non sono sempre facili. Il De Amicis, quest'anno, per esempio, non ha inteso, almeno per il momento, mettere a disposizione la palestra, utilizzabile per le attività di promozione, mettendo in crisi ben quattro società fra basket e pallavolo. Per l'attività giovanile è aperta una trattativa con gli Istituti della Provincia (Istituto tecnico e liceo scientifico) ma – come detto – ogni decisione è legata anche all'umore dei dirigenti scolastici ed al budget a disposizione delle società.