Tempo di bilanci in casa Fortis Trani
Mercoledì incontro Abruzzese-Savoni
lunedì 21 aprile 2008
Tempo di bilanci in casa Fortis. Campionato archiviato con un sesto posto dignitoso ma comunque insoddisfacente alla luce delle prospettive della vigilia. Savoni, che mercoledì discuterà la sua posizione con la società, prova ad analizzare il finale di stagione della sua squadra: «Dopo la sconfitta di Castellana - dice l'allenatore - ho usato parole dure nei confronti dei miei giocatori.
Ero davvero arrabbiato e deluso, il mio sfogo doveva servire anche a scuoterli, a tirar fuori da loro qualcosa in più perché sono tutti bravi ragazzi e buoni calciatori. Quando vogliono, sanno giocare a calcio ed anche bene, e me lo hanno dimostrato nelle amichevoli contro grandi squadre, sia a Bisceglie che recentemente ad Andria. In campionato quest'anno hanno avuto più alti che bassi, non hanno saputo gestire tensioni e pressioni. Mi spiace, comunque credo che da questo gruppo si possa ripartire anche per l'anno prossimo».
Per savoni, dunque, sarebbe sbagliato fare grandi rivoluzioni: «Certo, la squadra va aggiustata e irrobustita in ogni reparto, ma credo che un buon 50% di questi giocatori possa essere utile anche in vista di un torneo competitivo ai massimi livelli». Savoni non fa nomi, sottolinea però che un punto di partenza deve essere necessariamente il vivaio: «Quest'anno abbiamo visto all'opera dei ragazzi molto interessanti. Ragno lo avevo fatto debuttare due anni fa, nel corso di questo campionato ha confermato di essere uno juniores di buon livello. Ma anche Lattanzio e Fabiano sono due giocatori promettenti». Il primo ha giocato anche con la Rappresentativa nel torneo delle Regioni, il secondo, nonostante qualche sfortunato infortunio di troppo, ha saputo mettersi in evidenza a suon di buone prestazioni: «Parlare di scommesse è riduttivo. Il futuro è tutto dalla loro».
Nando Terrone, 24 anni, invece non può certo essere definito né una sorpresa e né una scommessa. Con 16 gol in 25 partite si conferma capocannoniere biancazzurro. Una media gol elevatissima (0,64 a partita) per l'attaccante, salito al 15mo posto fra gli attaccanti più prolifici della storia del Trani con 26 reti complessivi, due in meno di Fabio Pica.
Ero davvero arrabbiato e deluso, il mio sfogo doveva servire anche a scuoterli, a tirar fuori da loro qualcosa in più perché sono tutti bravi ragazzi e buoni calciatori. Quando vogliono, sanno giocare a calcio ed anche bene, e me lo hanno dimostrato nelle amichevoli contro grandi squadre, sia a Bisceglie che recentemente ad Andria. In campionato quest'anno hanno avuto più alti che bassi, non hanno saputo gestire tensioni e pressioni. Mi spiace, comunque credo che da questo gruppo si possa ripartire anche per l'anno prossimo».
Per savoni, dunque, sarebbe sbagliato fare grandi rivoluzioni: «Certo, la squadra va aggiustata e irrobustita in ogni reparto, ma credo che un buon 50% di questi giocatori possa essere utile anche in vista di un torneo competitivo ai massimi livelli». Savoni non fa nomi, sottolinea però che un punto di partenza deve essere necessariamente il vivaio: «Quest'anno abbiamo visto all'opera dei ragazzi molto interessanti. Ragno lo avevo fatto debuttare due anni fa, nel corso di questo campionato ha confermato di essere uno juniores di buon livello. Ma anche Lattanzio e Fabiano sono due giocatori promettenti». Il primo ha giocato anche con la Rappresentativa nel torneo delle Regioni, il secondo, nonostante qualche sfortunato infortunio di troppo, ha saputo mettersi in evidenza a suon di buone prestazioni: «Parlare di scommesse è riduttivo. Il futuro è tutto dalla loro».
Nando Terrone, 24 anni, invece non può certo essere definito né una sorpresa e né una scommessa. Con 16 gol in 25 partite si conferma capocannoniere biancazzurro. Una media gol elevatissima (0,64 a partita) per l'attaccante, salito al 15mo posto fra gli attaccanti più prolifici della storia del Trani con 26 reti complessivi, due in meno di Fabio Pica.