Trani in D, ma Flora conferma: «Senza aiuti a fine giugno mollo»
Pettinicchio gode: «Abbiamo firmato un capolavoro»
domenica 13 giugno 2010
E' festa in città per la promozione in serie D del Trani, la quarta da quando porta il nome Fortis. A fine gara, Flora smorza l'entusiasmo del popolo: «Se entro fine giugno non si avvicinano imprenditori locali confermerò il mio addio da Trani. Ho parlato col sindaco prima della gara e gli ho detto che così non posso più andare avanti. La serie D è un campionato dispendioso e da solo non posso farcela. Il primo cittadino mi ha garantito che effettuerà un sondaggio fra gli imprenditori locali per cercare di sostenere economicamente il progetto Fortis. Se avrò certezze andrò avanti, altrimenti la mia esperienza a Trani finisce qui». A Flora è stato anche dedicato uno striscione: «Gratitudine, onore e competenza: resta con noi alla presidenza».
Chi ha solo voglia di festeggiare è l'allenatore Giacomo Pettinicchio. I tifosi lo vorrebbero cittadino onorario di Trani (striscione dixit) lui sorride e se la gode: «Abbiamo fatto un qualcosa di straordinario, anche oggi abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti, cercando la vittoria fino alla fine. Il gol di Visconti è la firma finale di un capolavoro costruito nei mesi». L'allenatore aveva già vinto il campionato di Eccellenza nel 1995 col Massafra e nel 2001 col Grottaglie. «Era ora di aggiornare il curriculum. E' stato un grande Trani, ora non bisogna smantellare perché con questo pubblico si può fare ancora meglio. Queste decisioni però non dipendono da me. Fosse per me, resterei».
Lo stesso invito arriva da uno dei migliori in campo, Roberto Genco, quinta promozione della carriera, la seconda dall'Eccellenza alla serie D: «Non è retorica dire che questa è la più bella. Abbiamo dato tutto, l'emozione è grandissima. Eravamo partiti tardi ad agosto ma abbiamo recuperato il gap con una stagione fantastica. Flora ha scelto bene in estate, sapeva che poteva fidarsi di questo gruppo».
Chi ha solo voglia di festeggiare è l'allenatore Giacomo Pettinicchio. I tifosi lo vorrebbero cittadino onorario di Trani (striscione dixit) lui sorride e se la gode: «Abbiamo fatto un qualcosa di straordinario, anche oggi abbiamo dimostrato di che pasta siamo fatti, cercando la vittoria fino alla fine. Il gol di Visconti è la firma finale di un capolavoro costruito nei mesi». L'allenatore aveva già vinto il campionato di Eccellenza nel 1995 col Massafra e nel 2001 col Grottaglie. «Era ora di aggiornare il curriculum. E' stato un grande Trani, ora non bisogna smantellare perché con questo pubblico si può fare ancora meglio. Queste decisioni però non dipendono da me. Fosse per me, resterei».
Lo stesso invito arriva da uno dei migliori in campo, Roberto Genco, quinta promozione della carriera, la seconda dall'Eccellenza alla serie D: «Non è retorica dire che questa è la più bella. Abbiamo dato tutto, l'emozione è grandissima. Eravamo partiti tardi ad agosto ma abbiamo recuperato il gap con una stagione fantastica. Flora ha scelto bene in estate, sapeva che poteva fidarsi di questo gruppo».