Trani-Molfetta senza pubblico
Al Liberty solo una multa di 1500 euro. Il comunicato ufficiale
mercoledì 5 maggio 2010
Una carezza al Molfetta (soltanto multato), una mazzata al Trani che dovrà disputare la gara di ritorno della finale play off al Comunale senza pubblico. Una porcata, una grande porcata. La commissione disciplinare ha deciso così sugli incidenti del Poli, recependo quanto scritto sui referti degli arbitri e dei commissari di campo.
La società molfettese se la cava solo con un'ammenda di 1500 euro e nessun altro provvedimento restrittivo nonostante il ferimento e la perdita dell'occhio sinistro di un tifoso del Trani, colpito, nei minuti finali dell'incontro, da un tubo di ferro scagliato dal settore occupato dai tifosi del Molfetta. Arbitri e ispettori non avrebbero notato nulla, evidentemente, attribuendo ai tifosi del Trani le intemperanze verificatesi subito dopo il gol del 2-1 di Suarez.
Gara di ritorno senza pubblico, dunque, in attesa della decisione dell'Osservatorio (attesa per domani) che potrebbe decidere di spostare la gara (sempre a porte chiuse) in una città di un'altra provincia.
Sono stati squalificati fino al 6 giugno il direttore sportivo del Trani, Vito Morisco, ed il massaggiatore Nicola Chico. Fra i calciatori, due giornate di squalifica al capitano del Trani, Francesco Latartara (per quanto accaduto a fine gara) ed una a Nicola Fumai.
Ecco lo stralcio del comunicato ufficiale:
FORTIS TRANI: Propri tifosi facevano esplodere quattro bombe carta sugli spalti senza conseguenze e due bombe carta sul terreno di gioco non lontano da un assistente. A fine gara propri sostenitori lanciavano oggetti all'indirizzo di tifosi locali,tentando di venire in contatto con i medesimi senza conseguenze per la presenza di una barriera divisoria e del pronto intervento dei carabinieri. A fine gara alcuni soggetti estranei erano presenti negli spogliatoi e pronunciavano ripetutamente espressioni ingiuriose e minacciose all'indirizzo dei componenti della terna arbitrale. All'uscita dallo spogliatoio alcuni dirigenti e calciatori non identificati continuavano ad insultare il direttore di gara e, nonostante l'intervento dei carabinieri teso ad allontanarli, allorquando l'arbitro entrava nell'auto dell'osservatore natilla, la medesima veniva colpita con pugni sui vetri e calci sulle portiere. Dopo essere uscito dall'impianto il veicolo veniva inseguito da soggetti sconosciuti per alcuni chilometri,costringendo il conducente a manovre pericolose quali il passaggio con il semaforo rosso per evitare di essere raggiunto. Sanzione da scontarsi a porte chiuse con effetto immediato.
LIBERTY MOLFETTA: Multa di 1500 euro perché durante la gara numerosi soggetti estranei sostavano nella zona degli spogliatoi. A metà del secondo tempo l'arbitro ha allontanato un soggetto non identificato dalla panchina della società per continui disturbi all'operato del direttore di gara e di un assistente. Propri tifosi facevano esplodere circa quaranta petardi senza conseguenze e lanciavano in campo cinque bottigliette d'acqua senza provocare danni. A fine gara una ventina di tifosi invadevano pacificamente il terreno di gioco senza conseguenze. Sugli spalti altri sostenitori lanciavano oggetti verso i tifosi ospiti e tentavano di entrare in contatto con gli stessi,non riuscendovi per la presenza di una barriera divisoria e per il pronto intervento dei carabinieri.
La società molfettese se la cava solo con un'ammenda di 1500 euro e nessun altro provvedimento restrittivo nonostante il ferimento e la perdita dell'occhio sinistro di un tifoso del Trani, colpito, nei minuti finali dell'incontro, da un tubo di ferro scagliato dal settore occupato dai tifosi del Molfetta. Arbitri e ispettori non avrebbero notato nulla, evidentemente, attribuendo ai tifosi del Trani le intemperanze verificatesi subito dopo il gol del 2-1 di Suarez.
Gara di ritorno senza pubblico, dunque, in attesa della decisione dell'Osservatorio (attesa per domani) che potrebbe decidere di spostare la gara (sempre a porte chiuse) in una città di un'altra provincia.
Sono stati squalificati fino al 6 giugno il direttore sportivo del Trani, Vito Morisco, ed il massaggiatore Nicola Chico. Fra i calciatori, due giornate di squalifica al capitano del Trani, Francesco Latartara (per quanto accaduto a fine gara) ed una a Nicola Fumai.
Ecco lo stralcio del comunicato ufficiale:
FORTIS TRANI: Propri tifosi facevano esplodere quattro bombe carta sugli spalti senza conseguenze e due bombe carta sul terreno di gioco non lontano da un assistente. A fine gara propri sostenitori lanciavano oggetti all'indirizzo di tifosi locali,tentando di venire in contatto con i medesimi senza conseguenze per la presenza di una barriera divisoria e del pronto intervento dei carabinieri. A fine gara alcuni soggetti estranei erano presenti negli spogliatoi e pronunciavano ripetutamente espressioni ingiuriose e minacciose all'indirizzo dei componenti della terna arbitrale. All'uscita dallo spogliatoio alcuni dirigenti e calciatori non identificati continuavano ad insultare il direttore di gara e, nonostante l'intervento dei carabinieri teso ad allontanarli, allorquando l'arbitro entrava nell'auto dell'osservatore natilla, la medesima veniva colpita con pugni sui vetri e calci sulle portiere. Dopo essere uscito dall'impianto il veicolo veniva inseguito da soggetti sconosciuti per alcuni chilometri,costringendo il conducente a manovre pericolose quali il passaggio con il semaforo rosso per evitare di essere raggiunto. Sanzione da scontarsi a porte chiuse con effetto immediato.
LIBERTY MOLFETTA: Multa di 1500 euro perché durante la gara numerosi soggetti estranei sostavano nella zona degli spogliatoi. A metà del secondo tempo l'arbitro ha allontanato un soggetto non identificato dalla panchina della società per continui disturbi all'operato del direttore di gara e di un assistente. Propri tifosi facevano esplodere circa quaranta petardi senza conseguenze e lanciavano in campo cinque bottigliette d'acqua senza provocare danni. A fine gara una ventina di tifosi invadevano pacificamente il terreno di gioco senza conseguenze. Sugli spalti altri sostenitori lanciavano oggetti verso i tifosi ospiti e tentavano di entrare in contatto con gli stessi,non riuscendovi per la presenza di una barriera divisoria e per il pronto intervento dei carabinieri.