Trani-Molfetta si giocherà in campo neutro
Ulteriore provvedimento restrittivo. Caccia agli inseguitori dell’auto dell’arbitro
giovedì 6 maggio 2010
La finale di ritorno dei play off di Eccellenza fra Trani e Molfetta non si giocherà a Trani. A breve l'Osservatorio comunicherà la decisione: la partita (a porte chiuse) si disputerà in una città di un'altra provincia, a debita distanza dai due centri. Si ipotizza Fasano come sede dell'incontro.
Intanto sono due i filoni di indagine legati agli incidenti di domenica scorsa. A Molfetta, i Carabinieri stanno cercando (attraverso l'acquisizione di filmati e video televisivi) i responsabili del lancio di oggetti all'interno dello stadio che ha determinato il grave ferimento del tifoso tranese che ha perso l'occhio sinistro.
Sul fronte tranese, la polizia sta cercando di individuare l'auto pirata (occupata da tifosi del Trani) che avrebbe inseguito e cercato di speronare la vettura del direttore di gara al termine dell'incontro. Secondo quando raccontato dall'arbitro, Dopo essere uscito dall'impianto l'auto è stata inseguita da soggetti sconosciuti per alcuni chilometri, costringendo il conducente a manovre pericolose quali il passaggio con il semaforo rosso per evitare di essere raggiunto. L'arbitro non ha saputo fornire il numero di targa del veicolo ma lo avrebbe descritto con dovizia di particolari nella denuncia.
Intanto sono due i filoni di indagine legati agli incidenti di domenica scorsa. A Molfetta, i Carabinieri stanno cercando (attraverso l'acquisizione di filmati e video televisivi) i responsabili del lancio di oggetti all'interno dello stadio che ha determinato il grave ferimento del tifoso tranese che ha perso l'occhio sinistro.
Sul fronte tranese, la polizia sta cercando di individuare l'auto pirata (occupata da tifosi del Trani) che avrebbe inseguito e cercato di speronare la vettura del direttore di gara al termine dell'incontro. Secondo quando raccontato dall'arbitro, Dopo essere uscito dall'impianto l'auto è stata inseguita da soggetti sconosciuti per alcuni chilometri, costringendo il conducente a manovre pericolose quali il passaggio con il semaforo rosso per evitare di essere raggiunto. L'arbitro non ha saputo fornire il numero di targa del veicolo ma lo avrebbe descritto con dovizia di particolari nella denuncia.