Cinema e Teatro
Amoeice e chembare, parlaemece chiare
sabato 17 novembre 2012 fino a domenica 18 novembre
Porta ore 20.30 / inizio ore 21.00 7 euro
Teatro Mimesis - Via Pietro Palagano 53
346.8259618 teatromimesis@teletu.it www.teatromimesis.it
Il teatro Mimesis ospita la commedia in dialetto tranese "Amoeice e chembare, parlaemece chiare", due atti brillanti di Sebastiano Curci, con Sebastiano Curci, Caterina Leuci e Paolo Tricarico, per la regia di Marco Pilone.
La commedia tocca un tasto molto delicato e troppo spesso non sincrono alle esigenze dell'individuo: quello dell'amicizia. Nel lavoro, questo sentimento viene prospettato attraverso la sua poliedricità, o meglio, analizzato per il tramite delle varie angolazioni che la realtà del quotidiano ci può offrire, naturalmente sfruttandone la chiave comica.
L'amicizia, quella vera, dovrebbe evidenziare sentimenti molto elevati, talmente forti che dovrebbero concedere serenità a chi ne è partecipe. Ma è sempre così? In un rapporto vero non dovrebbero apparire interessi personali, ma esso dovrebbe unicamente essere costituito da una profonda intesa spirituale, seppure, a volte, tenendo conto delle divergenze di idee e di opinioni. Ci sono però anche dei limiti che la vera amicizia impone, quei limiti che non possono indurre a compiere atti e azioni contrarie ai propri principi, alla propria morale, alle leggi, alle regole. Allora c'è da chiedersi se fra soggetti profondamente diversi possa celarsi il seme di una vera amicizia e se fra essi sia possibile un dialogo confidenziale e aperto che rotei candidamente intorno alle sensazioni, ai sentimenti e ai bisogni di ognuno.
Al pubblico viene lasciata ogni riflessione sull'amicizia e sulla potenzialità di questo sentimento che induca a parlare chiaro con quelli che reputiamo essere nostri amici. La commedia verrà replicata, sempre nel teatro Mimesis, venerdì 30 novembre, sabato 1 dicembre e domenica 2 dicembre. Prevendita al Bar 7 Nani (piazza della Repubblica).
La commedia tocca un tasto molto delicato e troppo spesso non sincrono alle esigenze dell'individuo: quello dell'amicizia. Nel lavoro, questo sentimento viene prospettato attraverso la sua poliedricità, o meglio, analizzato per il tramite delle varie angolazioni che la realtà del quotidiano ci può offrire, naturalmente sfruttandone la chiave comica.
L'amicizia, quella vera, dovrebbe evidenziare sentimenti molto elevati, talmente forti che dovrebbero concedere serenità a chi ne è partecipe. Ma è sempre così? In un rapporto vero non dovrebbero apparire interessi personali, ma esso dovrebbe unicamente essere costituito da una profonda intesa spirituale, seppure, a volte, tenendo conto delle divergenze di idee e di opinioni. Ci sono però anche dei limiti che la vera amicizia impone, quei limiti che non possono indurre a compiere atti e azioni contrarie ai propri principi, alla propria morale, alle leggi, alle regole. Allora c'è da chiedersi se fra soggetti profondamente diversi possa celarsi il seme di una vera amicizia e se fra essi sia possibile un dialogo confidenziale e aperto che rotei candidamente intorno alle sensazioni, ai sentimenti e ai bisogni di ognuno.
Al pubblico viene lasciata ogni riflessione sull'amicizia e sulla potenzialità di questo sentimento che induca a parlare chiaro con quelli che reputiamo essere nostri amici. La commedia verrà replicata, sempre nel teatro Mimesis, venerdì 30 novembre, sabato 1 dicembre e domenica 2 dicembre. Prevendita al Bar 7 Nani (piazza della Repubblica).