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Festival regionale di musica ebraica
domenica 11 febbraio 2007
Ore 18.30 Ingresso libero
Sinagoga Scolanova
Il cartellone del Festival regionale Musica Judaica 2006-2007 si chiude domenica 11 febbraio (ore 18,30 presso la Sinagoga Scolanova di Trani) con un concerto vocale interamente dedicato alla musica liturgica ebraica. La musica ebraica tradizionale si avvale di modi musicali antichissimi, due in particolare: l'Ahavoh Rabboh, simile alla scala araba (makam) Hedjaz e al modo Frigio e l'Adonoy Moloch, strettamente imparentato al makam Siga e al modo Dorico alterato. Per secoli, in tutte le terre della Diaspora musicisti girovaghi hanno pregato, riso e pianto con questa musica. Gli Ebrei di Tripoli e Bengasi costituiscono un unicum nel panorama culturale della Diaspora ebraica; la loro musica e il loro canto risentono fortemente del melos arabo con il quale interagiva e non è era raro ascoltare dolci poemi musicali con testo in arabo ed ebraico. La stessa lingua ebraica degli Ebrei tripolini ha tuttora conservato una leggera inflessione araba nella pronuncia. Il Prof. David Meghnagi, Professore di Psicologia Clinica presso l'Università degli Studi di Roma Tre e fondatore del Master internazionale in Didattica della Shoah presso la stessa Università, ha recentemente intrapreso con il pianista Francesco Lotoro l'opera di archiviazione e documentazione di tutta la musica scritta nei Campi di concentramento dal1933 al 1945 presso la Biblioteca internazionale della Letteratura musicale concentrazionaria di Roma. David Meghnagi è tra i più importanti fautori della conservazione della hazanuth (ossia l'arte del canto sinagogale) degli Ebrei di Libia e dei Paesi arabi sul Mediterraneo dove vivevano e operavano grandi comunità ebraiche sino al 1956 (anno della cacciata degli Ebrei dall'Egitto) e al 1967 (anno della cacciata degli Ebrei dai Paesi arabi come ritorsione per la vittoria dell'esercito israeliano nella Guerra dei Sei Giorni). Nonostante i numerosi impegni di docente universitario, David Meghnagi presta da sempre la sua voce al canto tradizionale ebraico. La sua voce è inconfondibile, intrisa della memoria dell'esilio (Meghnagi stesso, ebreo di Tripoli, fu costretto con la sua famiglia a emigrare) e ricca di raro fascino. Se è vero che nella musica ebraica Oriente e Occidente si incontrano, David Meghnagi ne incarna un perfetto punto d'incontro.