Padre Pio da Pietralcina. Musical all'Impero

Torna l'appuntamento con la stagione teatrale 2004/2005 di Teatro Pubblico Pugliese. Il 7 marzo, al teatro Impero di Trani "Padre Pio da Pietralcina", musical di Alfredo Vasco portato in scena dalla omonima compagnia.

Con Con Alfredo Vasco e (tra gli altri) Domenico Clemente, Mariella Parlato, Leo Losavio

Il 16 giugno del 2002 il calendario della nostra storia di uomini ci concede di vivere un evento straordinario: Padre Pio da Pietrelcina viene dichiarato Santo. Un grande Papa ci fa testimoni di un appuntamento miracoloso. Un'emozione che lascia storditi. E' un privilegio grandissimo. Il 16 giugno è la sua festa. Nel primo anniversario noi vogliamo esserci. Noi che facciamo teatro. Con il capo chino. A rievocarne le gesta. A cercare di rivivere le tappe salienti del suo percorso di santità.....
Questo il senso del nostro spettacolo. Raccontare. Noi che siamo cantastorie. Raccontare l'emozione di un incontro. L'incontro con un Santo. Ma anche l'incontro con un uomo come noi. Un uomo che ha ricevuto da Dio l'onere ed il privilegio di essere suo messaggero in terra.

Cominciamo il racconto con l'esperienza di Pietrelcina, suo paese natale. I suoi tremori. La folgorante illuminazione della "chiamata". Il suo diventare frate. E poi le tappe. Fra i conventi. La malattia. Le suggestioni. L'ansia di divino. Fino ad arrivare a San Giovanni Rotondo. Sua ultima dimora. Seguirne gli esempi. Raccontare le testimonianze di chi lo ha incontrato. Il racconto dei suoi confratelli. Padre Pio fra la gente. Con la gente. Per la gente. La sua fama che cresce. La Chiesa che vigila. Le stimmate. Le indagini. Le voci. I miracoli. Le voci che si amplificano. Fino a travolgere tutto. Le nostre piccole certezze di uomini. I nostri convincimenti. Comincia la grande fede. Il pellegrinaggio. Che è andato sempre più aumentando. Fino a giungere a noi.

Questo il filo conduttore del nostro spettacolo. Della nostra "rivisitazione". Della nostra "testimonianza". Anche il nostro è un atto di fede. A rivivere con il pubblico la gioia di essere stati testimoni di un miracolo. Noi privilegiati. A rinnovare tutti insieme l'emozione di un incontro. Quello con un Santo. Oppure, come amava definirsi Lui, con un piccolo uomo, l'ultima e la più indegna delle pecorelle di Dio. Quindici attori, molteplici moduli scenotecnici disseminati nello spazio della rappresentazione e videoproiezioni sono gli strumenti attraverso i quali prenderà vita l'evento-spettacolo.