Cultura e spettacoli
Un moralista tranese del 600: Torquato Accetto
venerdì 8 giugno 2012
Ore 19.00
Biblioteca Comunale - Piazzetta San Francesco
L'assessorato alla cultura di Trani, in collaborazione con l'associazione Obiettivo Trani e la società di storia patria (sezione Benedetto Ronchi di Trani), hanno programmato una conferenza su un moralista tranese del Seicento, Torquato Accetto. Relatore della conferenza (il tema è "La dissimulazine onesta") è Franz Brunetti, professore emerito dell'Università degli Studi di Pavia. Introduce Domenico di Palo.
Probabilmente nativo di Trani, visse ad Andria e fu in relazione con la cerchia del marchese Giovanni Battista Manso, il mecenate napoletano che fu amico e biografo di Torquato Tasso nonché fondatore dell'Accademia degli Oziosi. Scrisse varie rime, nelle quali evidenziò la sua delicata coscienza morale e il breve trattato Della dissimulazione onesta: nato nel contesto della dominazione spagnola in Italia, fu pubblicato a Napoli nel 1641 e rapidamente dimenticato. Il libello fu poi riscoperto da Benedetto Croce all'inizio del XX secolo. La "dissimulazione", tematica al centro dei dibattiti all'epoca, non è, per Accetto, sinonimo di menzogna, ma invito al raccoglimento e alla cautela. L'analisi di Accetto pone la questione, da un piano di politica spicciola, su un piano di accurata indagine morale: l'autore differenzia la simulazione, moralmente riprovevole perché viziata da intenzioni cattive, dalla dissimulazione, che invece pareva all'Accetto l'unico rimedio per difendersi da una società pullulante di simulatori e per trionfare delle proprie passioni. La ricetta però per risultare vincente richiede una onestà di animo e un buon equilibrio. (Wikipedia)
Probabilmente nativo di Trani, visse ad Andria e fu in relazione con la cerchia del marchese Giovanni Battista Manso, il mecenate napoletano che fu amico e biografo di Torquato Tasso nonché fondatore dell'Accademia degli Oziosi. Scrisse varie rime, nelle quali evidenziò la sua delicata coscienza morale e il breve trattato Della dissimulazione onesta: nato nel contesto della dominazione spagnola in Italia, fu pubblicato a Napoli nel 1641 e rapidamente dimenticato. Il libello fu poi riscoperto da Benedetto Croce all'inizio del XX secolo. La "dissimulazione", tematica al centro dei dibattiti all'epoca, non è, per Accetto, sinonimo di menzogna, ma invito al raccoglimento e alla cautela. L'analisi di Accetto pone la questione, da un piano di politica spicciola, su un piano di accurata indagine morale: l'autore differenzia la simulazione, moralmente riprovevole perché viziata da intenzioni cattive, dalla dissimulazione, che invece pareva all'Accetto l'unico rimedio per difendersi da una società pullulante di simulatori e per trionfare delle proprie passioni. La ricetta però per risultare vincente richiede una onestà di animo e un buon equilibrio. (Wikipedia)