Assessore, mi tolga una "morbosità"
Una lettera di Enzo Scaringi per iReport
lunedì 3 febbraio 2014
10.59
iReport
Pensavo che il costo del TIF fosse il "quarto segreto di Fatima" e invece dopo solo alcuni mesi il nostro Assessore ha deciso di comunicarlo. E' costato 333.400 euro. E lo ha fatto precisando innanzitutto una motivazione direi "tecnica", ossia "per soddisfare una curiosità, a tratti morbosa, da parte di diversi organi di informazione". Se ne deduce, quindi, che ciò che ha spinto il nostro Assessore Sotero a voler divulgare tale notizia non è stato il convincimento di informare i propri concittadini di quanto denaro fosse stato impiegato per la manifestazione (ricordo essere denaro dei cittadini), ma perché (secondo l'Assessore) pressato da quella che egli definisce "curiosità morbosa". Insomma adducibile ad una propensione al pettegolezzo e al gossip.
Quindi, sempre secondo l'Assessore, Trani ha un nuovo problema: "il morbo della curiosità". Una pandemia, fenomeno assolutamente inquietante che riporta alla memoria l'influenza asiatica del 1957 o la più recente pandemia influenzale del 2009. E quale sarebbe la terapia proposta? Il silenzio? Il dover attendere, in religioso silenzio, l'elargizione di una notizia che riguarda noi? In fondo si è chiesto solo di conoscere quanti dei nostri soldi sono stati spesi per una manifestazione. L'Assessore, inoltre, specifica: "l'assessorato ha voluto attendere perché contava di inserire tra le voci del report anche quelle, significative, degli arrivi e delle presenze a Trani nei mesi estivi. L'Istat sta predisponendo i dati definitivi, il parziale in nostro possesso è oltremodo lusinghiero ma si preferisce attendere il risultato certo prima di rilasciare considerazioni in merito". Quindi comunque, al momento, senza dati ufficiali. L'unica vera motivazione resa la curiosità.
Ma, ormai contagiati dal "morbo curioso", dico che sarebbe auspicabile conoscere anche l'intero costo dell'estate tranese, conoscere in dettaglio le spese dei singoli eventi, conoscere tutte le aziende che ne hanno preso parte e i criteri di scelta. Insomma, il morbo è in fase acuta. Riguardo poi la precisazione che una parte dell'importo è stato a carico di Regione e Provincia (in realtà una piccola parte, 36.630 euro), vorrei ricordare che anche tali soldi sono pubblici e quindi dei cittadini a meno che non si pensi che Regione e Provincia siano astrazioni concettuali o meglio ancora composte da esseri di un altro pianeta a noi sconosciuto. Forse la patologia che l'Assessore attribuisce ai suoi cittadini è il sintomo di un'altra patologia, quella della flebile trasparenza, dell'informazione mancata che non deve invece essere "regalata". Per la prossima estate i cittadini vorrebbero conoscere prima, e non dopo, le iniziative e i relativi costi. Senza indugi e senza timori. Da cittadino, per il prossimo futuro, Le chiedo di "toglierci qualche altra morbosità ..". Buon successivo festival.
Quindi, sempre secondo l'Assessore, Trani ha un nuovo problema: "il morbo della curiosità". Una pandemia, fenomeno assolutamente inquietante che riporta alla memoria l'influenza asiatica del 1957 o la più recente pandemia influenzale del 2009. E quale sarebbe la terapia proposta? Il silenzio? Il dover attendere, in religioso silenzio, l'elargizione di una notizia che riguarda noi? In fondo si è chiesto solo di conoscere quanti dei nostri soldi sono stati spesi per una manifestazione. L'Assessore, inoltre, specifica: "l'assessorato ha voluto attendere perché contava di inserire tra le voci del report anche quelle, significative, degli arrivi e delle presenze a Trani nei mesi estivi. L'Istat sta predisponendo i dati definitivi, il parziale in nostro possesso è oltremodo lusinghiero ma si preferisce attendere il risultato certo prima di rilasciare considerazioni in merito". Quindi comunque, al momento, senza dati ufficiali. L'unica vera motivazione resa la curiosità.
Ma, ormai contagiati dal "morbo curioso", dico che sarebbe auspicabile conoscere anche l'intero costo dell'estate tranese, conoscere in dettaglio le spese dei singoli eventi, conoscere tutte le aziende che ne hanno preso parte e i criteri di scelta. Insomma, il morbo è in fase acuta. Riguardo poi la precisazione che una parte dell'importo è stato a carico di Regione e Provincia (in realtà una piccola parte, 36.630 euro), vorrei ricordare che anche tali soldi sono pubblici e quindi dei cittadini a meno che non si pensi che Regione e Provincia siano astrazioni concettuali o meglio ancora composte da esseri di un altro pianeta a noi sconosciuto. Forse la patologia che l'Assessore attribuisce ai suoi cittadini è il sintomo di un'altra patologia, quella della flebile trasparenza, dell'informazione mancata che non deve invece essere "regalata". Per la prossima estate i cittadini vorrebbero conoscere prima, e non dopo, le iniziative e i relativi costi. Senza indugi e senza timori. Da cittadino, per il prossimo futuro, Le chiedo di "toglierci qualche altra morbosità ..". Buon successivo festival.