Auto in divieto blocca il traffico sul lungomare
Autobus fermi per la solita inciviltà
mercoledì 5 ottobre 2011
iReport
Questa mattina, alle 11:40 circa, un autobus dell'Amet il cui compito era quello di recarsi all'uscita della vicina scuola media Giustina Rocca ha trovato l'ennesimo ostacolo che non gli permetteva di raggiungere la sua destinazione. All'altezza del condominio di lungomare Cristoforo Colombo 10 era parcheggiata una macchina proprio sulle recentissime strisce gialle che indicano il divieto assoluto di fermata poiché la strada in quel punto si restringe notevolmente impedendo ai mezzi pesanti la libera circolazione.
Questo ha creato una lunghissima fila che il vigile urbano presente in zona ha fatto smaltire chiedendo a tutte le automobili di indietreggiare in retromarcia fino alla prima traversa utile. A complicare la situazione è stato l'arrivo di un pullman di una gita privata il quale ha dovuto attendere in fila con l'autobus l'arrivo dello scorretto cittadino che aveva lasciato l'auto in un luogo di divieto assoluto.
Nonostante i paletti, le strisce gialle e gli appositi segnale molto spesso questo tratto di strada è occupato in maniera illecita creando fortissimi disagi agli abitanti della zona, ai lavoratori dell'Amet e dell'Amiu e ai pullman di turisti in visita alla nostra città. E quindi qui sorge spontanea la mia domanda da normale cittadina... Vogliamo trasformare Trani in una città turistica ma forse non dovremmo prima trasformarla in una città civile o meglio civilizzata? Ma soprattutto se in quel momento fosse passata un'ambulanza con una grave urgenza sarebbe rimasta bloccata in quel tratto di strada rischiando anche di provocare la morte di un innocente cittadino che aveva chiesto soccorso medico; e di certo la salute pubblica è un bene più prezioso del turismo. Dobbiamo sempre aspettare l'irreparabile o possiamo prevenire le tragedie? In Italia deve scapparci sempre il morto prima di far rispettare le leggi e in questo caso regole di civile convivenza che renderebbe la nostra cittadina più amabile e sicura?
Questo ha creato una lunghissima fila che il vigile urbano presente in zona ha fatto smaltire chiedendo a tutte le automobili di indietreggiare in retromarcia fino alla prima traversa utile. A complicare la situazione è stato l'arrivo di un pullman di una gita privata il quale ha dovuto attendere in fila con l'autobus l'arrivo dello scorretto cittadino che aveva lasciato l'auto in un luogo di divieto assoluto.
Nonostante i paletti, le strisce gialle e gli appositi segnale molto spesso questo tratto di strada è occupato in maniera illecita creando fortissimi disagi agli abitanti della zona, ai lavoratori dell'Amet e dell'Amiu e ai pullman di turisti in visita alla nostra città. E quindi qui sorge spontanea la mia domanda da normale cittadina... Vogliamo trasformare Trani in una città turistica ma forse non dovremmo prima trasformarla in una città civile o meglio civilizzata? Ma soprattutto se in quel momento fosse passata un'ambulanza con una grave urgenza sarebbe rimasta bloccata in quel tratto di strada rischiando anche di provocare la morte di un innocente cittadino che aveva chiesto soccorso medico; e di certo la salute pubblica è un bene più prezioso del turismo. Dobbiamo sempre aspettare l'irreparabile o possiamo prevenire le tragedie? In Italia deve scapparci sempre il morto prima di far rispettare le leggi e in questo caso regole di civile convivenza che renderebbe la nostra cittadina più amabile e sicura?