Castello di Trani, oltre le mura degrado e sporcizia
Teatro dell'ennesima discarica a cielo aperto. La denuncia di una cittadina
martedì 7 marzo 2017
iReport
Un monumento alla storia, ma anche al degrado e all'inciviltà. Le aree che circondano il Castello di Trani, voluto dall'imperatore Federico II in persona, sono il regno incontrastato dei rifiuti. Succede nel tratto di battigia tra il maniero e la Cattedrale romanica, ma anche nel fossato del castello, simile a una ennesima discarica a cielo aperto. Erba incolta, bottiglie, vetri, carte e resti di rifiuti che qualche incivile ha pensato bene di dare alle fiamme.
Percorrendo la riva immediatamente accanto alle mura del Castello, ci si imbatte, così, nei rifiuti più disparati. Insomma, un vero e proprio teatro dell'orrore, a pochi metri dalla "regina del Romanico pugliese" (ovvero la Cattedrale) e il castello in cui, secondo la tradizione, si sarebbero sposati re Manfredi (figlio prediletto di Federico II) ed Elena d'Epiro. A denunciare lo stato di degrado della zona è una cittadina che ha immortalato questo scempio in alcune fotografie, chiedendosi chi e quando interverrà.
Percorrendo la riva immediatamente accanto alle mura del Castello, ci si imbatte, così, nei rifiuti più disparati. Insomma, un vero e proprio teatro dell'orrore, a pochi metri dalla "regina del Romanico pugliese" (ovvero la Cattedrale) e il castello in cui, secondo la tradizione, si sarebbero sposati re Manfredi (figlio prediletto di Federico II) ed Elena d'Epiro. A denunciare lo stato di degrado della zona è una cittadina che ha immortalato questo scempio in alcune fotografie, chiedendosi chi e quando interverrà.