Il fossato del Castello come discarica
Recensioni negative anche sul sito TripAdvisor
Chi dirige il castello e, comunque, anche gli amministratori locali sono poco sensibili a queste tematiche. A Trani si parla di turismo come volano dello sviluppo cittadino per la creazione di posti di lavoro, ma della materia in questione non sappiamo neanche dove sia di casa. Siamo indietro di anni luce rispetto ad altre località (basta vedere la percentuale di raccolta differenziata o le campagne trasformate in discariche a cielo aperto). Qualcuno pensa che città turistica significa aprire B&B, alberghi e ristoranti, ma è necessario anche il contorno. La concorrenza in Italia e nel mondo è agguerrita. Si deve puntare alla qualità ed alla quasi perfezione. Non è concepibile lasciare in stato di abbandono il fossato, visto che si cerca di valorizzare il centro storico. Un neo che può mandare in fumo tutto il lavoro svolto.
Di solito quando i mass-media pongono in risalto certe problematiche queste ultime si risolvono quasi magicamente. Speriamo accada anche per il fossato-discarica del Castello di Trani
Lo scorso 7 maggio è stata pubblicata sull'albo pretorio comunale una determinazione dirigenziale (la numero 110 del 21 marzo 2012) che affida alla cooperativa cittadina "Un amico per Trani" 31.762 euro per lavori di pulizia delle scritte sui muri di immobili comunali, per la pulizia delle strade extraurbane e per altri (non meglio precisati) servizi di igiene e pulizia. Come spesso accade per le determine dirigenziali sfornate da alcune ripartizioni, anche questa è criptica: non ci resta che sperare che tra i servizi affidati ci sia anche la pulizia di una parte di territorio che meriterebbe la massima attenzione.