Ingiunzioni (ingiuste) ICI
Dal Comune cartelle di pagamento per omessa dichiarazione
martedì 10 gennaio 2012
iReport
Non posso non segnalare il mio più vivo disappunto (ma anche rabbia) per le - ingiuste e kafkiane - "vessazioni" a cui l'Ufficio ICI del Comune di Trani mi sottopone con periodicità direi annuale. Questa mattina mi è pervenuta un'ingiunzione di pagamento per "omessa" dichiarazione ICI riferita al 2006 di "appena" € 2.375,00 (comprensivi di sanzioni ed interessi) per alcune unità immobiliari di cui sono solo nudo proprietario. Ebbene, tale richiesta non avrebbe dovuta essermi inviata in alcun modo, in quanto l'Ufficio ICI avrebbe potuto/dovuto accertare che l'imposta predetta (riferita alle unità immobiliari elencate nell'ingiunzione) è stata regolarmente e puntualmente versata da mia madre (usufruttuaria), come sempre avvenuto anche negli anni passati (ovvero sin dal lontano 1991).
Inspiegabilmente, quest'anno, l'Ufficio ICI individua in me il "grande evasore"! Ma questa assurda ed immotivata richiesta si aggiunge alle altre pervenutemi anche negli anni passati, con le quali mi si richiedeva il doppio pagamento del tributo (già, proprio il doppio pagamento) perchè l'indirizzo dell'immobile risultava (all'Ufficio) essere sul Lungomare Colombo anzichè in Via Prof. Milano. Nella toponomastica tranese la Via Prof. Milano è stata "creata" da oltre trent'anni, se ricordo bene, e l'indirizzo del mio appartamento, di conseguenza, avrebbe dovuto anch'esso essere modificato. Ma ciò non è avvenuto. Tuttavia, chiarita una volta la situazione, la questione avrebbe dovuto essere risolta definitivamente. Invece no! Si è andati avanti per ben tre anni. E ogni volta mi si raccontava la favoletta che la colpa era da attribuirsi alla Società preposta alla gestione dell'ICI. Gentile Signor Sindaco, per poter giustificare (presso il Suo Ufficio ICI) la mia corretta posizione tributaria, abitando in Milano, sono stato (e sono) costretto ad avvalermi di un Professionista in Trani (ovvero il Commercialista di mia madre), il quale, comunque, mi ha chiesto (e mi chiederà) il giusto onorario per il suo tempo dedicato a "chiarire" anche questo errore dell'Ufficio Tributi.
Ritengo che questa, più che vessazione, possa definirsi inefficienza della Pubblica Amministrazione e Lei, non me ne voglia, in quanto a capo di un Organismo complesso quale è il Comune di Trani, non può disconoscere "anche" questa disfunzione del settore ICI. A mio avviso, al cittadino, ancor più se non residente nello stesso Comune, deve essere data maggiore attenzione: magari con possibilità di risolvere telefonicamente eventuali problemi, senza inviargli preventivamente un'ordinanza ingiunzione, avverso la quale v'é solo possibilità di ricorso avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bari. E questo mio "sfogo" è ancor più amaro, poichè, in quanto Magistrato, non posso tollerare che la Pubblica Amministrazione (mulino a vento) abusi indegnamente del cittadino (Don Chisciotte).
Inspiegabilmente, quest'anno, l'Ufficio ICI individua in me il "grande evasore"! Ma questa assurda ed immotivata richiesta si aggiunge alle altre pervenutemi anche negli anni passati, con le quali mi si richiedeva il doppio pagamento del tributo (già, proprio il doppio pagamento) perchè l'indirizzo dell'immobile risultava (all'Ufficio) essere sul Lungomare Colombo anzichè in Via Prof. Milano. Nella toponomastica tranese la Via Prof. Milano è stata "creata" da oltre trent'anni, se ricordo bene, e l'indirizzo del mio appartamento, di conseguenza, avrebbe dovuto anch'esso essere modificato. Ma ciò non è avvenuto. Tuttavia, chiarita una volta la situazione, la questione avrebbe dovuto essere risolta definitivamente. Invece no! Si è andati avanti per ben tre anni. E ogni volta mi si raccontava la favoletta che la colpa era da attribuirsi alla Società preposta alla gestione dell'ICI. Gentile Signor Sindaco, per poter giustificare (presso il Suo Ufficio ICI) la mia corretta posizione tributaria, abitando in Milano, sono stato (e sono) costretto ad avvalermi di un Professionista in Trani (ovvero il Commercialista di mia madre), il quale, comunque, mi ha chiesto (e mi chiederà) il giusto onorario per il suo tempo dedicato a "chiarire" anche questo errore dell'Ufficio Tributi.
Ritengo che questa, più che vessazione, possa definirsi inefficienza della Pubblica Amministrazione e Lei, non me ne voglia, in quanto a capo di un Organismo complesso quale è il Comune di Trani, non può disconoscere "anche" questa disfunzione del settore ICI. A mio avviso, al cittadino, ancor più se non residente nello stesso Comune, deve essere data maggiore attenzione: magari con possibilità di risolvere telefonicamente eventuali problemi, senza inviargli preventivamente un'ordinanza ingiunzione, avverso la quale v'é solo possibilità di ricorso avanti alla Commissione Tributaria Provinciale di Bari. E questo mio "sfogo" è ancor più amaro, poichè, in quanto Magistrato, non posso tollerare che la Pubblica Amministrazione (mulino a vento) abusi indegnamente del cittadino (Don Chisciotte).