Treni regionali, situazione insopportabile
Pendolari schiacciati come sardine
martedì 9 aprile 2013
12.17
iReport
Sono un giovane cittadino tranese arrabbiato e indignato per una situazione che diventa sempre più fastidiosa e insopportabile. Sono studente presso il Politecnico di Bari, ed abitando a Trani sono costretto purtroppo, e sottolineo purtroppo, ad essere pendolare utilizzando i treni. Questa mattina prendo il treno di buon'ora, e, come ogni mattina, al solito il treno è pieno di gente, e non si trova posto a sedere. Poco male, se non fosse che il treno prima di arrivare a Bari ferma anche a Bisceglie, a Molfetta, a Giovinazzo, ecc, dove continua a salire altra gente: non è raro arrivare alla stazione di Bari centrale letteralmente addossati gli uni agli altri!
Ho cominciato a sentirmi poco bene a causa della mancanza di ossigeno nell'aria, e nonostante il finestrino più vicino fosse aperto, ho continuato a sentirmi male minuto dopo minuto. Poco prima che il viaggio infernale avesse finalmente fine, tra sudorazione elevata, giramenti di testa e sintomi di svenimento, ho vomitato. E per fortuna che ero vicino alla porta di accesso all'altro vagone, così ho potuto espellere tutto nello spazio tra i due vagoni.
Cosa sarebbe successo se non mi fossi trovato nelle immediate vicinanze di quella porta? Ditemi voi se tutto ciò è normale! Poi spiegatemi come deve fare la gente a preferire i mezzi pubblici! Mettere un vagone in più ai treni più affollati non costerebbe granché, eppure, nonostante le lamentele, noi pendolari continuiamo ad usufruire, nostro malgrado, di un servizio che fa letteralmente schifo, nonostante io non sia il primo ad essermi sentito male durante un viaggio. Mi appello agli organi comunali affinché per il bene dei loro concittadini facciano pressione su Trenitalia per migliorare il servizio di trasporto rendendolo almeno umano, perché viaggiare in queste condizioni sicuramente non lo è.
Ho cominciato a sentirmi poco bene a causa della mancanza di ossigeno nell'aria, e nonostante il finestrino più vicino fosse aperto, ho continuato a sentirmi male minuto dopo minuto. Poco prima che il viaggio infernale avesse finalmente fine, tra sudorazione elevata, giramenti di testa e sintomi di svenimento, ho vomitato. E per fortuna che ero vicino alla porta di accesso all'altro vagone, così ho potuto espellere tutto nello spazio tra i due vagoni.
Cosa sarebbe successo se non mi fossi trovato nelle immediate vicinanze di quella porta? Ditemi voi se tutto ciò è normale! Poi spiegatemi come deve fare la gente a preferire i mezzi pubblici! Mettere un vagone in più ai treni più affollati non costerebbe granché, eppure, nonostante le lamentele, noi pendolari continuiamo ad usufruire, nostro malgrado, di un servizio che fa letteralmente schifo, nonostante io non sia il primo ad essermi sentito male durante un viaggio. Mi appello agli organi comunali affinché per il bene dei loro concittadini facciano pressione su Trenitalia per migliorare il servizio di trasporto rendendolo almeno umano, perché viaggiare in queste condizioni sicuramente non lo è.