Cronaca
1500 chili di prodotti ittici sequestrati a Trani
Tre sequestri della Guardia Costiera
Trani - venerdì 29 maggio 2009
Nel corso di un'operazione finalizzata alla verifica del rispetto della normativa in materia di pesca e a tutela dei consumatori militari della Guardia Costiera, in collaborazione con veterinari dell'ASL ed il necessario supporto dell'Ufficio Locale Marittimo, hanno proceduto a 3 sequestri, presso stabilimenti all'ingrosso di Trani, di quasi 1500 chilogrammi di prodotti ittici, denunciando all'autorità giudiziaria i titolari degli impianti.
I 3 sequestri hanno riguardato 1080 chili di vongole sotto misura, 40 chili di tunicati di mare, in violazione di un'ordinanza regionale, 450 chili di polpi e seppie in cattivo stato di conservazione.
Altri 2 sequestri hanno riguardato, nell'ambito di un grosso impianto all'ingrosso di Trani anche una cella frigorifero adibita alla conservazione dei prodotti ittici ed una struttura destinata al prelievo dell'acqua di mare sprovvista delle necessarie autorizzazioni. Il tutto è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria di Trani.
Il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, Giuseppe Stola, si ritiene soddisfatto per questi ulteriori risultati, che confermano l'attenzione non solo ai piccoli venditori ma anche ai grossisti di pesce, dai cui banconi prodotto scadente può finire sulle tavole dei consumatori.
I 3 sequestri hanno riguardato 1080 chili di vongole sotto misura, 40 chili di tunicati di mare, in violazione di un'ordinanza regionale, 450 chili di polpi e seppie in cattivo stato di conservazione.
Altri 2 sequestri hanno riguardato, nell'ambito di un grosso impianto all'ingrosso di Trani anche una cella frigorifero adibita alla conservazione dei prodotti ittici ed una struttura destinata al prelievo dell'acqua di mare sprovvista delle necessarie autorizzazioni. Il tutto è stato segnalato all'Autorità Giudiziaria di Trani.
Il Comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo, Giuseppe Stola, si ritiene soddisfatto per questi ulteriori risultati, che confermano l'attenzione non solo ai piccoli venditori ma anche ai grossisti di pesce, dai cui banconi prodotto scadente può finire sulle tavole dei consumatori.