Vita di città
25 aprile, anche Trani diede il suo contributo umano
Franco Di Pinto ricorda Domenico Di Terlizzi, trucidato dai Nazisti
Trani - sabato 25 aprile 2009
Domenico Di Terlizzi, sottufficiale di Cavalleria in Piemonte, fu catturato dalle truppe naziste e barbaramente trucidato nella piazzetta del paese davanti alla sua abitazione e sotto lo sguardo atterrito della moglie. Il 25 aprile, come ogni anno, anche la città di Trani ricorda il 64° anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.
Infatti, le cerimonie ufficiali di questa giornata organizzate dal Comune hanno sempre inizio proprio in Via Domenico Di Terlizzi, sita tra Corso Imbriani, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa e la vicine scuole "Petronelli" e "Bovio", davanti alla sua casa natìa dove anni orsono fu fatta installare una lapide commemorativa in marmo. Qui ogni anno il Sindaco, accompagnato dai familiari e dalle altre Autorità Civili e Militari, depone una corona d'alloro mentre viene suonato prima il "Silenzio", poi l'Inno di Mameli.
Anche la Città di Trani offrì il suo tributo di vite umane per affermare quegli ideali che è bene ricordare soprattutto alle nuove generazioni perchè si rendano conto di quanti sacrifici sia costata questa nostra libertà e perchè imparino a saperla apprezzare e difendere. Domenico Di Terlizzi di Angelantonio (entrambi i genitori sono deceduti n.d.r.) era nato a Trani il 22 settembre 1920 e nel 1943 prestava servizio come Sottufficiale di cavalleria in Piemonte. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, si era trasferito nella cittadina di Farigliano, in provincia di Cuneo, in Piemonte, dove qualche tempo prima era già stato con il gruppo di Cavalleria.
Qui aveva sposato una ragazza del luogo e, come tanti altri soldati italiani, si era rifiutato di arrendersi ai tedeschi, passando a far parte della formazioni partigiane che operavano sulle montagne piemontesi. Ricercato dalla Gestapo, fu catturato dalle truppe naziste una sera in cui era sceso a Farigliano per essere vicino alla moglie, la signora Rina Conterno, che era in attesa di un bambino.
La mattina dopo, il 4 settembre 1944, alla giovane età di 24 anni, fu barbaramente trucidato nella piazzetta del paese, proprio davanti alla sua abitazione e sotto lo sguardo atterrito e sgomento della moglie. Sei anni dopo, nel maggio 1950, il Comandante Militare Territoriale di Napoli determinerà la concessione della croce al merito di guerra al Sergente di Cavalleria deceduto Di Terlizzi Domenico nato a Trani il 22.9.1920, e soltanto nel maggio 1953 con lettera raccomandata inviata al Comando Stazione Carabinieri di Trani ed al Sindaco di Trani si comunicava che il "Partigiano Di Terlizzi Domenico di Angelantonio è deceduto il 4.9.1944 in territorio nazionale per eventi di guerra" e si aggiungeva che si trattava di una "comunicazione ritardata per accertamenti" perchè il Di Terlizzi era stato precedentemente dato tra i "dispersi di guerra", per cui soltanto in questa missiva giunta a Trani il 9 giugno 1953 si esprimono "le più sentite condoglianze da parte del sig. Ministro". L'immagine qui riprodotta, gelosamente custodita, e le fotocopie della documentazione ci sono state cortesemente fornite dal nipote Di Terlizzi Carmelo, ufficiale di Marina tuttora in servizio.
La città di Trani intitolò alla sua memoria la strada dove si trova la casa natìa sui cui fu apposta una lapide commemorativa perchè - come vi si legge - "il suo eroismo sia sempre di monito e di esempio ai giovani, futuri custodi delle Istituzioni Democratiche della Libertà". Perciò ogni 25 aprile mattina qui convengono le Autorità Civili e Militari per rendere omaggio a questo tranese, martire della libertà, che ha contribuito a scrivere un'altra grande pagina di Storia di questa città.
Infatti, le cerimonie ufficiali di questa giornata organizzate dal Comune hanno sempre inizio proprio in Via Domenico Di Terlizzi, sita tra Corso Imbriani, Piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa e la vicine scuole "Petronelli" e "Bovio", davanti alla sua casa natìa dove anni orsono fu fatta installare una lapide commemorativa in marmo. Qui ogni anno il Sindaco, accompagnato dai familiari e dalle altre Autorità Civili e Militari, depone una corona d'alloro mentre viene suonato prima il "Silenzio", poi l'Inno di Mameli.
Anche la Città di Trani offrì il suo tributo di vite umane per affermare quegli ideali che è bene ricordare soprattutto alle nuove generazioni perchè si rendano conto di quanti sacrifici sia costata questa nostra libertà e perchè imparino a saperla apprezzare e difendere. Domenico Di Terlizzi di Angelantonio (entrambi i genitori sono deceduti n.d.r.) era nato a Trani il 22 settembre 1920 e nel 1943 prestava servizio come Sottufficiale di cavalleria in Piemonte. Dopo l'armistizio dell'8 settembre, si era trasferito nella cittadina di Farigliano, in provincia di Cuneo, in Piemonte, dove qualche tempo prima era già stato con il gruppo di Cavalleria.
Qui aveva sposato una ragazza del luogo e, come tanti altri soldati italiani, si era rifiutato di arrendersi ai tedeschi, passando a far parte della formazioni partigiane che operavano sulle montagne piemontesi. Ricercato dalla Gestapo, fu catturato dalle truppe naziste una sera in cui era sceso a Farigliano per essere vicino alla moglie, la signora Rina Conterno, che era in attesa di un bambino.
La mattina dopo, il 4 settembre 1944, alla giovane età di 24 anni, fu barbaramente trucidato nella piazzetta del paese, proprio davanti alla sua abitazione e sotto lo sguardo atterrito e sgomento della moglie. Sei anni dopo, nel maggio 1950, il Comandante Militare Territoriale di Napoli determinerà la concessione della croce al merito di guerra al Sergente di Cavalleria deceduto Di Terlizzi Domenico nato a Trani il 22.9.1920, e soltanto nel maggio 1953 con lettera raccomandata inviata al Comando Stazione Carabinieri di Trani ed al Sindaco di Trani si comunicava che il "Partigiano Di Terlizzi Domenico di Angelantonio è deceduto il 4.9.1944 in territorio nazionale per eventi di guerra" e si aggiungeva che si trattava di una "comunicazione ritardata per accertamenti" perchè il Di Terlizzi era stato precedentemente dato tra i "dispersi di guerra", per cui soltanto in questa missiva giunta a Trani il 9 giugno 1953 si esprimono "le più sentite condoglianze da parte del sig. Ministro". L'immagine qui riprodotta, gelosamente custodita, e le fotocopie della documentazione ci sono state cortesemente fornite dal nipote Di Terlizzi Carmelo, ufficiale di Marina tuttora in servizio.
La città di Trani intitolò alla sua memoria la strada dove si trova la casa natìa sui cui fu apposta una lapide commemorativa perchè - come vi si legge - "il suo eroismo sia sempre di monito e di esempio ai giovani, futuri custodi delle Istituzioni Democratiche della Libertà". Perciò ogni 25 aprile mattina qui convengono le Autorità Civili e Militari per rendere omaggio a questo tranese, martire della libertà, che ha contribuito a scrivere un'altra grande pagina di Storia di questa città.