Vita di città
43ª giornata mondiale di preghiera
A Trani una veglia al Santuario Madonna di Fatima
Trani - mercoledì 3 maggio 2006
In occasione della 43ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, a Trani, sabato 6 maggio 2006, presso il Santuario Madonna di Fatima, alle ore 20.30, avrà luogo una Veglia diocesana di preghiera, presieduta da S. E. Mons. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie: "Ringrazieremo il Padre – afferma il Vescovo – per i doni vocazionali già ricevuti e Lo supplicheremo perché continui a mandarci operai per la sua messe".
Per quanto riguarda la situazione vocazionale a livello diocesano, confortante può essere definita quella relativa alle vocazioni al sacerdozio. Di recente, il 20 aprile 2006, sono stati ordinati sei diaconi (un altro sarà ordinato il 30 maggio) che, entro la fine dell'anno, diventeranno presbiteri. Una ventina, poi, sono quei giovani che stanno compiendo gli studi e la formazione presso il Pontificio Seminario di Regionale di Molfetta. E quattordici sono i giovani che, presso il Seminario Arcivescovile di Bisceglie, stanno compiendo un cammino di discernimento che potrebbe confluire nella scelta del sacerdozio. Quanto al diaconato permanente, ai 17 già ordinati, ben presto – entro giugno – se ne aggiungeranno altri 8 per un totale di 25 diaconi permanenti.
«Le vocazioni religiose maschili e femminili e alla vita contemplativa (in diocesi sono tre i monasteri di vita contemplativa: S. Ruggero a Barletta, S. Giovanni a Tani, S. Luigi e S. Chiara a Bisceglie), invece, vanno a rilento. Ma certo non mancano segni di speranza e di una qualche ripresa. Tutte le realtà ecclesiali diocesane sono impegnate nella pastorale vocazionale invocando da Dio operai e operaie per la sua messe (a questo proposito va citato lo strumento del "Monastero invisibile", una rete di persone che, mantenendo ciascuna la condizione di vita che gli è propria, in tempi e luoghi diversi, pregano per le vocazioni e per altre urgenti necessità, costituendo pertanto un luogo virtuale – un monastero appunto - di preghiera e di spiritualità), ma anche con una appropriata azione di sensibilizzazione. A coordinare, però, tutto l'impianto vocazionale, in diocesi, esistono ben precisi organismi: la Commissione clero e vita consacrata, presieduta dal Vescovo; il Seminario Arcivescovile, retto da Don Leonardo Sgarra, Delegato vescovile per i Ministeri Istituiti e il Diaconato Permanente; il Centro Diocesano Vocazioni, diretto da Don Fabio D'Addato. Questi, tramite gli operatori che vi sono coinvolti - svolgono un'azione tesa a far emergere, soprattutto nei giovani, la dimensione vocazionale della vita, che, a questo punto, può aprirsi a diverse possibilità, come quella della scelta matrimoniale, sacerdotale o della consacrazione religiosa. Massima la disponibilità ad essere occasione di confronto per quei giovani che sono in ricerca o in crisi.»
Per quanto riguarda la situazione vocazionale a livello diocesano, confortante può essere definita quella relativa alle vocazioni al sacerdozio. Di recente, il 20 aprile 2006, sono stati ordinati sei diaconi (un altro sarà ordinato il 30 maggio) che, entro la fine dell'anno, diventeranno presbiteri. Una ventina, poi, sono quei giovani che stanno compiendo gli studi e la formazione presso il Pontificio Seminario di Regionale di Molfetta. E quattordici sono i giovani che, presso il Seminario Arcivescovile di Bisceglie, stanno compiendo un cammino di discernimento che potrebbe confluire nella scelta del sacerdozio. Quanto al diaconato permanente, ai 17 già ordinati, ben presto – entro giugno – se ne aggiungeranno altri 8 per un totale di 25 diaconi permanenti.
«Le vocazioni religiose maschili e femminili e alla vita contemplativa (in diocesi sono tre i monasteri di vita contemplativa: S. Ruggero a Barletta, S. Giovanni a Tani, S. Luigi e S. Chiara a Bisceglie), invece, vanno a rilento. Ma certo non mancano segni di speranza e di una qualche ripresa. Tutte le realtà ecclesiali diocesane sono impegnate nella pastorale vocazionale invocando da Dio operai e operaie per la sua messe (a questo proposito va citato lo strumento del "Monastero invisibile", una rete di persone che, mantenendo ciascuna la condizione di vita che gli è propria, in tempi e luoghi diversi, pregano per le vocazioni e per altre urgenti necessità, costituendo pertanto un luogo virtuale – un monastero appunto - di preghiera e di spiritualità), ma anche con una appropriata azione di sensibilizzazione. A coordinare, però, tutto l'impianto vocazionale, in diocesi, esistono ben precisi organismi: la Commissione clero e vita consacrata, presieduta dal Vescovo; il Seminario Arcivescovile, retto da Don Leonardo Sgarra, Delegato vescovile per i Ministeri Istituiti e il Diaconato Permanente; il Centro Diocesano Vocazioni, diretto da Don Fabio D'Addato. Questi, tramite gli operatori che vi sono coinvolti - svolgono un'azione tesa a far emergere, soprattutto nei giovani, la dimensione vocazionale della vita, che, a questo punto, può aprirsi a diverse possibilità, come quella della scelta matrimoniale, sacerdotale o della consacrazione religiosa. Massima la disponibilità ad essere occasione di confronto per quei giovani che sono in ricerca o in crisi.»