Digithon a Barletta
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Eventi e cultura

A Digithon arriva Confalonieri. Berlusconi? «Sta bene»

Il presidente di Mediaset spazia tra il futuro della tv e la salute del Cavaliere

«La tv del Terzo Millenio? I piani quinquennali li faceva l'Urss e li sbagliava sempre. Oggi è così tutto veloce e complicato». Parole di Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset e componente di Confindustria, a Barletta per inaugurare Digithon, la maratona del digitale voluta dal deputato Pd Francesco Boccia.

L'ospite più attesp è stato Confalonieri, intervista da Lucia Annunziata, direttore Huffington Post, su "Giurassici o post-moderni?". Parlando con i giornalisti, prima dell'inizio dell'incontro, Confalonieri ha spiegato che «giurissaci è un'espressione riferita a quando non c'era la tv; post moderni invece vuol dire considerare l'avvento di internet e della tecnologia un qualcosa non solo di cui prendere atto, ma anche cui uniformarsi perché anche questo venga tradotto (sia per noi che per la Rai) in pubblicità. Ha complicato la concorrenza. Da giurassici eravamo in duopolio con Rai e poi c'erano importanti tv regionali come Telenorba. Poi la globalizzazione ha fatto in modo che abbiamo nove tasti e questi rappresentano anche un editore importante come Discovery, che è in tutto il mondo, o Sky, che in Italia è numero uno come fatturato. Giurassici era una volta, ora bisogna adeguarsi e chi non lo fa perderà questa corsa».

Quanto alla tv del futuro il presidente di Mediaset ha sottolineato come sia inutile fare piani. «Se prendiamo un video dal web, realizzato però da Telenorba, qualcuno dovrà pur pagare il copyright e le tasse», ha proseguito. «La nostra polemica, durata a lungo con Google, era perché sosteniamo che ci sono dei principi e norme che vanno rispettati. Il fatto che questi grandi non debbano avere le nostre stesse norme non può andare. Noi broadcaster chiediamo uguale trattamento, per cui ci sia uniformità di regole».

Non si è sottratto alle domande sull'ex premier Silvio Berlusconi, sottoposto a una delicata operazione nei giorni scorsi. Confalonieri ha detto che «sta meglio, ma ha avuto un'operazione molto importante. Gli hanno tagliato lo sterno. Certo è uno che scalpita, ma dovrà fare la convalescenza e obbedire ai medici». Intervistato da Lucia Annunziata ha risposto anche a domande sul possibile allontanamento dalla politica del Cavaliere. In proposito il presidente di Mediaset ha detto: «Sarebbe un peccato si ritirasse, magari dovrebbe fidarsi dei soldati. Ma non lasciare, anche perché non ci sono eredi».

Digithon andrà avanti fino a domenica prossima sotto l'egida di Francesco Boccia, che l'enveto è un modo per «consentire ai nostri giovani talenti di avere un palco permanente e continuo, tutti gli anni, e avere la certezza che potranno essere ascoltati da chi finanzia e può trasformare quelle idee in una rivoluzione che va dominata e governata». A confronto, da oggi, cento inventor provenienti da ogni parte d'Italia, sul palco delle Vecchie Segherie di Bisceglie.

Ieri il via nel Castello di Barletta con la giornalista Barbara Carfagna che ha parlato de "La rivoluzione digitale"; Giorgia Abeltino su "Head of pubblic policy, Google culturale institute" e Fedele Confalonieri intervistato da Lucia Annunziata in "Giurassici o post-moderni?".

Boccia ha spiegato che «il digitale ha cambiato la nostra vita, le relazioni tra persone e imprese, il modo di prenotare un'auto, un biglietto aereo, di interloquire con i nostri figli». «Facciamo molte più cose», ha proseguito. "Ed è cambiato il nostro modo di vivere. E se cambia il nostro modo di vivere della gente, cambiano anche le modalità con cui si producono beni e servizi e si fa business. Ma quando questo accade senza regolamentazione, il rischio che le rivoluzioni vengano subite». Da qui anche il riferimento alla politica: «Quando la politica non capisce le rivoluzioni culturali, porta la società a subire gli effetti di quelle rivoluzioni. Cerchiamo di compiere la rivoluzione – ha detto Boccia - facendo fare un passo avanti ai nostri giovani talenti».

A Trani l'appuntamento è per sabato dalleo ore 18, quando nel Castello svevo arriverà anche il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. Argomento: "La giustizia al tempo digitale".
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