Attualità
A Palazzo di città grande festa per i 105 anni di Nicola Oreste
Gioia e commozione per la consegna dell'onorificenza "Ordinamenta Maris"
Trani - venerdì 10 novembre 2017
6.37
Più di cento anni e non sentirli affatto. Grande festa ieri sera a Palazzo di città dove, circondato dall'affetto dei suoi otto figli, Nicola Oreste ha festeggiato i suoi 105 anni. Il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, ha consegnato l'onorificenza "Ordinamenta Maris" direttamente nelle mani del festeggiato, «la cui lunga vita dedicata alla famiglia ed al lavoro - ha detto - rappresenta un fulgido esempio per la comunità tranese e per le nuove generazioni».
Nato a Trani il 9 novembre del 1912 (da mamma Pasqua Musicco e papà Luigi), Nicola Oreste dall'età di 15 anni ha iniziato a lavorare in segheria. Si è sposato a 22 anni nella parrocchia Ognissanti con Natalina Di Giglio. Ha lavorato anche come scalpellino in un cantiere finché è riuscito a comprare un terreno ed aprire una cava. Negli anni è riuscito ad assumere manovalanza fino al raggiungimento di circa 20 operai alle sue dipendenze. Tra i suoi lavoranti anche un giovanissimo Leone di Lernia: breve parentesi prima di lasciare Trani per trasferirsi a Milano ed inseguire il suo sogno di cantante.
La vita ha riservato a Nicola Oreste gioie, ma anche sacrifici e sofferenze, su tutte la prematura scomparsa della prima moglie. Si è risposato nel 1959 con Isabella Miccoli, dando seguito ad una famiglia cresciuta notevolmente negli anni a venire (9 figli, 8 viventi).
La povertà ha caratterizzato i suoi primi anni di matrimonio. Addirittura per pagare l'ostetrica e permettere la nascita della primogenita Pasqua, ha dovuto vendere la bicicletta, unico mezzo di trasporto che possedeva. Da imprenditore ha poi dimostrato capacità organizzative e gestionali (qualità che conserva tutt'ora) che gli hanno permesso di cambiare posizione sociale. Amante della buona musica, cultore del buon vino e della cucina meridionale, Nicola Oreste è innamorato della sua città, di cui ne conserva inalterata la memoria storica. Ancora oggi, nonostante qualche acciacco, gira tranquillamente per le strade di Trani, fra i ricordi del passato.
Nato a Trani il 9 novembre del 1912 (da mamma Pasqua Musicco e papà Luigi), Nicola Oreste dall'età di 15 anni ha iniziato a lavorare in segheria. Si è sposato a 22 anni nella parrocchia Ognissanti con Natalina Di Giglio. Ha lavorato anche come scalpellino in un cantiere finché è riuscito a comprare un terreno ed aprire una cava. Negli anni è riuscito ad assumere manovalanza fino al raggiungimento di circa 20 operai alle sue dipendenze. Tra i suoi lavoranti anche un giovanissimo Leone di Lernia: breve parentesi prima di lasciare Trani per trasferirsi a Milano ed inseguire il suo sogno di cantante.
La vita ha riservato a Nicola Oreste gioie, ma anche sacrifici e sofferenze, su tutte la prematura scomparsa della prima moglie. Si è risposato nel 1959 con Isabella Miccoli, dando seguito ad una famiglia cresciuta notevolmente negli anni a venire (9 figli, 8 viventi).
La povertà ha caratterizzato i suoi primi anni di matrimonio. Addirittura per pagare l'ostetrica e permettere la nascita della primogenita Pasqua, ha dovuto vendere la bicicletta, unico mezzo di trasporto che possedeva. Da imprenditore ha poi dimostrato capacità organizzative e gestionali (qualità che conserva tutt'ora) che gli hanno permesso di cambiare posizione sociale. Amante della buona musica, cultore del buon vino e della cucina meridionale, Nicola Oreste è innamorato della sua città, di cui ne conserva inalterata la memoria storica. Ancora oggi, nonostante qualche acciacco, gira tranquillamente per le strade di Trani, fra i ricordi del passato.