Eventi e cultura
A Trani in mostra Elvio Chiricozzi, "The Inner Light"
L'esposizione sarà inaugurata l'8 novembre presso la galleria Rossoquarantuno
Trani - mercoledì 5 novembre 2014
7.09
La mostra di Elvio Chiricozzi dal titolo "The Inner Light" sarà la nuova protagonista della galleria d'arte contemporanea di Trani, Rossoquarantuno. L'esposizione sarà inaugurata, in presenza dell'artista, sabato 8 novembre alle 19, presso la sede della galleria, via delle Crociate 41. Saranno esposte opere che coprono un ampio spettro del lavoro del maestro romano.
Per l'occasione verrà pubblicato un catalogo curato da Angela Palmiotto con un testo di Piero Boccuzzi. «Chiricozzi – spiega Boccuzzi - figura l'anima con la stessa forma del corpo, principio questo mutuato dal pensiero aristotelico che, nel tentativo di superare il dualismo platonico, la recepiva non distinta dall'organismo e corrispondente alla sua forma. Per Aristotele - continua - l'anima non è solo la causa formale e motrice della vita ma ne è anche la sua causa finale; per questo motivo l'artista romano coglie nelle movenze atletiche di quei corpi, nell'eleganza estrema di quei movimenti, il sussulto che la rende viva nell'espressione del suo massimo splendore. In questa fase la sua ricerca non avverte la realtà circostante come qualcosa da riprodurre fedelmente e riuscendo a svincolarsi da una narrazione simbolica, dà origine a forme liriche in cui i movimenti del corpo umano diventano la quintessenza del discorso poetico».
«A fine anni ottanta Elvio Chiricozzi realizza un ciclo di opere dedicate alla sua terra, a quelle zone della campagna che circondano Viterbo e si estendono per quasi tutta la Toscana e parte dell'Umbria giungendo fino alle porte di Roma, a quei campi che in epoche remote accolsero una comunità oramai estinta e considerata modello esemplare di sviluppo e cultura, a quei luoghi in cui oggi sono ancora riconoscibili le tracce di un passato irripetibile. Sono tele e carte di grande formato, enormi, trattate con colori caldi, infuocati, lussureggianti, roventi, dipinte con mano decisa e cosciente di chi percepisce, nel cambiamento, il distacco. La pittura di Elvio Chiricozzi, in questo periodo, si identifica con una visione del reale, in chiave filosofico-naturalista, espressa attraverso la sistemazione spazio-temporale del suo impianto iniziatico, affabulatorio e magico».
La mostra sarà visitabile dall'8 novembre al 30 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21.
Per l'occasione verrà pubblicato un catalogo curato da Angela Palmiotto con un testo di Piero Boccuzzi. «Chiricozzi – spiega Boccuzzi - figura l'anima con la stessa forma del corpo, principio questo mutuato dal pensiero aristotelico che, nel tentativo di superare il dualismo platonico, la recepiva non distinta dall'organismo e corrispondente alla sua forma. Per Aristotele - continua - l'anima non è solo la causa formale e motrice della vita ma ne è anche la sua causa finale; per questo motivo l'artista romano coglie nelle movenze atletiche di quei corpi, nell'eleganza estrema di quei movimenti, il sussulto che la rende viva nell'espressione del suo massimo splendore. In questa fase la sua ricerca non avverte la realtà circostante come qualcosa da riprodurre fedelmente e riuscendo a svincolarsi da una narrazione simbolica, dà origine a forme liriche in cui i movimenti del corpo umano diventano la quintessenza del discorso poetico».
«A fine anni ottanta Elvio Chiricozzi realizza un ciclo di opere dedicate alla sua terra, a quelle zone della campagna che circondano Viterbo e si estendono per quasi tutta la Toscana e parte dell'Umbria giungendo fino alle porte di Roma, a quei campi che in epoche remote accolsero una comunità oramai estinta e considerata modello esemplare di sviluppo e cultura, a quei luoghi in cui oggi sono ancora riconoscibili le tracce di un passato irripetibile. Sono tele e carte di grande formato, enormi, trattate con colori caldi, infuocati, lussureggianti, roventi, dipinte con mano decisa e cosciente di chi percepisce, nel cambiamento, il distacco. La pittura di Elvio Chiricozzi, in questo periodo, si identifica con una visione del reale, in chiave filosofico-naturalista, espressa attraverso la sistemazione spazio-temporale del suo impianto iniziatico, affabulatorio e magico».
La mostra sarà visitabile dall'8 novembre al 30 dicembre, dalle 10 alle 13 e dalle 18 alle 21.