Vita di città
A Trani l'arte dello scalpellino sopravvive grazie a Luc Tamborero
L'artista francese è l'unico in Puglia a svolgere questo antico mestiere
Trani - lunedì 27 ottobre 2014
12.58
Vive a Trani Luc Tamborero, uno dei pochi scalpellino nella Puglia a praticare quest'antica arte della pietra. Una figura che nel corso dei decenni è scomparsa in Italia perché soppiantata dalla figura del tagliapietre o muratori: lo scalpellino però è qualcosa di più. Di anni 36 e originario di Arles (Francia) Luc dopo aver viaggiato nel mondo ha deciso di stabilirsi a Trani per esercitare questo lavoro, ed è grazie proprio al suo lavoro che questa professione continua a sopravvivere nelle nostre terre.
Lo scalpellino si dedica principalmente alla lavorazione della pietra da utilizzare nell'edilizia urbana. Una figura antica che ha permesso, per esempio, le grandi decorazioni di volte, scale o fontane. La scelta di insediarsi in Puglia ed in particolar modo a Trani dopo aver imparato l'arte presso la prestigiosa scuola per artigiani Compagnons Du Duvoir francese è stata dettata dalle condizioni ottimali della nostra terra: grande disponibilità di materia prima accompagnata da poca competenza e arretratezza nel settore hanno permesso la fortuna della bottega di Tamborero.
Un lavoro con grande richiesta ma in via d'estinzione. Le cause di questo paradosso sono essenzialmente due: la prima è da ricercare nella mancanza di scuole che insegnino alle nuove generazioni quest'arte destinata ad essere sottovalutata nell'immaginario collettivo. La seconda è imputabile al "lavoro di bottega", che per proseguire deve essere necessariamente tramandato dal "maestro" ai propri figli altrimenti questo lo porta con se nella tomba.
Lo scalpellino si dedica principalmente alla lavorazione della pietra da utilizzare nell'edilizia urbana. Una figura antica che ha permesso, per esempio, le grandi decorazioni di volte, scale o fontane. La scelta di insediarsi in Puglia ed in particolar modo a Trani dopo aver imparato l'arte presso la prestigiosa scuola per artigiani Compagnons Du Duvoir francese è stata dettata dalle condizioni ottimali della nostra terra: grande disponibilità di materia prima accompagnata da poca competenza e arretratezza nel settore hanno permesso la fortuna della bottega di Tamborero.
Un lavoro con grande richiesta ma in via d'estinzione. Le cause di questo paradosso sono essenzialmente due: la prima è da ricercare nella mancanza di scuole che insegnino alle nuove generazioni quest'arte destinata ad essere sottovalutata nell'immaginario collettivo. La seconda è imputabile al "lavoro di bottega", che per proseguire deve essere necessariamente tramandato dal "maestro" ai propri figli altrimenti questo lo porta con se nella tomba.