Eventi e cultura
A Trani la grande musica russa
Eventi promossi dall'associazione Domenico Sarro. Direttore d'orchestra e solista al pianoforte sono tranesi
Trani - lunedì 3 settembre 2012
11.04
Si chiama "La grande musica russa" ed è uno dei due grandi eventi promossi a settembre dell'associazione musicale culturale Domenico Sarro di Trani. Il concerto dell'orchestra filarmonica M. Jora di Bacau, diretta per l'occasione dal direttore d'orchestra Marcello Cormio e che avrà come solista, al pianoforte, Alfonso Soldano, entrambi di Trani ed entrambi cresciuti proprio nella Domenico Sarro, si terrà domenica 9 settembre, nella splendida scenografia della Cattedrale di Trani. L'evento è stato presentato nella sede dell'associazione musicale, alla presenza del vice sindaco di Trani Giuseppe Di Marzio, del direttore dell'ufficio diocesano arte sacra e beni culturali, don Saverio Pellegrino, del presidente dell'associazione Domenico Sarro, Vincenzo Soldano, e dei due musicisti.
«Marcello e Alfonso - ha detto il presidente della Sarro, Soldano - sono la massima espressione di un impegno che va avanti, ininterrottamente, da 32 anni. Lavoriamo da sempre per offrire un'opportunità ai giovani del nostro territorio. Lo facciamo avvalendoci della collaborazione di grandi musicisti italiani, come Aldo Ciccolini, che il 29 settembre ospiteremo per un altro grande evento, un concerto a Palazzo San Giorgio. Siamo davvero felici di aver organizzato questi due eventi, nella speranza, in futuro, di poter organizzare altri concerti con i musicisti lanciati dalla nostra associazione nel panorama musicale mondiale». «In queste mura - ha detto Marcello Cormio - c'è tutto il mio passato. L'associazione Sarro mi ha visto crescere e sarò sempre grato a queste persone e in particolare a Cinzia Falco, la mia prima insegnante. Sono davvero felice di dirigere questo concerto a Trani e di poter collaborare con Alfonso, un pianista di grande talento». «Ed io naturalmente sono felice di essere diretto da Marcello, che mi ha visto crescere e che è sempre stato il mio modello», ha proseguito Alfonso Soldano. «Questo concerto, per me, ha un leit motiv, ovvero il legame con la mia città, con Aldo Ciccolini, protagonista dell'altro grande evento in programma a settembre, con l'associazione Domenico Sarro, come lo stretto legame che unisce i due compositori in programma, Tchaikovsky e Rachmaninov. Sono davvero felice per questa grande opportunità».
Il concerto è diviso in due parti. La prima propone il terzo concerto per pianoforte e orchestra opera 30 numero 3 in re minore di Sergej Rachmaninov. Conosciuto come Rach 3, è nella tradizione il brano più difficile mai scritto per pianoforte. Fu composto nel 1909 e fu utilizzato dall'autore come trampolino di lancio per la sua carriera negli Stati Uniti. In questo concerto si raggiunge il culmine della espressività, delle potenzialità melodiche e tecniche del pianoforte moderno. A giusto titolo, costituisce per la storia, la sublimazione del concerto romantico per pianoforte. La seconda parte, invece, propone la sinfonia in si minore opera 74 numero 6 detta "Patetica", il testamento spirituale del più grande sinfonista russo, Piotr Ilic Tchaikovsky. Scritta nell'ultimo anno di vita del compositore ed eseguita per la prima volta nove giorni prima della sua morte, è un lavoro di respiro monumentale, denso nella scrittura orchestrale ricchissima e innovativa, intriso di un sentimento veramente patetico e nostalgico, squisitamente russo, ma anche percorso da un fatalismo tragico che pervade ogni tratto del suo amplissimo e intenso spettro espressivo, dai momenti di esaltazione vitale, come nella gloriosa apoteosi della marcia, allo scavo negli abissi psicologici più reconditi, come nelle profondità insondabili dell'Adagio Lamentoso finale. Questo enorme affresco musicale inizia nelle buie profondità dei suoni orchestrali gravi dei contrabbassi e del fagotto, e nella stessa oscurità si spegne, dileguandosi nel nulla. A chiudere il programma su una nota di leggerezza danzante e di travolgente splendore orchestrale, il celeberrimo Valzer dei Fiori dallo Schiaccianoci dello stesso Tchaikovsky, con le sue romanticissime melodie e i suoi preziosismi coloristici.
L'organizzazione ha previsto tre settori (di cui uno destinato agli allievi dei conservatori e ai soci del sodalizio): il costo dei biglietti è di 10 e 15 euro. La prevendita è in corso presso il museo Diocesano, in piazza Duomo 8. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0883/582470 o al 340/4025266.
«Marcello e Alfonso - ha detto il presidente della Sarro, Soldano - sono la massima espressione di un impegno che va avanti, ininterrottamente, da 32 anni. Lavoriamo da sempre per offrire un'opportunità ai giovani del nostro territorio. Lo facciamo avvalendoci della collaborazione di grandi musicisti italiani, come Aldo Ciccolini, che il 29 settembre ospiteremo per un altro grande evento, un concerto a Palazzo San Giorgio. Siamo davvero felici di aver organizzato questi due eventi, nella speranza, in futuro, di poter organizzare altri concerti con i musicisti lanciati dalla nostra associazione nel panorama musicale mondiale». «In queste mura - ha detto Marcello Cormio - c'è tutto il mio passato. L'associazione Sarro mi ha visto crescere e sarò sempre grato a queste persone e in particolare a Cinzia Falco, la mia prima insegnante. Sono davvero felice di dirigere questo concerto a Trani e di poter collaborare con Alfonso, un pianista di grande talento». «Ed io naturalmente sono felice di essere diretto da Marcello, che mi ha visto crescere e che è sempre stato il mio modello», ha proseguito Alfonso Soldano. «Questo concerto, per me, ha un leit motiv, ovvero il legame con la mia città, con Aldo Ciccolini, protagonista dell'altro grande evento in programma a settembre, con l'associazione Domenico Sarro, come lo stretto legame che unisce i due compositori in programma, Tchaikovsky e Rachmaninov. Sono davvero felice per questa grande opportunità».
Il concerto è diviso in due parti. La prima propone il terzo concerto per pianoforte e orchestra opera 30 numero 3 in re minore di Sergej Rachmaninov. Conosciuto come Rach 3, è nella tradizione il brano più difficile mai scritto per pianoforte. Fu composto nel 1909 e fu utilizzato dall'autore come trampolino di lancio per la sua carriera negli Stati Uniti. In questo concerto si raggiunge il culmine della espressività, delle potenzialità melodiche e tecniche del pianoforte moderno. A giusto titolo, costituisce per la storia, la sublimazione del concerto romantico per pianoforte. La seconda parte, invece, propone la sinfonia in si minore opera 74 numero 6 detta "Patetica", il testamento spirituale del più grande sinfonista russo, Piotr Ilic Tchaikovsky. Scritta nell'ultimo anno di vita del compositore ed eseguita per la prima volta nove giorni prima della sua morte, è un lavoro di respiro monumentale, denso nella scrittura orchestrale ricchissima e innovativa, intriso di un sentimento veramente patetico e nostalgico, squisitamente russo, ma anche percorso da un fatalismo tragico che pervade ogni tratto del suo amplissimo e intenso spettro espressivo, dai momenti di esaltazione vitale, come nella gloriosa apoteosi della marcia, allo scavo negli abissi psicologici più reconditi, come nelle profondità insondabili dell'Adagio Lamentoso finale. Questo enorme affresco musicale inizia nelle buie profondità dei suoni orchestrali gravi dei contrabbassi e del fagotto, e nella stessa oscurità si spegne, dileguandosi nel nulla. A chiudere il programma su una nota di leggerezza danzante e di travolgente splendore orchestrale, il celeberrimo Valzer dei Fiori dallo Schiaccianoci dello stesso Tchaikovsky, con le sue romanticissime melodie e i suoi preziosismi coloristici.
L'organizzazione ha previsto tre settori (di cui uno destinato agli allievi dei conservatori e ai soci del sodalizio): il costo dei biglietti è di 10 e 15 euro. La prevendita è in corso presso il museo Diocesano, in piazza Duomo 8. Per maggiori informazioni è possibile telefonare allo 0883/582470 o al 340/4025266.